COEN, Achille
Piero Treves
Nato da Giuseppe e da Eva Bonaventura in Pisa il 5 gennaio del 1844, fu allievo a Livorno probabilmente dell'istituto privato che il padre vi dirigeva, e tornò in seguito [...] oltre una, per i suoi tempi, davvero singolare conoscenza di lingue straniere), che caratterizzano ogni gli stati d'assedio e contro i tribunali di guerra", non solamente aderì subito, ma soggiunse: "Non una, ma venti firme io vi darei, se, potessi ...
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DI GIACOMO, Giovanni Antonio (pseud. Vann'Antò)
Rosa Maria Monastra
Nacque a Ragusa il 24 ag. 1891 da Salvatore e da Carmela Rizza, ultimo di sette figli maschi. La precoce. spiccata inclinazione agli [...] nacque una sorta di breve diario in francese, Tablettes, dove non c'è alcuna traccia di bellicismo patriottico ma solo l'incubo combinazioni di registri popolari e tecniche d'avanguardia: ecco il singolare, codice di questa raccolta.
Nel 1932 il D. ...
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LEOPARDI, Paolina
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Recanati il 5 ott. 1800, terzogenita del conte Monaldo e di Adelaide del marchese Filippo Antici.
Le redini del disastrato patrimonio familiare [...] la dispensa papale dall'Indice, facoltà davvero singolare per una ragazza in periodo di Restaurazione, Antona Traversi, Roma 1886, p. 3).
Tuttavia la L. svolse tale impegno non solo per le necessità del padre ma anche per se stessa, e per molti ...
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AUGURELLI (Augurello, Agorelli), Giovanni Aurelio
Robert Weiss
Nacque a Rimini, non nel 1440 o 1441, come fu generalmente ritenuto, ma intorno al 1456, da Giovanni Agorelli. Nulla si sa dei suoi primi [...] di gusto petrarchesco e si occupò di questioni linguistiche. Non ebbe però successo la sua caccia alla grammatichetta volgare di 200, 245-249, 363-367; C. Trabalza, Una singolare testimonianza sull'Alberti grammatico, in Studi dedicati a Francesco ...
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CRASSO, Nicolò
Claudio Povolo
Figlio di Marco di Nicolò di Alvise e di Triffona di Dominici, si sposò nel 1607 con Laura Zuccaredda, da cui ebbe due figli, Alvise e Lucrezia.
Dalla fede di battesimo [...] infine la natura mista della Serenissima. Ma con ciò non si spiega il livore polemico e l'uso delle più Catal. degli uomini letter., in M. F. Sansovino, Venetia città nobiliss. et singolare, II, Venezia 1663, p. 8; L. Nicodemo, Addiz. alla Bibl. napol ...
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GIOVANNI Diacono (Giovanni Immonide)
Paolo Chiesa
Era probabilmente romano e di ricca famiglia, se è vero che aveva alla Suburra un possedimento piuttosto vasto, dove erano edificati un'abitazione, un [...] sia possibile datare con maggior precisione l'opera, è opinione oggi non più accreditata. Il rifacimento, decisamente singolare anche rispetto al suo modello, resta molto discusso, non essendo del tutto chiari i suoi scopi immediati e il retroterra ...
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FERRARI, Ottavio
Francesco Piovan
Nacque a Milano il 20 maggio 1607 da Giulio e Bianca Bariola.
Perso il padre all'età di quattro anni, rimase affidato alle cure degli zii Barbara Marliani e Francesco [...] F. Gronow e Jean Chapelain. Per una sorta di singolare circolarità del destino tornò, in vecchiaia, ad occuparsi di un testimonianza resa in prima persona dall'umanista (che tra l'altro non risulta essersi mai sposato) è senza dubbio da preferirsi, e ...
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FONDULO, Girolamo
Francesco Piovan
Nacque a Cremona da nobile famiglia (uno dei suoi antenati, Cabrino, era stato signore della città dal 1406 al 1420), in data ignota, che è probabilmente da porsi [...] Fregoso: "piacemi che voi abbiate goduto quel dotto e singolare uomo in cotesti secessi così longamente. Vorrei essere stato alla ricevendone una gratifica di 1.000 scudi.
Ma a trattare la cessione non era stato il F., che era morto a Parigi il 12 ...
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MANCINI, Filippo Giuliano
Stefano Tabacchi
Nacque a Roma il 28 maggio 1641 da Lorenzo e Geronima Mazzarino, sorella del cardinale Giulio. Nel maggio 1653 si trasferì in Francia, insieme con la madre [...] e conobbero una qualche fama. Madame de Sévigné le considerava di gusto singolare ed elevato (Lettres, III, p. 786) e lo stesso Voltaire le riteneva un prodotto non mediocre. L'attività letteraria del M. dovette essere, in effetti, piuttosto intensa ...
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MAIO, Giuniano
Angela Maria Caracciolo Aricò
Nacque intorno al 1430 a Napoli, dove visse fino alla morte.
Di nobile famiglia, del "seggio" di Montagna, fu allievo di Antonio Calcillo e a sua volta fu [...] nel senso di interpretare i sogni, ed "Enarato", e non "Enareto", con scoperta allusione al M. interprete dei sogni, così nella tradizione manoscritta della prima redazione dell'opera. Questa singolare dote del M. è rilevata anche dal Pontano, che ...
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singolare
(ant. singulare) agg. e s. m. [dal lat. singularis «proprio di uno solo», der. di singŭlus «singolo»]. – 1. agg. a. ant. Che concerne una singola persona o cosa, che è proprio di un individuo singolo: Là dove avrà dal re de’ Catalani...
singolo
sìngolo (ant. sìngulo) agg. e s. m. [dal lat. singŭlus -a -um, usato spec. come agg. distributivo di unus, soprattutto al plurale]. – 1. agg. a. Preso o considerato a sé, distinto dagli altri; ciascuno di per sé, uno per uno; isolato:...