LOLLINI, Vittorio
Daniele D'Alterio
Nato a Modena il 5 febbr. 1860 da Sigismondo e da Matilde Salice, trascorse i suoi primi anni di vita a Finale Emilia, dove il padre lavorava come cancelliere della [...] al fianco di G.E. Modigliani.
L'attività del L. non si esplicò solamente a livello congressuale. Oltre che come parlamentare del PSI del proprio collegio, toccò sempre questioni scottanti: la violenza delle forze dell'ordine durante gli scioperi, gli ...
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CEVA GRIMALDI, Bartolomeo, duca di Telese
Carla Russo
Nacque ad Aversa nel 1670 da Giovanni Antonio e Fortunata Dentice, di nobile famiglia napoletana ascritta al "seggio" di Nido. In gioventù coltivò [...] nobili, anch'egli si distinse allora per episodi di arroganza e di violenza, tra i quali è rimasta famosa la lite con Pompeo D'Anna, principe di Chiusano, che fu contemporaneo del C., non sembra che questi fosse uomo dotato di alte qualità morali ...
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BORGIA, Angela
Roberto Zapperi
Nacque in data imprecisata negli ultimi decenni del sec. XV da Jofré Lanzol de Romani e da Juana de Moncada. Il padre, figlio di un Lanzol e di Juana Borja, sorella del [...] tutta la lievità di un amabile gioco di società rovinò però improvvisamente in una squallida vicenda romanzesca, se non proprio nella truce violenza di uno dei fattacci più ignobili della storia di casa d'Este.
Nel dicembre del 1505 la B. partorì ...
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BUSENELLO, Pietro
Gino Benzoni
Nacque da Alessandro e Maria Arrigoni nel 1650. Il 21 ag. 1665 il padre chiedeva al Consiglio dei dieci di accoglierlo nella cancelleria ducale; il 27 agosto i Dieci accoglievano [...] controversie tra gli abitanti di Pumenengo, sudditi spagnoli, e quelli di Rudiano, sudditi veneti, alimentate da non infrequenti episodi di violenza. Purtroppo, osserva il B., "le ragioni incontrastabili della città di Brescia sopra ambedue le rive ...
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fondamentalismo
s. m. – Corrente teologica nata all’interno del protestantesimo agli inizi del Novecento; la nozione di f. è utilizzata per classificare tutti quei movimenti che, sorti in altri contesti [...] i regimi al potere cresce, si rafforza nella coscienza di chi si sente represso e non ascoltato la convinzione che il ricorso alla violenza estrema sia un dovere sacro. Il passaggio, allora, dalla guerriglia all’azione terroristica, motivata anche ...
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pace
Luigi Bonanate
Assenza di conflitti armati
La pace può riguardare i rapporti reciproci tra gli Stati, ed è una condizione che si determina quando ciascuno di essi si ritiene soddisfatto della propria [...] (internazionale o interno), caratterizzato dall’uso della violenza fisica.
Dal primo punto di vista, la pace fine di un conflitto) e la terza una pace imposta (a chi non può più sfidare l’avversario più potente).
Sviluppi della pace
Ogni guerra ...
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BIRAGO di Vische, Carlo Emanuele
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 16 ag. 1797, terzogenito del marchese Enrico, investito nel gennaio 1791 del feudo di Vische, e di Luigia figlia del conte Francesco [...] , anche quando in occasione delle animose discussioni sulle leggi Siccardi, il Margotti, piuttosto che temperare la violenza dei suoi attacchi, non esitò per un certo tempo a proseguire contemporaneamente e sotto uno pseudonimo, dalle colonne di un ...
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FRANCESCHI, Giovan Francesco de
Aurelio Cevolotto
Figlio di Giovan Pietro e Catetta (o Caterinetta) Sauli, appartenente a una famiglia della nobiltà "nuova" genovese ascritta all'"albergo" De Franchi, [...] assassinio del nobile genovese Ansaldo De Mari) ed episodi di violenza paesana che (come per i "rumori" di Ortonovo honorum con la nomina a governatore di Savona per l'anno 1612-13. Non è nota la data della sua morte
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato ...
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vassallaggio
Nel mondo feudale, mutuo rapporto di fedeltà e protezione che si istituiva tra due persone, entrambe libere, l’una delle quali, il vassallo appunto, si sottometteva all’autorità di un’altra, [...] dalle fonti solo in senso negativo (non si doveva fare violenza al vassallo; questi non doveva abbandonare il suo signore; ecc.) del re (o imperatore), ebbero funzioni politiche; ma il v. non fu mai, in sé, una carica politica, né va in alcun ...
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CARAFA, Luigi
Francesco Barbagallo
Nacque a Napoli il 17 maggio del 1797 da Francesco duca di Traetto e da Paola Orsini, che era figlia di Filippo principe di Solofra. Nel 1826 iniziava la carriera [...] una fazione", il risultato in definitiva di "una politica di violenza e di audacia che calpesta i più sani diritti della è stato eroicamente servito dai soldati, anzi dai Corpi, ma non così dai generali che ne han sacrificato la causa e forse ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...