MANFREDI, Francesco (Astorgio IV)
Isabella Lazzarini
Figlio naturale di Galeotto, signore di Faenza, nacque probabilmente intorno ai primi anni Settanta del Quattrocento. Era infatti il maggiore dei [...] di Tivoli, a Venezia per protestare contro la violenza fatta a una città della Chiesa. La posizione del papa secondo fonti veneziane era in realtà più equivoca: Sanuto scrive che il papa "di Faenza disse non vol bastardi la domini, ma che [Venezia] l ...
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ACETO CATTANI, Giovanni
Francesco Brancato
Nacque a Nicosia nel 1778 da antica e nobile famiglia. Deputato al parlamento del 1812 nel braccio demaniale, quale giurato di Santa Lucia, seguendo il Balsamo [...] e demagogia, se ne facevano banditori in Sicilia (cfr. La Cronica di Sicilia del 7 o 14 ott. 1813). Con non minore violenza l'A. attaccò i conservatori, fino a suscitare forte risentimento in alcuni membri del parlamento e, in modo particolare, in G ...
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CAMPERIO, Filippo
Alberto Postigliola
Nacque a Lodi il 28 settembre del 1810 da ricca famiglia borghese originaria del Canton Ticino. Il padre Carlo esercitava la professione di avvocato; la famiglia [...] l'influenza delle idee di Pellegrino Rossi, del quale fu non solo allievo, ma seguace ed amico. A questo periodo risale merito della questione, egli usò in questa occasione di una violenza e veemenza oratoria di cui ci resta una vivace descrizione da ...
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FRANCHI, Giorgio
Angela Asor Rosa
Nacque a Berceto, nell'Appennino Parmense, nei primi anni del sec. XVI, giacché nel 1530 lo vediamo ottenere il beneficio di S. Rocco "positi in Burgo Campi extra moenia [...] Pier Luigi Farnese a duca di Parma e Piacenza (agosto 1545). Tale nomina innestò una spirale di violenza. Pier Luigi infatti, non solo si trovò a fronteggiare l'ostilità palese dei feudatari locali, esacerbati dai suoi provvedimenti volti a limitarne ...
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ENZOLA, Tommaso da
Giancarlo Andenna
Apparteneva a una nobile famiglia parmense, ma ad un ramo diverso da quello che risiedeva nel palazzo degli Adam presso il battistero della cattedrale e di cui facevano [...] loro case, le saccheggiò e le bruciò. Di fronte alla violenza contro la loro famiglia e preoccupati dal fatto che i e giurò fedeltà a re Roberto d'Angiò.
Dopo tale data non si hanno ulteriori notizie dell'Enzola.
Fonti e Bibl.: Guilielmi Venturae ...
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PAOLO AFIARTA
Claudio Azzara
– Cubicularius del palazzo pontificio del Laterano, compare nella testimonianza delle fonti in occasione delle convulse lotte intestine che lacerarono l’aristocrazia romana [...] mani dei Longobardi. Un messo romano, il sacellarius Gregorio, diretto a Pavia, transitando per Ravenna ammonì Leone affinché non commettesse violenza alcuna contro Paolo Afiarta, che lo stesso Gregorio, a quel punto, avrebbe dovuto condurre con sé a ...
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CALCAGNINI, Teofilo
Werther Angelini
Figlio di Tommaso, nacque a Ferrara, in data che non conosciamo, data che si deve collocare comunque nella prima metà del secolo XVI.
Uomo d'azione, il C. dedicò [...] alleanza tra le potenze della penisola contro l'Impero.
In Francia però non c'era molto da fare per il C. e per uomini dai Farnese. Forse furono conseguenza di questa sua attività le minacce di violenza e di morte di cui il C. scriveva a Ercole II d ...
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conquistadores
Silvia Moretti
Gli Europei colonizzano le Americhe
All'inizio del Cinquecento soldati e avventurieri spagnoli e portoghesi partirono alla conquista delle Americhe, il nuovo continente [...] di quattro secoli si calcola che furono circa 10÷15 milioni gli Africani deportati con la violenza in America.
I microbi furono le armi più potenti?
Nelle Americhe non esistevano i cavalli, i buoi, le pecore, i maiali e tanti altri animali domestici ...
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FOSCARINI, Alvise
Renata Targhetta
Ultimo dei tre figli maschi di Giovanni Battista di Giacomo, poi procuratore, e di Elena Da Mula di Andrea, nacque a Venezia il 4 sett. 1600. Il ramo della famiglia, [...] .
Sia dalla relazione sia dai dispacci inviati al Consiglio dei dieci emerge che la violenza costituiva il principale flagello in un contesto sociale che non aveva ancora rimarginato i guasti della peste di un quindicennio avanti e che vedeva eccessi ...
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FOSCARINI, Alvise
Renata Targhetta
Nacque a Venezia il 12 ag. 1652 da Giovanni Battista del procuratore Alvise, appartenente al ricco e prestigioso ramo ai Carmini, e da Chiara Soranzo di Andrea. Poiché [...] tanto a lungo da premorirgli di appena tre anni, e fu assiduo non solo nel collegio, ma pure nel Consiglio dei dieci. Pertanto, snervata e guasta all'interno dal serpeggiare di una violenza endemica, di cui quasi sempre erano protagonisti gli strati ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...