PASTORE, Giulio
Andrea Ciampani
PASTORE, Giulio. – Nacque a Genova il 17 agosto 1902 da Pietro, operaio, e da Teresa Pastore.
Entrambi i genitori erano emigrati dalle valli novaresi. Tornata la famiglia [...] le ‘avanguardie cattoliche’ si accompagnò la crescente violenza nei confronti dei cattolici, finché nel luglio dimise dal gabinetto, contro l’ipotesi di un eventuale sostegno missino, non solo in coerenza con il proprio passato (sul quale pubblicò il ...
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AMENDOLA, Giovanni
Giampiero Carocci
Nacque a Napoli, da famiglia di Sarno, il 15 apr. 1882. Dopo un primo tirocinio giornalistico fatto, giovanissimo, sotto la guida di E. Arbib, l'A. prese le mosse [...] Mussolini andava alternando all'illegalismo e alla violenza.
Poiché queste restavano le caratteristiche determinanti Democrazia,in Nord e Sud,II (1955),pp. 96-119; G. Amendola, Il "Non Mollare" del '25,in Il Contemporaneo,29 Ott. 1955; F. Rizzo, G. A ...
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DE THOMASIS, Giuseppe
Luciano Martone
Nacque il 19 marzo 1767 a Montenerodomo, in provincia di Chieti, da Tommaso e da Orsola Pizzala.
Compiuti i primi studi nel paese natio, fu assai presto allievo [...] già state due nomine così che "solo l'opportunità politica di non creare una carica nuova e straniera alla costituzione del Regno" ( della città ebbero immediatamente un'impronta separatista di grande violenza. Vi furono stragi e saccheggi e il D. ...
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ANDREA di Bartolo, detto A. del Castagno
Eugenio Battisti
L'appellativo deriva dal luogo di nascita, Castagno di San Godenzo, nell'alto Mugello, sulle pendici del monte Falterona. Il padre, Bartolo [...] umile ma regolare per l'Opera del Duomo (di cui, però, A. non fu mai dipendente). Il 30 maggio del 1444, forse in ragione di quest' ultimato il primo marzo del 1456, dove la violenza drammatica del maestro trova, nella composizione storica, accenti ...
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LEYVA, Virginia Maria de
Massimo Carlo Giannini
Figlia di Martín, conte di Monza, e di Virginia Marino, nacque a Milano tra il dicembre 1575 e l'inizio del 1576. Al battesimo ricevette il nome di Marianna. [...] famiglia monzese, i cui membri si distinguevano per l'esercizio delle armi e i frequenti atti di violenza. Bello, ricco, non privo di una qualche educazione, l'Osio vantava rapporti di amicizia con membri di importanti famiglie lombarde (D'Adda ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Luigi Taparelli d’Azeglio
Giovanni Vian
Il gesuita Taparelli fu un protagonista di parte cattolica del periodo del Risorgimento. Egli ha svolto un ruolo decisivo sul piano della riflessione filosofico-giuridica [...] religione.
I moti del 1848, il ricorso alla violenza e alla rivoluzione per realizzare la causa nazionale, cui riflessione che, nel contesto politico di quegli anni, non poteva non suonare come favorevole al mantenimento del governo austriaco su una ...
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BARBERINI, Antonio
Alberto Merola
Ultimogenito di Carlo e Costanza Magalotti, nacque a Roma il 4 ag. 1607. Aveva dunque soltanto venti anni quando, il 7 febbr. 1628, il pontefice Urbano VIII, suo zio, [...] di Savoia, con il Collalto e lo Spinola. Ma la situazione non era tale che si potesse arrivare ad una pace su basi puramente diplomatiche che sovente diedero luogo a scandali e atti di violenza - come mntinuamente segnalavano gli Avvisi di Roma e le ...
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CENA, Giovanni
Piero Craveri
Nacque a Montanaro (Torino) il 12 gennaio del 1870, in una famiglia povera, da Gioanni, tessitore, e Maddalena Biletta, giornaliera agricola; numerosi i fratelli. La miseria [...] era il senso della ribellione misto al timore della violenza, all'appello continuo ai sentimenti e alla ragione. vita dura degli uomini pesa sulla mia come un pesante gioco; io non mi sento più la libertà di essere solo" mi è parso particolarmente ...
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FACTA, Luigi
Giuseppe Sircana
Nacque a Pinerolo (Torino) il 13 sett. 1861 da Vincenzo e da Margherita Falconetto.
La volontà del padre, avvocato e procuratore legale, desideroso di trasferire quanto [...] in materia di ordine pubblico e qui, ad onta delle dichiarazioni, esso si rivelò del tutto incapace a contrastare la violenza fascista, non solo sul piano militare ma persino su quello istituzionale. Di fronte al sistematico assalto dei fascisti alle ...
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GUIDO da Velate
Anna Maria Rapetti
Rampollo di una famiglia della nobiltà rurale di estrazione capitaneale insediata nel territorio di Varese, nacque presumibilmente nel primo quarto del sec. XI.
Non [...] pontefice, lo accusò di essere stato eletto simoniacamente. Papa Niccolò II non diede alcun seguito alle accuse, fece anzi sedere G. alla sua sempre più intransigente dei patarini, la crescente violenza degli scontri, il collegamento del movimento ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...