DE ROSSI, Giovanni Bernardo
FF. Parente
Nacque il 25 ott. 1742 a Castelnuovo (oggi Villa Castelnuovo), frazione di Sale (oggi Castelnuovo Nigra in prov. di Torino) da Pietro Ubertino ed Anna Caterina [...] Appunto per tale risvolto polemico, essa fu attaccata con violenza estrema da due domenicani, G. Masi e L. e 194 in altre lingue orientali ed europee (III, pp. 160-200) non senza errori ed inesattezze.
Stampato che fu l'ultimo volume, il D. ne ...
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CONTI, Ettore
Enrico Decleva
Nacque a Milano il 24 apr. 1871 da Carlo, fabbricante e negoziante di mobili e tappezziere, e da Giuseppina Palazzoli. Completati gli studi liceali, durante i quali compì [...] dal desiderio di comprimere le masse con la violenza, il C. precisava che, piuttosto, ai 1928: Arch. centrale dello Stato, Carte Casati, sc. I, f. 1-53), non gli aveva mai impedito di godere della vita di relazione, dei momenti di riposo, degli agi ...
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Anima
Giancarlo Movia
Marta Cristiani
Paolo Casini
Gianni Carchia
Lucio Pinkus
È il greco ἄνεμος, latino anima, il cui primo senso è "aria", poi "respiro, soffio", e, di qui, "principio vitale", [...] dottrina del λόγος, l'anima (il principio della vita) si fa non solo cosciente (λόγος-pensiero), ma anche parlante e dialogante (λόγος-parola il divino spirituale e una materia responsabile di ogni violenza e di ogni male. Tertulliano afferma l'unità ...
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BACCHELLI, Riccardo
Simone Casini
Nacque a Bologna il 19 aprile 1891. Il padre Giuseppe (1849-1914), avvocato, cultore di Ariosto e di Rossini, amico di Enrico Panzacchi, fu figura di rilievo nella [...] delle ideologie, i nuovi ceti emergenti, la violenza delle tecnologie (i mulini a vapore…). Opera e, più tardi, I tre schiavi di Giulio Cesare (Milano 1957), Non ti chiamerò più padre (Milano 1959) e Il coccio di terracotta (Milano ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Cuoco
Fulvio Tessitore
Il nesso tra opera storiografica e impegno etico-politico è tratto caratterizzante della personalità di Vincenzo Cuoco, tutto dedito all’azione pubblica nelle varie forme [...] spazio di differenze fissate dalla storia, di cui il legislatore non può non tener conto in fedeltà alla «filosofia dell’effettività della legge», evolvere con giuste riforme senza cedere alla violenza delle rivoluzioni.
La proprietà diventerà la ...
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CIALDINI, Enrico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Castelvetro di Modena, in località Colombarina, l'8ag. 1811 da Giuseppe e dalla spagnola Luigia Santyan y Velasco. Il padre, ingegnere, discendente da una [...] 3 ag. '70, in Senato, attaccò con estrema violenza la politica governativa, criticando l'arrendevolezza del generale Govone testa d'un corpo d'esercito dove la mia presenza sarà più utile che non qui" (Chiala, 1892, II, p. 149). I timori del C. si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Villari
Mauro Moretti
Pasquale Villari fu uno dei più importanti studiosi italiani del secondo Ottocento, lo storico allora più noto a livello internazionale; e il suo ruolo nell’orientare [...] del numero tre», che portava Hegel «con violenza e contro ogni ragione» a sottomettere allo schema ingenuità di credere che in questo modo rimedierete a mali così gravi e profondi? Non vedete che ci vuole un secolo? Sì, lo vedo, ma vedo ancora che ...
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CARAFA, Antonio
Gino Benzoni
Il C., che avrà la ventura d'essere cantato in morte da Giovan Battista Vico, il quale gli dedicherà inoltre un'impegnata biografia in latino, nacque il 12 ag. 1642 a Torrepadula [...] fonti del tempo, puntuali registratrici di episodi di violenza anche assai meno gravi, fa dubitare della versione vichiana merito dell'ottime direttioni dell'ultime due passate campagne e di non essersi arenata l'una o l'altra guerra".
Nel 1691 ...
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GIUSTI, Giuseppe
Zeffiro Ciuffoletti
Domenico Proietti
Nacque a Monsummano, presso Pistoia, il 13 maggio 1809 da Domenico, agiato possidente di campagna di recente nobilitato, e da Ester Chiti.
A dodici [...] quali lo sdegno ne poté più del disprezzo e della dignità, e non potei fare a meno di sciupare questi poveri versi nell'infamia di quattro paese" (Poesie, I, p. 13).
Detestando la violenza e la demagogia, si rifugiava sempre più spesso a Montecatini ...
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BERENGARIO II, marchese d'Ivrea, re d'Italia
Paolo Delogu
Figlio di Adalberto, marchese di Ivrea, mutuò il nome dall'avo Berengario, re d'Italia e imperatore, da cui discendeva per via di madre, Gisla.
Adalberto [...] quegli che sarebbe successo a B. nella marca; e d'altra parte non dovette essere un danno troppo grande, perché B. teneva legati a era preoccupato, in seguito alle accuse di crudeltà e violenza portate contro B., di imporgli, all'atto dell' ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...