Racine, Jean
Mirella Schino
La poesia del teatro
Jean Racine è stato poeta e autore drammatico, uno dei più grandi della storia della letteratura francese. Tuttavia, a differenza di quanto, nello stesso [...] le sue sole forze: attratto dalla vita terrena e carnale, non può salvarsi se non con l’aiuto di Dio. Il legame di Racine con anche la sua noncuranza per le abitudini teatrali e la violenza dei suoi attacchi ai critici e ai tragediografi rivali.
Nel ...
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Minerva
Emanuele Lelli
La vergine guerriera ispiratrice dei saperi
Originariamente differenti l’una dall’altra, la greca Atena e la romana Minerva hanno in comune il ruolo di protettrici delle arti [...] di Ares (il Marte romano), che simboleggia la cieca violenza della battaglia.
Carattere fiero e orgoglioso, vergine per per bellezza alla dea dell’amore Afrodite (la romana Venere): Atena non lo perdona e aiuta in tutti i modi i Greci nella guerra ...
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COLACIO (Colazio, Collazio, Colatius), Matteo
Nicola Longo
Nacque a Foroleto (Feroleto) nel circon. di Nicastro, in prov. di Catanzaro, agli inizi della seconda metà del sec. XV (il Kibre sostiene che [...] d'attrazione per le generazioni più giovani; forse non così fu per il C.; infatti non ci sono notizie di un suo ritorno nel stessa Padova nei primi anni del secolo) sia per la violenza con cui la scelta a favore di Cicerone viene subito contrastata ...
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satira
Mirella Schino
L’arma del ridicolo
La satira, un genere letterario che risale all’antichità classica, è stata ed è ancora lo strumento per deridere personaggi e vizi pubblici. Oggi con il termine [...] critica alla cultura ufficiale
Per satira, oggi, si intende non solo un’opera di letteratura, ma anche uno spettacolo, distinto forse soprattutto dalla propensione a scardinare anche con violenza forme e usi propri della cultura ufficiale.
Nel mondo ...
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Daniele Giglioli
Bilancio letterario italiano
Piacerebbe sempre a un cronista, chiamato ad assolvere il compito di dar conto di un’annata letteraria appena trascorsa, poter dire che si è trattato di un [...] e sociale che l’ha ricondotta a un universo dominato dalla violenza e dalla crudeltà. Ma anche in due libri d’esordio della mia gente (Bompiani) di Edoardo Nesi, cui è toccato, non si sa se per fortuna o per sfortuna, di vincere lo screditatissimo ...
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Ende, Michael
Teresa Buongiorno
Un paladino dell'immaginario
"Quello che ignori non esiste, trovi? La fantasia per te non è realtà? Ma solo lei ci schiude mondi nuovi: nel creare è la nostra libertà": [...] che ha perso la madre e vede il padre intristirsi, finché non lo salverà con l'Acqua della vita: l'ha raccolta dopo , i cui poteri non dovranno essere usati perché ogni battaglia deve essere vinta con la collaborazione e senza violenza.
Il libro è ...
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GAMURRINI (Gamburrini), Eugenio
Raffaella De Rosa
Nacque ad Arezzo nel 1620 da antica e nobile famiglia toscana.
In giovane età entrò nel cenobio benedettino di Arezzo, dal quale passò a Firenze; nel [...] favolose di ogni sorta, il G. si ripropone se non di emendare almeno di evitare gli errori prodotti dalla prospettiva si ipotizzavano ascendenze inesistenti e fu avversata con particolare violenza da Vittorio Siri il quale, con lo pseudonimo di ...
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DELLA TOSA, Cianchella
Franca Allegrezza
Nacque a Firenze da Arrigo sullo scorcio del sec. XIII.
Discendente da una schiatta che intrecciava la sua storia con la storia stessa del Comune cittadino - [...] , attribuendole una tarda conversione che la reca alla, salvezza (Paradiso, IX, 25-36).Considerata la violenza dell'invettiva dantesca, non meraviglia che il personaggio conservi la sua forza negativa, senza peraltro guadagnare in spessore storico ...
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BERNARDINI, Francesco
Maurizio Barletta
Nacque a Lecce il 25 ott. 1857 da Tommaso e da Anna Maria Gorgoni. Cominciati gli studi giuridici a Napoli, non conseguì mai la laurea; si interessò anche di [...] situazione economica, e lo spinse a quella attività di poligrafo, non sempre elevata, che fu poi sua caratteristica.
A Napoli rimproverare di essersi trasformato da strumento autoritario in strumento di violenza.
Morì a Roma il 25 dic. 1951.
Fonti e ...
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Giallo, genere
Mario Sesti
Genere letterario caratterizzato dalla rappresentazione di un evento criminoso e dalla narrazione di un'inchiesta, il cui inizio tradizionalmente si fa risalire alla metà [...] alla costruzione 'a enigma', nella quale lo spettatore non conosce causa e responsabili dell'evento criminoso e il della violenza, l'adozione di strutture narrative nelle quali è spesso in gioco una tematizzazione non occasionale delle ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...