BUSINI, Giovan Battista
Carlo Pincin
Nacque a Firenze il 22 febbr. 1501 da Bernardo e Lucrezia della Fioraia.
Fu mandato giovinetto alla scuola di ser Guasparri Mariscotti da Marradi, uno dei quattro [...] sé e la famiglia facendo lo scrivano. Della gioventù del B. niente altro sappiamo, se non che ebbe una condanna penale. Un suo parente, Giovanni, tentò di far violenza a una ragazza, mentre il B. intratteneva la donna incaricata della custodia: la ...
Leggi Tutto
ARTOM, Eugenio
Nidia Danelon Vasoli
Nacque ad Asti, il 17 febbr. 1896, da Vittorio e da Gemma Pugliese. La madre morì alla sua nascita; ed egli, insieme con la sorella Henriette e con il fratello Camillo, [...] sacertà di ricordi, a costanza di tradizioni, a miti vissuti, non come guerra di conquista, ma come guerra di liberazione, nello Ne era derivato uno scontro sociale e politico di grande violenza che esigeva, adesso, un profondo rinnovamento, ma anche ...
Leggi Tutto
FESTO, Flavio (Flavius Rufus Postumius Festus)
Paolo Bertolini
Probabilmente figlio di Rufio Postumio Festo, che nel 439 fu console per l'Occidente, dovette nascere a Roma nel quarto o nel quinto decennio [...] mosse al pontefice e decidesse della sua sorte. La richiesta non aveva precedenti: non si era mai dato il caso, infatti, di un il pieno controllo di Roma, intervenendo con violenza contro ogni opposizione, e continuarono a costringere Simmaco ...
Leggi Tutto
DELLA TOSA, Lottieri
Massimo Tarassi
Figlio di Odaldo, nacque a Firenze intorno alla metà del sec. XIII. Membro di una potente casata guelfa, strettamente legata a quella consorteria dei Visdomini che [...] sette anni in cui fu vescovo di Firenze il D. si mise in luce non tanto per la sua attività religiosa e pastorale, quanto per Pimpegno politico. Vero oltranzista fece fallire con l'intrigo e la violenza l'azione conciliatrice del cardinale, il quale, ...
Leggi Tutto
CARRARA, Ubertino da
M. Chiara Ganguzza Billanovich
Nacque a Padova agli inizi del secolo XIV da Giacomino, figlio di Bonifacio, e da Fina Fieschi, e fu chiamato, per distinguerlo dallo zio Ubertino [...] dopo il C. si rese responsabile di un grave episodio di violenza. Il 17 giugno 1325 uccise, per motivi di rivalità amorosa, veneto quell'equilibrio che le era garanzia di sicurezza, non aveva più interesse, nonostante i patti, a proseguire la ...
Leggi Tutto
PICCOLOMINI, Alfonso
Irene Fosi
PICCOLOMINI (Piccolomini Todeschini), Alfonso. – Figlio primogenito di Giacomo, del ramo Piccolomini Todeschini, e di Isabella Orsini di Niccolò, conte di Pitigliano, [...] per le offese recategli dal pontefice e ne giustificavano la violenza. Tuttavia, attorno al conflitto fra il papa e Fino ad allora erano state forti le pressioni spagnole perché egli non finisse nelle mani del granduca di Toscana, ma, con l’elezione ...
Leggi Tutto
L'AURORA, Enrico Michele
Lauro Rossi
La sua biografia è lacunosa e per molti versi oscura fino alla metà del 1796; le notizie, dovute quasi solo al L. stesso, non sono sempre convincenti ed è arduo [...] probabile origine massonica, evidenziava lo stato di sopraffazione e violenza in cui, per secoli, erano stati costretti a vivere stato allontanato. L'istanza, come ampiamente prevedibile, non fu accolta.
Non si hanno più notizie del L. fino al ...
Leggi Tutto
LONGO, Luigi
Giuseppe Sircana
Nacque a Fubine Monferrato, presso Alessandria, il 15 marzo 1900 da Giuseppe e da Lucia Gotta, in una famiglia di viticoltori che la crisi agricola e l'aumento dei prezzi [...] Piemonte squadre armate di difesa contro la dilagante violenza fascista. Curatore sulle pagine dell'Ordine nuovo era ormai in Italia e sollecitò il L. a trasferirsi a Roma non appena la capitale fosse stata liberata. Ancora una volta il L. rifiutò ...
Leggi Tutto
CASALOLDO, Alberto di
Giancarlo Andenna
Uomo politico bresciano, nacque probabilmente intorno al 1170 da una famiglia di conti rurali, i comites di Casaloldo, delle cui vicende anteriori al sec. XII [...] estera bresciana a cercare di modificare con la violenza l'instabile equilibrio delle forze interne.
Bandito ., Narisio di Montichiari e Iacopo di Pontecarale, che però, non riuscendo a padroneggiare la nuova situazione, dopo alcuni mesi preferirono ...
Leggi Tutto
BAGLIONI, Guido
Roberto Abbondanza
Figlio di Malatesta e di Giacoma, sorella di Braccio Fortebracci, fu a fianco del fratello maggiore Braccio (II) nella graduale conquista dell'egemonia in Perugia. [...] ovviare al sempre più grave stato di disordine e di violenza che travagliava la vita perugina, anche per limitare l'ingerenza 5 marzo successivo che li dichiarò ribelli nel caso in cui non avessero rispettato il confino. Fu questo il risultato di un ...
Leggi Tutto
violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...