Riformatore religioso della Svizzera (Wildhaus, Toggenburg, 1484 - Kappel 1531), fondatore della Chiesa propriamente detta riformata, l'espansione e il rafforzamento della quale si devono invece all'opera [...] radicali), riuscendo a frenare quasi senza uso di violenza il movimento anabattistico. Intanto anche Berna (1528) e la tregua, mentre la Fidei ratio inviata ad Augusta (1530) non vi veniva neppure presa in considerazione. Quando si ripresero le armi, ...
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Uomo politico statunitense (n. New Heaven, Conn., 1946). Laureatosi nel 1975 presso la Business School della Harvard University (Cambridge, Mass.), B. iniziò l'attività di imprenditore nel settore petrolifero. [...] di Kyoto per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra non sono stati infatti ratificati dagli USA, anche se nel summit sul Katrina (agosto 2005) che, abbattendosi con particolare violenza sulla città di New Orleans, ha causato migliaia ...
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Poeta greco, il più antico dei poeti greci di cui conosciamo la personalità (di Callino, forse di poco più anziano, sappiamo troppo poco), fiorito intorno alla metà del 7° sec. a. C. (in uno dei suoi frammenti [...] si getta contro i propri nemici toccando il culmine della violenza, mettendoli in ridicolo o vituperandoli, sfidando i valorosi, insultando essi i peggiori guai. Ma una parte non trascurabile della poesia archilochea ebbe anche carattere obiettivo ...
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Poeta (Firenze 1432 - Padova 1484), fratello di Luca e di Bernardo. Protetto da Lorenzo de' Medici, passò nel 1473 al servizio del principe Roberto di Sanseverino. Il suo capolavoro è il poema cavalleresco [...] Sanseverino ebbe con altri dal duca di Milano. Luigi però non poté sottrarsi al dovere di stare presso al conte durante il Franco, nei quali la felicità espressiva fa dimenticare la fredda violenza della polemica, la Beca da Dicomano (canta l'amore ...
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Abū Māzin (tecnonim. di Maḥmūd 'Abbās). - Uomo politico palestinese (n. Safed, ebr. Tzfat, 1935). Eletto presidente dell'Autorità nazionale palestinese (ANP) nel genn. 2005. Esponente dell'ala moderata [...] Gaza, territorio dove Ḥamas saliva al potere con la violenzanon riconoscendo più l’autorità del presidente Abū Māzin. In questo di Māzin, indebolito da correnti interne al partito e non più in grado di costituire una guida rappresentativa e unitaria ...
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Poeta satirico latino (n. Aquino 55 d. C. - m. tra 135 e 140 d. C.). A Roma studiò retorica ed esercitò l'eloquenza sotto Domiziano, Nerva e Traiano fino a non molto dopo il 100. La notizia dell'esilio, [...] egli scrisse. I caratteri della satira di G. sono la violenza, l'invettiva e la declamazione. Egli dice di aver preso a declamazione, che egli deve anche allo studio della retorica, non soffocano una certa sincerità ed efficacia d'espressione (nella ...
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Uomo politico dello Zimbabwe (Kutama, Mashonaland, 1924 - Singapore 2019). Insegnante, nel 1962 fu vicepresidente della ZAPU (Zimbabwe african popular union). Ripetutamente incarcerato nel 1962-63, si [...] fattorie di proprietà dei bianchi, innescando una spirale di violenza e gettando il paese in una profonda crisi. Nel marzo USA e dell'Unione Europea. Nelle elezioni del 2008 M. non riconobbe la vittoria proclamata dall'avversario M. Tsvangirai; la ...
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Harris, Kamala Devi. – Avvocata e donna politica statunitense (n. Oakland, California, 1964). Eletta in Senato nel 2016 nelle fila del Partito democratico, si è distinta come rappresentante dell’ala progressista [...] di procuratrice generale della California (2011-2017), prima donna non bianca a ricoprire tale incarico. Tra le sue pubblicazioni si moderata della sua base elettorale ha opposto alla violenza maschilista e xenofoba dell’avversario un'impronta di ...
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Pseudonimo sotto il quale è noto Johann Nikolaus von Hontheim (Treviri 1701 - Montquintin, Lussemburgo, 1790), storico e canonista. In De statu ecclesiae deque legitima potestate Romani pontificis liber [...] i papi in seguito avevano usurpato con la scaltrezza o la violenza. F. voleva quindi riportare tutta la Chiesa all'età all'autorità del papa, primus inter pares di fronte ai vescovi che non da lui ma dalla Chiesa (e perciò da Cristo) ricevevano la ...
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Gruppo inglese di musica rock, considerato, accanto ai Beatles, il gruppo più rappresentativo degli anni Sessanta e Settanta, contribuendo in maniera determinante, forse anche più del quartetto [...] .
La band, anche nel decennio successivo, pur non proponendo più musica originale e interessante, ha continuato sempre eccessivo, spesso legato a episodi di droga, di violenza, di oltraggio volgare e comunque provocatorio, diventati per molti anni ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...