GONZALES, Enrico
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano, il 10 marzo 1882, da Eugenio e da Caterina Rava in una famiglia benestante. Laureato in giurisprudenza all'Università di Pavia, nel 1906 s'iscrisse [...] della campagna elettorale era stato nuovamente bersaglio della violenza fascista: il 27 gennaio, a Genova, mentre direzione generale di Pubblica Sicurezza secondo i quali il G. "non dava luogo a rilievi con i suoi atteggiamenti politici".
Dopo la ...
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FERRARIS, Ercole
Giuseppe Sircana
Nacque a Valenza Po (prov. di Alessandria), il 15 ag. 1875 da Gerardo e da Emilia Cavallaro (o Cavallero). Le condizioni della famiglia - si trattava di contadini molto [...] dell'organizzazione sindacale tradizionale: "La stragrande maggioranza degli operai non vive la vita dell'organizzazione. Si paga la lega quasi quando il fascismo rivolse contro di loro la sua violenza. Il F. divenne allora uno dei bersagli ...
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BENEDETTA di Massa
Francesco Artizzu
Nata intorno al 1194 da Guglielmo, marchese di Massa e giudice cagliaritano, e da Adelasia, figlia del marchese Moroello Malaspina, in quanto primogenita successe [...] Sede (ibid., p. 191). B. prometteva inoltre di non contrarre nuovi matrimoni senza licenza e beneplacito del pontefice.
Cronologia…, p. 39). Ma le discordie interne e le violenze perpetrate dalla fazione pisana furono tanto gravi che il pontefice, ...
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DORIA, Luciano
Giovanni Nuti
Nacque a Genova nella prima metà del secolo XIV.I secondo alcuni genealogisti da Ugolino.
Scarse sono le notizie su di lui. Eglì dovette avere alle sue dipendenze una piccola [...] la leggenda doriana. Di lui nelle cronache genovesi (non contemporanee, però, agli avvenimenti) si mettono in luce e Vittore Pisani nella difesa della città, attaccata con violenza. Per alleggerire la pressione, Pietro assalì il monastero di ...
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FABRETTI, Giuseppe
Guido Fagioli Vercellone
Nacque da povera famiglia a Casalina, frazione di Deruta (Perugia), l'11 marzo 1787, figlio di Angelo e di Scolastica Campi.
La data di nascita, finora dedotta [...] e fu profondamente impressionato dall'ingiustizia di quella violenza.
Il periodo napoleonico lo trascorse a Deruta caso il F., anche se privo di una vera formazione culturale, non era sprovveduto né privo di letture: nelle sue note si trova spesso ...
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GIOVANNI Diacono
Luigi Andrea Berto
Veneziano, si ritiene sia autore di una cronaca anonima, considerata il più antico prodotto della storiografia veneziana, la cui composizione si fa risalire ai primi [...] dal doge Pietro Candiano a causa dei suoi metodi di governo. Non a caso nella cronaca si attribuisce a questa ragione il motivo modo egli rivela non solo la sua sensibilità di uomo di Chiesa che non riesce a narrare la violenza in modo distaccato, ...
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DOCIBILE
Ulrich Schwarz
È ricordato per la prima volta nell'867 nella datazione di un documento gaetano con la qualifica di prefecturius, cioè di signore della città. Nulla si sa delle sue origini famigliari [...] o nell'867, si sia impadronito del potere con la violenza, come si presume abbia fatto nello stesso periodo anche il D. a cambiare atteggiamento e a combattere contro i Saraceni, ma non a lungo. Ben presto concluse la pace con loro e li insediò ...
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FOLCHI, Alberto Enrico
Giuseppe Sircana
Nacque a Roma il 17 giugno 1897, da Pio e da Emma Alibrandi Cruciani, in una famiglia di antiche origini nobiliari (tra gli antenati sono da annoverare l'architetto [...] sul giornale della Confederazione la nuova ondata di violenza fascista. Egli vedeva nel fascismo l'"ala marciante imprenditore e l'industria pubblica potessero svolgere un ruolo decisivo non solo nello sviluppo economico, ma anche sul piano politico ...
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India. Revisionismo storico e fondamentalismo religioso
Mario Prayer
L’emergere di una storiografia revisionista in India rappresenta un fenomeno che, travalicando i confini della riflessione scientifica [...] . In realtà, il metodo e gli esiti di questa operazione non hanno in alcun modo convinto gli addetti ai lavori: l’attribuzione creare un’atmosfera di intolleranza, e a volte di aperta violenza, nei confronti di studiosi, artisti, registi e scrittori ...
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DELLA TORRE, Lodovico
Flavia De Vitt
Figlio di Raimondo e di Anfonisia di Villalta, appartenente all'aristocrazia friulana, nacque in Friuli fra il penultimo e l'ultimo decennio del XIII secolo.
Il [...] patriarcato per organizzarvi la resistenza delle Comunità. Tornato poi anche il presule, questi non riconobbe i patti di pace in quanto gli erano stati estorti con la violenza: per lo stesso motivo - nel 1363 essi furono annullati da Carlo IV, che ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...