Scrittore tedesco; nel 1972 Premio Nobel per la letteratura. Rivolto il suo partecipe interesse, nella prima fase della sua produzione, ai temi dell'uomo scagliato nella tragedia della guerra e delle sue [...] che, sulla dorsale d'una biografia sintomatica se pure non esemplare, offre la panoramica su un'intera generazione tedesca di "come può nascere e dove può condurre la violenza", trasposizione poetica, in chiave stringatamente cronachistica, della ...
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Scrittrice ungherese, naturalizzata svizzera, nata a Csikvánd, presso Kőszeg, il 30 ottobre 1935. Visse l'infanzia in un Paese sconvolto dalle vicende della Seconda guerra mondiale, iniziata dagli ungheresi [...] belli e intelligenti, i due bambini imparano ad affrontare le difficoltà elaborando strategie di sopravvivenza che non escludono il ricorso a una fredda violenza omicida, istruendosi sui libri che riescono a procurarsi, prendendo nota di tutto in un ...
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Wallace, David Foster
Giovanna Ferrara
Scrittore statunitense, nato a Ithaca (New York) il 21 febbraio 1962 e cresciuto a Urbana (Ill.). Dopo essersi laureato all'Amherst College (Amherst, Mass.) nel [...] e l'esoterico, denuncia come questo genere musicale esprima violenza, misoginia, volgarità. Nel 1996 è uscito il romanzo Infinite un libro saccente e sopravvalutato. Ambientato in un futuro non troppo lontano, Infinite jest è un labirinto di storie, ...
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OATES, Joyce Carol
Maria Alessandra Fantoni Costa
Scrittrice e saggista statunitense, nata presso Lockport (New York) il 16 giugno 1938 da una famiglia operaia di origine inglese di tradizione cattolica. [...] , giovani, persone mature, in un mondo in preda alla violenza più bieca e più impersonale; si tratta di analisi psicologiche del decadere del sogno americano. Non ci sono argomenti e sperimentazioni stilistiche che O. non si senta di affrontare nel ...
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SARAMAGO, José (App. V, iv, p. 630)
Luigi Maria Cesaretti Salvi
Scrittore portoghese. Nel 1998 ha ricevuto il premio Nobel per la letteratura, il primo assegnato a uno scrittore di lingua portoghese. [...] ha conservato la vista, e che si è finta cieca per non abbandonare il marito. In Todos os nomes, il protagonista è storia e la funzione salvifica della donna in un mondo dominato dalla violenza; o, sul piano formale, la tendenza al parlato, l'ironia ...
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Scrittore argentino. Nominato conservatore della Biblioteca centrale di Buenos Aires, negli anni dal 1950 in poi, B. poté sentir crescere nel mondo la sua celebrità, attraverso studi e traduzioni, mentre [...] . rimane fra le più alte e originali del nostro secolo, e non solo nell'area neolatina. Accanto a Kafka e ad altri maestri del dell'uomo moderno, e dal sempre più ossessivo regno della violenza, una nota di poesia universale, sia che parta liricamente ...
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WERFEL, Franz
Bonaventura Tecchi
Scrittore tedesco, nato a Praga il 10 settembre 1890; vive a Vienna.
Cominciò giovanissimo con libri di liriche (Weltfreund, 1911; Wir sind, 1913; Einander, 1915) e [...] nel proprio nemico, il bisogno di conciliar la pietà con la violenza giovanile, scoprono in W. i segni di una personalità complessa certo indubitabile del verso e della prosa di W., quando non sia solo verbale ed esterna, come spesso nel romanzo Die ...
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Scrittore inglese, nato a Oxford il 25 agosto 1949, figlio di Kingsley A., uno dei padri della letteratura 'arrabbiata' degli anni Cinquanta. Critico letterario presso il settimanale The Observer (1971), [...] dire egli stesso, risente ancora dello stile paterno. Non ha seguito tuttavia le orme del padre, restando una scrittura brillante e meticolosa per dipingere sapientemente sesso, violenza e orrore, che sono le componenti, spesso scioccanti, ...
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Scrittrice inglese, nata a Liverpool il 21 novembre 1934. Compiuti gli studi alla Merchant Taylors School di Londra (1949-60), prima di approdare al romanzo ha percorso una discreta carriera di attrice. [...] (1976), i suoi romanzi sono incentrati su un atto di violenza, spesso gratuita, o su una morte solo all'apparenza accidentale. ) condotti fino al limite della deformazione caricaturale, ma non con l'intento di significare un senso di profonda ...
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Scrittore francese, nato a Parigi nel 1888. Tutta la sua opera s'ispira a una concezione cattolica integrale e intransigente, che si afferma con una violenza apocalittica a volte volutamente crudele, lieta [...] invincibile reazione al facile e carnale ottimismo che seguì alle angosce della guerra mondiale: ebbe un enorme successo, non senza tuttavia riserve dottrinali da parte di alcuni critici cattolici. Seguirono: L'Imposture (1927), Saint-Dominique (1927 ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...