FABRIZI, Aldo
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 1º nov. 1905 da Giuseppe e da Angela Petrucci, fruttivendoli in Campo de' fiori. All'indomani dell'improvvisa morte del padre, rinunciò a frequentare la [...] confronti dei perseguitati, l'orrore di fronte alla violenza, la serenità di fronte alla morte resero celebre sugli di piazza Navona il 22 maggio 1969, ma i rapporti con questo medium non furono cordiali) e in due film notevoli, La Tosca di L. Magni ...
Leggi Tutto
CAIRO (del Cairo), Pier Francesco
Giovanna Grandi
Nacque in Santo Stefano in Brivio, presso Varese, il 26 sett. 1607, da Pietro Martino. La famiglia si trasferi poi, per poco tempo, a Varese, e non [...] , la violenza del gesto e del colore gli provengono dal Morazzone; e insieme non è insensibile quanto sensuale e retorica, come in un veneto del '500 fattosi barocco. Non è poi così grossolana perciò la confusione, che si faceva ai primi del ...
Leggi Tutto
BARILLI, Giuseppe (pseudon. Quirico Filopanti)
Luigi Lotti
Nato il 20 apr. 1812 alla Riccardina di Budrio, nel Bolognese, da padre falegname, studiò a Bologna nel seminario arcivescovile e successivamente [...] occupata, redasse la protesta formale contro la violenza perpetrata. Esulò quindi in Inghilterra e per nel febbraio 1883 a Ferrara, e nel febbraio 1889 a Bologna. Non eletto nel 1890 per la XVII legislatura, fu nuovamente inviato a Montecitorio ...
Leggi Tutto
ARNALDO da Brescia
Arsenio Frugoni
Nacque a Brescia verso la fine del sec. XI o al principio del sec. XII. "Clericus ac lector tantum ordinatus", fu discepolo di Abelardo. A Brescia divenne canonico [...] popolo, soprattutto "apud religiosas feminas". La sua condanna della Chiesa feudale e mondana non si traduce in un'istanza di riforme, all'interno; con violenza eversiva, la Chiesa della tradizione e della gerarchia è tutta negata, in una richiesta ...
Leggi Tutto
BERNARDO, re d'Italia
**
Nacque intorno al 797, unico figlio maschio, forse naturale, di Pipino, re d'Italia. Dopo la morte del padre, avvenuta l'8 luglio 810, il regno veniva affidato provvisoriamente [...] i diplomi d'Italia emanano tutti dalla cancelleria imperiale. Tale situazione non mutò con la morte di Carlo Magno (28 genn. 814) imperiale, come alcuni insinuarono, forse per giustificare la violenza della reazione di Ludovico.
A sostenere e forse a ...
Leggi Tutto
ANNESE, Gennaro
Gaspare De Caro
Nacque in Napoli nel 1604, da una "molto ragguardevole" famiglia di origine francese (Donzelli); "di vilissima natione" lo dice invece il Capecelatro, il quale fornisce [...] nobili nella rappresentanza cittadina, e decise di porre fine alle violenze e ai disordini e di ristabilire intera l'autorità del da Roma, via mare, del duca di Guisa.
Benché questi non avesse con sé i tanto sperati rinforzi francesi, il suo arrivò ...
Leggi Tutto
Nacque ad Asti il 13 ott. 1890 da Simone e da Elisa De Benedetti.
Nel 1911 entrò, con la qualifica di redattore-stenografo, al giornale La Stampa di Torino, allora diretto da Alfredo Frassati, che ne era [...] grado di avvertirne la presenza "ad un chilometro di distanza", non sapendo che chi gli stava davanti ad ascoltarlo era un ebreo. un acoordo separato con la Fiat. Dietro gli episodi di violenza c'era il manifestarsi di contraddizioni di tipo nuovo, ...
Leggi Tutto
Bogart, Humphrey
Monica Trecca
Attore cinematografico statunitense, nato a New York il 23 gennaio 1899 e morto a Hollywood il 14 gennaio 1957. Il volto scavato, intenso ("il volto d'uomo più interessante [...] Florida, si ripropone il dissidio tra stanca indifferenza e lotta contro la violenza e l'abuso. E soprattutto, in precedenza, The big sleep ( . O ancora nella commedia We're no angels (1955; Non siamo angeli) di Curtiz, in cui fa una divertita parodia ...
Leggi Tutto
(detto Rino). – Nacque a Milano il 13 luglio 1895 da Giovanni Battista, cocchiere, e da Luigia Zigiotti (Ziggiotti o Zergiotti): Rimasto orfano di entrambi i genitori, crebbe in una famiglia di umili origini.
Non [...] per condurre un’epurazione nella Federazione guidata da Mario Giampaoli, accusato di tollerare o comunque di non saper controllare gli atti di violenza dello squadrismo milanese. Poiché Parenti fornì a Starace un dossier in cui accusava Giampaoli di ...
Leggi Tutto
PIGNATELLI, Francesco
Luca Covino
PIGNATELLI, Francesco. – Nacque a Sorrento il 27 marzo 1734 da Ferdinando, dei duchi di Monteleone, e da Lucrezia Pignatelli principessa di Strongoli. Il padre, valente [...] . Le condizioni nelle quali gli ufficiali del vicario operarono non furono facili. Essi più volte denunziarono lo stato di il compito di organizzare la difesa. Incapace di incanalare la violenza dei lazzari in un’azione di resistenza da lui guidata ...
Leggi Tutto
violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...