I cattolici e il sindacato: dall'estraneita alla partecipazione
Alberto Cova
Le origini: dalle leghe ‘bianche’ alla Cil
Trattare del sindacato nel quadro di una generale, vastissima riflessione sui [...] tra i lavoratori ai diversi livelli di funzioni, saranno sovente caratterizzati dal radicalismo dei comportamenti e, in non pochi casi, dalla violenza e da una «irrazionalità anti-industrialista che tutto travolse»98.
Il significato di tutto ciò è ...
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Africanismo
Basil Davidson
sommario: 1. Significati e origini del concetto. 2. Il movimento panafricano. 3. La maturità scientifica. 4. Questioni metodologiche. 5. Idee e programmi di unità continentale. [...] dello Stato e della società fu negata o semplicemente abolita con i più crudeli atti di violenza e di coercizione. Sembrava allora che non vi fossero limiti alla capacità distruttiva di un potere irresponsabile; troppo spesso lo Stato postcoloniale ...
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La rottura liberale: i cattolico-liberali nell'Italia del Risorgimento
Francesco Traniello
Non un movimento, ma una costellazione
Sebbene l’attribuzione della qualifica di ‘liberale’ a personalità e [...] presenza dei processi di secolarizzazione innescati con violenza dalla Rivoluzione, e continuati, seppure in la Chiesa e la Santa Sede era giunto al punto di non ritorno. Ma Cavour non pensava certamente solo ai grandi pensatori: aveva in mente ben ...
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Distensione
WWalt W. Rostow
di Walt W. Rostow
Distensione
sommario: 1. Introduzione. 2. La Russia e l'Occidente prima del 22 giugno 1941. 3. L'inizio della guerra fredda (1941-1946). 4. Il duello Truman-Stalin [...] compiuta da Mao nel marzo 1927, sull'energia e la violenza che potrebbero essere scatenate dall'organizzazione e dalla manipolazione rivoluzionaria di masse umane frustrate. Stavolta non erano i contadini ad interessarlo, ma i giovani. Egli mobilitò ...
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SISTO V
Silvano Giordano
Felice di Peretto nacque venerdì 13 dicembre 1521 a Grottammare, castello del Comitato di Fermo, nella Marca di Ancona, da Piergentile di Giacomo, detto Peretto, e da Mariana [...] Bando nel correre li palii, che regolamentava le celebrazioni del carnevale romano, nell'intento di prevenire atti di violenza. S. non si oppose alle feste, ritenendole un obbligo del principe ed una maniera di propiziarsi la benevolenza del popolo ...
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Germania, Regno di
WWolfgang Stürner
I. Condizioni e contesti fondamentali
A) Estensione e sviluppo demografico; sfruttamento della terra e insediamento a oriente
Gli atti della cancelleria imperiale [...] Germania del tempo. La corte del vicino margravio di Meissen non fu da meno: accanto a Walther von der Vogelweide vi soggiornò finanziario della guerra, nell'incertezza del diritto e nella violenza crescente. Alla notizia della morte di suo padre, ...
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La Democrazia cristiana
Agostino Giovagnoli
La Democrazia cristiana ha occupato un ruolo centrale sia nella storia del cattolicesimo italiano – e, più in generale, dei cristiani d’Italia – sia nella [...] una società italiana che aspirava a liberarsi della violenza fascista e nazista. Clero, religiosi, associazioni di due facce della stessa medaglia, così come va ricordata la non totale coincidenza di vedute e di sensibilità tra Zaccagnini e Moro.
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] anche se il suo contenuto venne presto minimizzato dai responsabili vaticani. Il papa condannava ogni violenza contro gli ebrei, come contraria alla volontà di Dio, non ammetteva né una guerra di religione né una lotta di razze, riconosceva però l ...
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Costantino e la legislazione antiereticale
La costruzione della figura dell’eretico
María Victoria Escribano Paño
I compilatori del Codex Theodosianus inclusero 66 constitutiones sotto il titolo de [...] 2.
25 Optat., I 22. Optato li denomina il partito di Donato e non di Maiorino. Cfr. K.M. Girardet, Die Petition der Donatisten an Kaiser bei Heiden, Juden und Cristen, Stuttgart 1981. La violenza del fenomeno è stata evidenziata da D. Sarefield, ...
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Costantino nella storiografia italiana su Roma
Federico Santangelo
Costantino e il suo tempo rappresentano banchi di prova fondamentali per il farsi della disciplina storica in Italia. Bastino due esempi, [...] di Costantino fu accompagnata da una riflessione critica sui fondamenti del potere imperiale, che è radicato nella violenza. Il suo corollario è che Costantino non ha alcun diritto sul popolo romano; la critica alla donazione si traduce dunque in una ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...