BEOLCHI, Carlo
Arianna Scolari Sellerio
Nato ad Arona (Novara) nel 1796, studiò dapprima a Milano, poi nel collegio Borromeo di Pavia, dove conseguì la laurea in giurisprudenza nel 1817. Iscritto alla [...] quelli inglesi presso cui il B. aveva insegnato, ma poi la cosa non ebbe seguito. Dal 1857 al 1860 (VI e VII legislatura) il di libertà interna: la sua opposizione, tuttavia, non giungeva alla violenza del Brofferio, che si sforzava di imporre al ...
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GUIDI, Guido
Mario Marrocchi
Quarto di questo nome, figlio del conte Guido (III) e di Adelaita di Ildebrando, è attestato per la prima volta nel 1056.
Il padre del G. insieme con il fratello Tegrimo [...] una certa inclinazione all'uso della forza e della violenza, riecheggiando in qualche misura quello di "Bevisangue" alla famiglia degli Alberti con i quali, in effetti, non mancarono anche nei decenni successivi rapporti e vincoli.
La comunanza ...
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BELFORTI, Paolo, detto Bocchino
Ottavio Banti
Primogenito di Ottaviano, assieme al fratello Roberto (o Uberto), successe al padre nella signoria di Volterra dopo la sua morte avvenuta nel 1348 o all'inizio [...] più riprese i suoi avversari, fidando negli aiuti esterni, non mancarono di. organizzare sommosse e congiure per rovesciarlo. Naturalmente il B. reagì con sempre maggior violenza nei confronti dei cittadini; infine, per garantire meglio la sicurezza ...
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Vittorio Emanuele Parsi
La rivoluzione siriana scuote il Medio Oriente
Soprattutto dopo l’invasione dell’Iraq di Saddam Hussein, la Siria ha accentuato il suo ruolo di paese perno del Levante: il più [...] di prevenire o stroncare sul nascere qualunque forma di dissenso. Non a caso anche nell’edizione 2010 del suo rapporto, Freedom , centinaia di migliaia di siriani hanno sfidato la violenza più efferata delle forze di sicurezza fin nella stessa ...
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CESARINI, Livia
Luisa Bertoni
Figlia primogenita di Giuliano, gonfaloniere di Roma per diritto ereditario della sua famiglia, e di Margherita Savelli, nacque a Roma nel 1650 circa. Intorno alla sua [...] il monastero di S. Anna per cercare di convincere la figlia a non maritarsi. Essa era decisa, tant'è che i parenti, primo fra il 27 febbr. 1673.
A questo punto si scatenò la violenza del Colonna: lo Sforza dovette asserragliarsi in casa per timore ...
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Panama
Panamá
Stato dell’America Centrale il cui territorio comprende la sezione più meridionale e più stretta della regione degli istmi, fra l’Oceano Atlantico a N e l’Oceano Pacifico a S. Confina [...] paramilitari di destra, responsabili di gravi episodi di violenza. I rapporti con gli USA rimasero comunque prioritari Paese venne tolto dalla lista dei paradisi fiscali che non collaboravano con la comunità internazionale per contrastare i traffici ...
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CASTAGNO, Luigi (Gino)
Francesco M. Biscione
Nacque a Torino l'11 luglio 1893 da Domenico e Antonietta Olearo, da famiglia operaia e socialista (il padre, tipografo, era un militante sindacale). Frequentò [...] 'aprile diresse lo sciopero dei capitecnici di Torino. Non fu comunque tra i sostenitori delle tesi rivoluzionarie rispetto in Italia in una situazione segnata ormai dalla violenza squadristica. Impiegato come vicecapodivisione nelle Ferrovie di Novi ...
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FUCILLO
Dario Busolini
Nacque a Sorrento sul finire del secolo XV, figlio di un tal Domenico, che gli lasciò l'appellativo "di Micone", usato da lui come cognome. Di umili origini, ma non povero, F. [...] le risorse destinate ai lavori pubblici, già impegnate, non sarebbero state sufficienti, il viceré propose una tassa intento di mettersi a capo di un tumulto, obbligando con la violenza il Bazio a recarsi dal viceré per chiedere l'abrogazione dell ...
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CAETANI, Antonio
Marina Raffaeli Cammarota
Nato intorno al 1526 da Francesco, del ramo di Maenza, fu impegnato per lunghi anni nella prosecuzione dei lavori di ricostruzione e di ripopolamento della [...] , che i soldati si abbandonassero al saccheggio e alla violenza personale.Intanto il C. si manteneva in contatto con gli suo aiuto. Egli ebbe così il perdono e le sue terre. Non ebbero però risposta positiva, com'è naturale, le proposte che il ...
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FAVELLA, Giovan Geronimo
Franco Pignatti
Nacque a Napoli verso il 1580 da Nicola e Anna Vagliese.
Nel 1606 era padrone di una galera, ma non dovette avere fortuna perché due anni dopo la Regia Camera [...] (Fuidoro, p. 136), recitava la parte dell'innamorato sfortunato, non ebbe molto successo e subì la concorrenza di altre compagnie. Entrato del fenomeno: la voracità della lava, la tremenda violenza del terremoto, le rovine provocate nel contado, il ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...