Identità
Roberto Beneduce
Identità (dal latino tardo identitas, derivato di idem, "stessa cosa") indica in senso lato la perfetta uguaglianza, la qualificazione di una persona o di una cosa per cui [...] in sé le ragioni stesse e la giustificazione della violenza esercitata contro una popolazione: gli indios auca (Colombia (la parola) e la morte (Calame-Griaule 1987). Il corpo non è tuttavia un mero veicolo di identità comunicate o il riflesso passivo ...
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DE LUCA, Giuseppe
Gabriele De Rosa
Nacque a Sasso di Castalda (Potenza) il 15 sett. 1898 da Vincenzo e Raffaella Viscardi. Trascorse la fanciullezza a Brienza, piccolo borgo poco distante da Sasso, [...] crisi aperta a causa della "marea montante della violenza e dell'odio, del barbarico azzardo cui era Carteggio 1940-1957, a cura di R. De Felice e R. Moro, Roma 1989.
Non c'è ancora una bibliografia degli articoli e note dei D. su Frontespizio, sia di ...
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GORINI CORIO, Giuseppe
Stefano Meschini
Nacque a Solbiate, presso Como, l'8 giugno 1702, figlio probabilmente quartogenito di Alessandro e di Maria Corio, unica figlia ed erede del giureconsulto milanese [...] al trattato teorico e a testi già compresi nella precedente edizione (non furono accolte solo la tragedia Il duca di Guisa e la commedia questo bastò: il libro, combattuto con violenza dagli ambienti ecclesiastici più tradizionali, nonostante le ...
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Pulsanesi
Francesco Panarelli
Monastero di osservanza benedettina, S. Maria di Pulsano venne fondato nel 1129 da Giovanni da Matera, che lo resse sino alla sua morte (1139). Le vicende relative agli [...] i delegati scoprirono che proprio il monaco Nicola sembrava essere colpevole di furti e violenze, a seguito delle quali era stato scomunicato dal suo abate; per vendicarsi egli non aveva esitato a diffamare il suo padre spirituale presso il papa. Per ...
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COSTANTINO, antipapa
RRedaz.
Di influente famiglia originaria di Nepi (Viterbo), appare per la prima volta citato, nel 767, insieme con i fratelli Totone, Passivo e Pasquale tra gli esponenti più in [...] atti relativi all'elezione e alla consacrazione del nuovo pontefice. Non si piegò invece alla violenza il solo "primicerius notariorum" Cristoforo e questo fece comprendere che la questione non si era chiusa; così come fece pensare quanto accadde di ...
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Pelagio II
Claire Sotinel
Nato a Roma da una famiglia di origine germanica, forse gota, come suggerisce il nome del padre Vnigildus, P. succedette a Benedetto I, dopo una vacanza di quasi quattro mesi, [...] mise in luce quanto fosse errata l'analisi di Pelagio II. Non solo il vescovo di Aquileia rifiutava di entrare in comunione con i basilica per condurli con la forza a Ravenna. Con la violenza e la minaccia dell'esilio, Smaragdo obbligò i prigionieri a ...
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CASONI, Giambattista
Alessandro Albertazzi
Nacque a Bologna il 31 ott. 1830 da Giuseppe. Rimasto orfano, venne allevato, insieme con il fratello minore Giulio, dallo zio patemo Francesco, canonico di [...] e nella "persecuzione legale" per la sua violenza antiliberale e antirivoluzionaria e il suo clericalismo. Dopo .
Il C. testimonia che Leone XIII lo chiamò alla direzione, "non solo in considerazione dei servigi da lei resi alla causa cattolica e ...
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Giovanni I, santo
Teresa Sardella
Nato in Toscana, figlio di Costanzio, successe a Ormisda il 13 agosto 523. Per quanto riguarda il periodo precedente al pontificato, l'identificazione del personaggio [...] personaggi. Ma, prima, decise di inviare un'ambasceria all'imperatore. Appariva evidente che, se le sue richieste non fossero state esaudite, la violenza del re si sarebbe abbattuta su tutta l'Italia cattolica. Alla fine del 525, benché il papa fosse ...
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CINUZZI, Marcantonio
Valerio Marchetti
Figlio di Mariano, erede di una famiglia della nobiltà (iscritta al "monte" dei gentiluomini) che stava allora trasformandosi in famiglia borghese impiegando i [...] e scrisse un inno consolatorio a s. Caterina: testimonianza definitiva della violenza con la quale si era ottenuta la sua ortodossia in cinque anni di carcerazione.
Non si possono determinare i motivi specifici dell'accusa e neppure quelli generici ...
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PANIGAROLA, Girolamo
Vincenzo Lavenia
PANIGAROLA, Girolamo (in religione Francesco). – Nacque il 6 gennaio 1548 a Milano dai nobili Gabriele ed Eleonora Casati.
Ultimo di quattro fratelli, fu battezzato [...] bando gli fu dato «per altre cause aromatiche et da non mettere in carta» (forse la sua sussurrata omosessualità); e il 2007), 3, pp. 331-351; C. Zwierlein, Fame, violenza e religione politicizzata: gli assedi nelle guerre confessionali (Parigi 1590 ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...