STORIOGRAFIA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
RRoberto Delle Donne
Non diversamente da Giannone e da Voltaire, che avevano esaltato in Federico II il campione del giurisdizionalismo (v.) e l'antesignano [...] suo Regno. Con lui lo 'scettro' e la 'piuma' non si ostacolavano l'un l'altro, ma realizzavano una compiuta armonia violento dispotismo che privò della libertà le città lombarde con la violenza e con l'inganno, che esaurì le forze della Sicilia, ...
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Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] gioverebbe tutto il resto [si chiese De Gasperi] se a chi soffre ingiustizia e violenza e a chi si sente torteggiato nei suoi diritti non sapessimo ripetere la parola che deriva dal precetto essenziale del cristianesimo? [...]. Il partito popolare ...
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BADUILA, re degli Ostrogoti
Ottorino Bertolini
Le monete coniate col nome di questo re attestano che esso, nell'uso ufficiale della sua corte, suonava Baduila, Badunila, Baduela. Dei testi narrativi, [...] cum filiis". Ma è un riflesso isolato e personale delle dolorose notizie che giungevano dall'Oriente sulle violenze esercitate da Giustiniano su Vigilio. E non è nemmeno il frutto di interessate simpatie mostrate da B. per i Romani sul tipo di quelle ...
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I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] di un’ideologia della violenza e della morte che non conosce regole da rispettare.
Scoppola, Identità come ricerca: il caso storico del cattolicesimo democratico in Italia, in Non passare oltre. I cristiani e la vita pubblica in Italia e in Europa, ...
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Costantino nella storiografia tedesca del Novecento
Christian R. Raschle
Considerando a posteriori la ricerca su Costantino nel Novecento, si può affermare che, sulla scia della rappresentazione epocale [...] conflitti interni della Chiesa in qualità di pontifex maximus. Lo fa non come giudice ma come paciere cui sta a cuore più l’ , l’imperatore rinuncia per motivi di Realpolitik alla violenza contro i pagani, mentre le misure coercitive contro ...
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SOCIETÀ SEGRETE
Gianfranco Pasquino e Francesco Montessoro
1. Le società segrete in Occidente di Gianfranco Pasquino
2. Le società segrete in Cina di Francesco Montessoro
Le società segrete in Occidente
di [...] e a difendere interessi economici e sociali che spesso assumono connotati criminali. La violenza è dunque assai frequente, anche se in Cina questa non sembra appannaggio delle sole società segrete poiché i membri dell'élite tradizionale fanno ...
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Guerra e Resistenza
Giorgio Vecchio
Nazionalismo cattolico e patriottismo ‘freddo’
Nel 1939 la totalità dei cristiani italiani si considerava inserita a pieno titolo nella comune patria italiana. Differenti [...] settembre e fino al termine della guerra (e magari anche oltre, considerando gli strascichi di violenza successivi al 25 aprile), una scelta si impose se non a tutti, almeno a moltissimi italiani e pertanto a moltissimi cristiani. La necessità della ...
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Panarabismo
Bernard Lewis
sommario: 1. Introduzione. 2. Fermenti nazionalistici e panarabi nell'Impero ottomano. I precursori. 3. Dalla rivolta contro i Turchi (1916) alla prima guerra arabo-israeliana [...] nazione araba; e 3) il panarabismo è compatibile con l'Islàm e non già opposto a esso. Mentre i politici militanti, incluso perfino Nūrī as altri l'hanno invece avversata, e la violenza della loro opposizione ha ulteriormente incoraggiato lo sviluppo ...
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Costantino e le crociate
L’eredità costantiniana nella costruzione dell’ideologia delle crociate
Fabrizio Mandreoli
Molti sono gli intrecci esistenti dopo il Mille tra la figura e il mito di Costantino [...] , ossia da un modo di percepire la pace, la violenza e la guerra nel quadro di un determinato ordine cristiano su di sé la morte […]. Con ciò lo scandalo della croce non era in alcun modo attenuato; veniva anzi accentuato in maniera inaudita e ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] libertà contro il dispotismo di Bonaparte: in prima battuta, non di meno, quella scelta mise fine all’antico regime nell grande speranza di palingenesi, che liberasse la società dalla violenza di una statualità d’ascendenza comunque napoleonica e la ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...