BAGNERA, Giuseppe
Nicola Virgopia
Nacque a Bagheria (Palermo) il 14 nov. 1865. Orfano dall'infanzia e di disagiate condizioni economiche, riuscì a completare gli studi tecnici a Palermo, ove, nel 1890, [...] d'indice primo di un gruppo finito, ritrovò rapidamente non solo i risultati ottenuti dagli altri autori, ma osservò Poincaré per assegnare un limite superiore del modulo d'una trascendente intera; nel secondo, Una nuova dimostrazione di un teorema ...
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BUONARROTI, Michelangelo
Luitpold Dussler
Enzo Noè Girardi
Nacque il 6 marzo 1475 a Caprese (od. Caprese Michelangelo) da Ludovico di Leonardo Buonarroti Simoni e da Francesca di Neri di Miniato del [...] pensieri del B. sulla bellezza e sull'arte: sulla essenza spirituale e trascendente della bellezza (Per fido esemplo), sulla caducità dell'opera scultoria, ma non della bellezza che ne è l'oggetto (Molto diletta), sull'arte come espressione ...
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BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un termine a quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] del santo. Per se stesso, il termine a quo della fine di dicembre 546 non ha a che fare con un termine ad quem 547 (21 marzo, o no, un tono oratorio e da una impostazione di autorità trascendente - nonché della lunga dissertazione sul "Pater Noster". ...
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CAVALCANTI, Guido
Mario Marti
Nacque a Firenze, come risulta dalle attestazioni dantesche nel De Vulgari Eloquentia (“Guidonis de Florentia”, II, xii, 3; e cfr. anche I, xiii, 3); ma si ignora in quale [...] Questa invece, posta al centro di un amore drammatico e doloroso, non è mai nominata nelle rime del C.; e per darle un di fronte alla sublimazione di Beatrice, al suo trasferimento sul piano trascendente, onde anche il “disdegno” d’Inf., X, v. 63 ...
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BENEDETTI, Iacopo
Franca Ageno Brambilla
Della nobile famiglia dei Benedetti da Todi, è più noto sotto il nome di Iacopone. Le biografie antiche che ce ne restano sono in gran parte prive di fondamento [...] lo penetra e lo invade, e l'uomo, indiato e divenuto perfetto, non può più peccare, perché Dio agisce in lui e per lui. li primo 'ineffabilità e la fatale discontinuità dell'esperienza trascendente impediscono alla sintassi di adagiarsi entro schemi ...
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CARLI, Filippo
Silvio Lanaro
Nacque a Comacchio (Ferrara), l'8 marzo 1876, da Lorenzo e da Aventina Gentili. Laureatosi in giurisprudenza, fu nominato giovanissimo segretario della Camera di commercio [...] G. Castellini, Firenze 1911, p. 153).
"La borghesia di lavoro non ha avuto tempo e modo di assumere essa direttamente la direzione o quanto dei liberali in ritardo, ancora affezionati a un'idea trascendente dello Stato).
Come e più di Bottai il C ...
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FUBINI, Mario
Mario Scotti
Nacque a Torino il 18 marzo 1900 da Riccardo e da Bice Colombo, entrambi di origine vercellese. Nella città natale, cui sarebbe rimasto sempre affettivamente e culturalmente [...] la storia interiore dell'anima leopardiana come un continuo anelito alla trascendenza, pur mai accettata; la rinunzia programmatica a ogni valutazione estetica, non potendosi la bellezza, che appartiene alla sfera del sentimento, dimostrare in ...
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JACHIA
Gino Benzoni
"Sultan Jachia gran principe ottomano": così J. - un nome che in arabo si avvicina al nostro Giovanni; Jachia semplifica Yahyâ - sottoscrive una lettera dell'8 sett. 1615 da Parigi [...] iniziò alcunché, perché "disgustato" - così il 12 ottobre Foscolo - dal non poter subito disporre di 4000 fanti e di 30.000 moschetti. E sin trascendente in "segni espressi di alteratione" - così il 20 sempre Foscolo - J. nel constatare che niente ...
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DELLA VALLE, Federico
Giovanna Romei
Nacque intorno al 1560 nel territorio dell'Astesana, probabilmente nelle Langhe, sotto la giurisdizione gonzaghesca o sabauda. L'attributo di "Astegiano" che compare [...] la vicinanza del D. alla corte sabauda, nel 1608 il suo nome non compare tra i poeti che composero in lode del duca le brevi poesie rapporto di solidarietà, è sostituita dalla fede nel trascendente. La polemica contro le corti malvage conclude una ...
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GIULIOTTI, Domenico
Giuseppe Izzi
Nacque a Luciana, frazione di San Casciano Val di Pesa, presso Firenze, il 18 febbr. 1877 da Giuseppa Aretini e da Francesco, fattore presso la tenuta di Verrazzano, [...] togliesse il segno immanente per sostituirlo con uno trascendente. Così, in scrittori che si proclamano poeti presso Vallecchi, de L'ora di Barabba, il libro che rivelò il G., non solo ai cattolici ma anche a uomini come P. Gobetti e A. Tilgher. ...
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trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di ciò che è al di là di un limite, soprattutto...
trascendenza
trascendènza s. f. [der. di trascendente]. – 1. In filosofia, la condizione o la proprietà di essere trascendente, di esistere al di fuori o al di sopra di un’altra realtà (è, in questa accezione generale, l’opposto di immanenza,...