PADULA, Vincenzo
Carmine Pinto
PADULA, Vincenzo. – Nacque ad Acri, in provincia di Cosenza, il 25 marzo 1819, da Carlo Maria e da Mariangela Caterino.
Apparteneva alla piccola borghesia della provincia [...] al liceo Vittorio Emanuele II di Napoli (1866-78), ma non l’agognata parrocchia, ancora una volta negatagli per le critiche alla politiche locali, sul brigantaggio, sulla povertà, sulla violenza e sull’emarginazione delle donne.
L’attività politico ...
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CAGNA, Achille Giovanni
Alessandra Briganti
Nacque a Vercelli l'8 sett. 1847 da Francesco, di modeste condizioni, eda Giuseppina Musissano. Cominciò a frequentare la scuola tecnica, ma, espulso come [...] , appare il più rappresentativo dei libri del C., anche se non è esente da qualche sfocatura sentimentale, come nel caso dei racconti scatenarsi senza limiti. Ma lo squilibrio tra la violenza espressiva e le esteriori trovate farsesche e l'incapacità ...
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CANTARELLA, Raffaele
Piero Treves
Nato a Mistretta (Messina) il 25 apr. 1898 da Francesco e da Eva Rebeck, trascorse la giovinezza a Salerno, ove il padre fu a lungo insegnante di lettere classiche [...] , il dovere della giustizia, il dovere dei lavoro, la condanna della violenza oppressiva, la rivendicazione dei piccolo e del povero contro i grandi e il grande; onde non si peritava di asserire, in antitesi al clima bellico allora imperante: "Se ...
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Dostoevskij, Fëdor Michajlovič
Guido Carpi
Lo scrittore che voleva risolvere l'enigma uomo
Sin dall'adolescenza Fëdor Michajlovič Dostoevskij si scontra con la realtà opprimente e brutale della Russia [...] risolto, e chi va alla ricerca della soluzione per tutta la vita non può dire di aver sprecato il proprio tempo; io mi dedico a questo e individualista per poter fare a meno della violenza e dello sfruttamento; non così il popolo russo, che sotto la ...
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L’ipallage (gr. hypallagē´ «scambio, commutazione»), o enallage (vedi più avanti) dell’aggettivo, nella retorica classica è una figura che consiste nella diversione dell’orientamento sintattico dell’aggettivo, [...] ’eran con lui (Purg. II, 115-116)
(24) de’ quali non gli orrevoli e cari cittadini ma una maniera di beccamorti sopravenuti di minuta gente , neologismi di costrutto), a creare effetti di ‘violenza’ e di tensione linguistica tipici di quella corrente ...
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Goethe, Johann Wolfgang von
Antonella Gargano
Lo scrittore che si definì un "beniamino degli dei"
Vissuto tra la seconda metà del Settecento e la prima dell'Ottocento, Johann Wolfgang von Goethe è considerato [...] dei che richiedono sacrifici cruenti, risulta vincitrice sulla violenza; mentre nel Tasso, dramma dedicato al poeta Faust ripercorre il dramma della conoscenza dell'uomo che, non appagato dallo studio delle scienze umane, aspira all'esperienza ...
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Mauro Novelli
Franzen e i romanzi della natura violata
Sempre più spesso lettori, giornalisti e critici fanno ricorso al termine anglosassone ecofiction, un ombrello sotto il quale trovano riparo opere [...] sociale che l’ha ricondotta a un universo dominato dalla violenza e dalla crudeltà. Ma anche in due libri d’esordio della mia gente (Bompiani) di Edoardo Nesi, cui è toccato, non si sa se per fortuna o per sfortuna, di vincere lo screditatissimo ...
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Esopo
Gianfranco Mosconi
Esopo è una figura immersa nella leggenda: si ignorano le vicende della sua vita, non si sa con esattezza quando sia vissuto (nel 7°-6° secolo a.C.), non si conosce alcun testo [...] da un chiodo, gli diceva: "Perché mi trafiggi, io che non ti ho fatto nessun torto?". Rispose il chiodo: "Non sono io il colpevole di ciò, ma quello che da dietro mi spinge con violenza"". Manca la massima, ma il senso è chiaro: spesso al mondo ...
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La figura etimologica è una figura retorica grammaticale e insieme semantica che consiste nell’accostamento di due parole aventi la stessa radice (da cui il lat. figūra etymologĭca per indicare una medesima [...] l’assimilazione delle lettere («Correre al corrente vietò la violenza del vento») colloca l’assimilazione delle sillabe («forme belli occhi strani della bellezza ancora
d’un fiore che disfiora e non avrà domani
(“Le due strade”, in I colloqui, II, vv. ...
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Nacque a Chiavenna (Sondrio) il 9 febbr. 1869, da Giuseppe e da Teresa Morelli, ambedue di famiglia artigiana, e qui trascorse l'intera giovinezza. A Chiavenna nel 1888 pubblicò con lo pseudonimo di Ovidius [...] crepuscolari ed umanitari, l'esaltazione della pietà contro la violenza, e da cui traspare un senso di rispetto per quelli meno abbandonati e più complessi.
L'avvento del fascismo non faceva che accentuare il progressivo isolarsi umano e culturale ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...