Scrittore tedesco (Danzica 1927 - Lubecca 2015). Premio Nobel per la letteratura (1999), autore tra i più significativi della Germania del dopoguerra, fin dai suoi esordi (la raccolta di liriche Die Vorzüge [...] tragica storia della Germania nazista narrata da una prospettiva singolare e in uno stile provocatorio che ha fatto scuola confronti dell'Iran: il governo israeliano ha dichiarato G. persona non grata, mentre da più parti è stato chiesto di ritirare ...
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Pseud. di Alberto Pincherle, scrittore (Roma 1907 - ivi 1990). Esordì con il realismo provocatorio de Gli indifferenti (1929), romanzo capitale nella letteratura italiana del Novecento che illustra, attraverso [...] . Si trattava tuttavia di un realismo singolare, della provocatoria oggettività con cui un osservatore 'amore in erotismo. La natura intimamente dialettica di questa ispirazione non poteva non essere tentata dal teatro (Beatrice Cenci, 1958; Il mondo ...
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Filosofo (Danzica 1788 - Francoforte sul Meno 1860). Studiò nelle univ. di Gottinga, Berlino e Jena; a Berlino ascoltò (1811) le lezioni di Fichte, ma non ne rimase entusiasta. Ripiegò, perciò, sullo studio [...] nei motivi che spingono l'uomo all'azione, la quale, pertanto, non è mai libera. In quanto tendenza incessante a colmare una mancanza e dolore, quello della contemplazione estetica. In una singolare commistione di platonismo e kantismo, S. ritiene ...
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Musicista (Palermo 1660 - Napoli 1725). Compì gli studî musicali a Roma, forse con B. Pasquini. Nel 1685 passò a Napoli, maestro del teatro di Palazzo Reale e, nel 1689, ma solo per pochi mesi, al conservatorio [...] compose due pezzi sacri. Nel 1723 tornò a Napoli, donde non sembra essersi più allontanato. n La sua vasta produzione abbraccia tutti anche manca a S. la cura della caratterizzazione dei singoli personaggi drammatici; ma un vigore, un severo accento ...
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Scrittore e pittore (Rignano sull'Arno 1879 - Forte dei Marmi 1964); lasciò presto le scuole per studiare liberamente pittura; dal 1903 al 1907 visse a Parigi; tornato in Italia, fu tra i principali collaboratori [...] le Lettere a Prezzolini (1988). n La produzione pittorica di S. corrisponde a quella singolare posizione, da lui assunta nel campo letterario e critico, di anticonformismo, non mai drastico, però, rispetto alla tradizione. Cézanne è, fra i maestri di ...
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Filosofo austriaco naturalizzato statunitense (Vienna 1926 - Brema 2002). Intellettuale tra i più radicali della seconda metà del 20° sec., ha esercitato il suo pensiero critico sulle forme istituzionali, [...] Centro interculturale di documentazione, uno spazio educativo non istituzionale per la formazione dei missionari che avrebbero cattoliche più conservatrici, venne elaborando quella sua singolare e personalissima ideologia contestativa che lo portò a ...
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Scrittore russo (Kislovodsk 1918 - Mosca 2008). Compì studi scientifici, laureandosi in matematica e fisica e seguendo anche corsi di filosofia e letteratura; durante la guerra prestò servizio al fronte [...] ; entrambi uscirono all'estero nel 1968. Dal 1966 S. non poté più pubblicare ufficialmente in URSS e si trovò coinvolto in dubom (trad. it. La quercia e il vitello, 1975), singolare cronaca del suo lungo duello con il potere sovietico. Dopo aver ...
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Scrittore svedese (Reggsgö, Västerbotten, 1938 - Stoccolma 2017). Dopo il debuto letterario come poeta nel 1965 e una prima produzione caratterizzata da un atteggiamento pacatamente critico nei confronti [...] trad. it. La ricetta perfetta, 2004), cronaca di un singolare viaggio alla ricerca della perfezione culinaria di due stravaganti personaggi; ", 2003); Dorés Bibel (2005; trad. it. Per non saper né leggere né scrivere, 2007), il cui protagonista ...
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Nome con cui è noto lo scultore e architetto Bernardo Gamberelli (Settignano 1409 - Firenze 1464), fratello di Antonio. Nella sua opera, in cui appare la piena coscienza delle nuove forme fiorentine, [...] unì, in un singolare accordo tra scultura e architettura, il disegno severo alla ricerca di luminosità. Fu attivo ad Arezzo, nuova visione rinascimentale.
Vita e opere
Sulla sua formazione non si hanno notizie certe, ma nel compimento della facciata ...
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Scrittore statunitense (n. Oak Park, Illinois, 1899 - m. Sun Valley, Idaho, 1961). Romanziere tra i più celebri del Novecento, tema ricorrente di tutta la sua opera è la sfida alla morte, carattere distintivo [...] anche di un percorso di vita singolare, conclusosi con il suicidio. In posizione polemica contro ogni abbandono emotivo, nel 1954.
Vita e opere
Figlio di un medico, iniziò, non ancora ventenne, a collaborare con un giornale di Kansas City. Durante ...
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singolare
(ant. singulare) agg. e s. m. [dal lat. singularis «proprio di uno solo», der. di singŭlus «singolo»]. – 1. agg. a. ant. Che concerne una singola persona o cosa, che è proprio di un individuo singolo: Là dove avrà dal re de’ Catalani...
singolo
sìngolo (ant. sìngulo) agg. e s. m. [dal lat. singŭlus -a -um, usato spec. come agg. distributivo di unus, soprattutto al plurale]. – 1. agg. a. Preso o considerato a sé, distinto dagli altri; ciascuno di per sé, uno per uno; isolato:...