CONCINI, Concino
William Monter
Figlio di Giovan Battista, uditore e primo segretario del granduca di Toscana, e di Camilla Miniati, nacque a Firenze dopo il 1570. Già suo nonno Bartolomeo era stato [...] mezza verità: il C. era avido di ricchezza quanto il Lerma, ma non aveva come lui un visibile desiderio di controllo politico). Il 7 sett. quali furono tradotti in altre lingue; la loro violenza xenofoba ricorda le Mazarinade di una generazione dopo, ...
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AMALASUNTA
Paolo Lamma
Figlia di Teodorico e di Audefleda, sposò nel 515 Eutarico, da cui ebbe un figlio, Atalarico, e una figlia, Matasunta. Dal 526,dopo la morte di Teodorico, resse il regno ostrogoto [...] Tuscia e contro di lui già Teodorico aveva potuto prendere provvedimenti per impedirgli un'attività che non doveva avere solo un significato di violenza privata, ma poteva costituire una forma di opposizione politica. Anche A. si era resa conto della ...
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BROFFERIO, Angelo (Michelangelo)
Enzo Bottasso
Nacque il 6 dic. 1802 a Castelnuovo Calcea (Asti). Il padre, Giuseppe, proveniva come la madre, Margherita Pavia, da una famiglia di medici e ricoprì a [...] ridotti in effetti a due e trascorsi presso ospitali amici), il che non gli impedì di superare nel giugno 1822 l'esame di licenza, . Nel 1835 ritornò al teatro col Matrimonio per violenza, rappresentato con scarsa fortuna nel novembre e pubblicato, ...
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BASAGLIA, Franco
Giuseppe Armocida
Bruno Zanobio
Nacque a Venezia l'11 marzo 1924 da Enrico e da Cecilia Faccin. Si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia di Padova e già da studente orientò [...] pensiero. Gli anni di Gorizia furono un periodo di oneroso impegno non solo sul fronte interno, ma anche sul piano della diffusione e ideologia scientifica come alibi e maschera della violenza operata nelle istituzioni per "persone socialmente ...
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BALDO, Massimilla
Giovanni Costa
Attilio Stella
Nacque a Legnago, in provincia di Verona, il 12 agosto 1924 da Luigi, piccolo imprenditore proprietario di un’officina meccanica, e da Maria Gardone.
La [...] richiesta, ma dopo qualche ripensamento declinò l’invito, perché non voleva abbandonare la ricerca. La sua passione per la fisica di intellettuali padovani per reagire al clima di violenza e di sopraffazione della cosiddetta Autonomia operaia. Nel ...
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LICETI, Fortunio
Giuseppe Ongaro
Nacque a Rapallo (ma si definiva Genuensis) il 3 ott. 1577 da Giuseppe, medico, e da Maria Fini. Venuto alla luce prematuramente durante l'accidentato trasferimento [...] le quali ultime sarebbero andate quasi tutte perdute se il L. non le avesse inserite, almeno in parte, nei suoi scritti (a o addirittura senza nutrimento. L'opera fu attaccata con violenza dal portoghese S. Rodriguez de Castro, professore a Pisa ...
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DORIA, Percivalle
Joachim Göbbels
Nacque in data imprecisata dall'eminente famiglia genovese, ma, sebbene il suo nome compaia più volte nelle fonti cittadine, una sua precisa collocazione genealogica, [...] a Parma e a Pavia.
A Parma ricorse alla violenza contro il capitolo, in seguito probabilmente al rifiuto dei nella seconda canzone, "amor m'à preso come il pescie a l'amo", non a caso ripresa dal Contrasto di Cielo d'Alcamo ("si m'ai preso come ...
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JEMOLO, Arturo Carlo
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Roma, nella zona di via Tomacelli, il 7 genn. 1891, unico figlio di Luigi e di Anna Adele Sacerdoti.
Il padre, siciliano di Ragusa, fu ragioniere [...] e vorrei dire loro, bonariamente, di guardare questo epilogo di guerra" (17 ag. 1920), una guerra cui non poté "mai perdonare […] il culto della violenza, il disprezzo per le ideologie, il basso materialismo, con cui ha inchiodato a terra spiriti ch ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pandolfo Collenuccio
Aurelio Musi
Poeta e prosatore di notevole valore, Pandolfo Collenuccio fu un umanista fermamente convinto del valore della cultura nuova. La sua biografia può essere definita integralmente [...] collenucciano, accusava di tirannia i sovrani di Napoli, perché avevano conquistato il Regno non con il consenso dei sudditi, ma con la forza e la violenza delle armi.
Insomma le argomentazioni principali dell’Historia di Di Costanzo erano riprese e ...
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ACONCIO (Acconcio, Aconzio, Conzio, Concio, Acontio, Contio, Aconcius, Acontius, Contius, Concius), Iacopo (Giacomo)
Delio Cantimori
Nato o a Trento o a Ossana in Val di Sole, fra il 1492 e il 1520, [...] fra il 1557 e il 1558, l'A. ci si presenta per la prima volta non più come uomo di legge e di corte, ma come filosofo, con la composizione ), caduti anch'essi nella trappola satanica della violenza e dell'intolleranza; dall'esperienza delle guerre ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...