Strategici, studi
Carlo Jean
Definizione, contenuto e finalità
Gli 'studi strategici' hanno per oggetto il pensiero strategico in senso lato, relativo alla minaccia, all'uso e al controllo della forza [...] sola misura indispensabile al raggiungimento degli obiettivi che si propone (v. Aron, 1969). Un uso eccessivo della violenzanon è solo antieconomico, ma anche controproducente. Induce infatti l'avversario ad irrigidire la sua resistenza e suscita ...
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Il complesso delle forze armate di uno Stato. In senso più ristretto, le forze militari terrestri, distinte da quelle che operano sul mare (Marina) e nell’aria (Aeronautica).
Scienze militari
Antico Oriente
Gli [...] che fu un ottimo strumento di guerra, per la rapidità e violenza degli attacchi e per la progredita tecnica dei servizi logistici, d’ logoramento. I grandi e. in campo dovettero essere strutturati non solo in divisioni e corpi d’armata, ma in unità ...
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Strategia
Luigi Bonanate
Carlo Jean
(XXXII, p. 823; App. II, ii, p. 916; III, ii, p. 854; V, v, p. 303)
Parte introduttiva
di Luigi Bonanate
Plurisemanticità del termine
Se in una qualsiasi relazione [...] tra quella s. che comprende il ricorso alla coercizione e una s. non coercitiva. Ciò consentirà di distinguere ulteriormente s. che contemplano il ricorso alla violenza, sia legittima sia illegale (per es. la guerra ritualmente dichiarata o il ...
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Militarismo
GGolo Mann
di Golo Mann
Militarismo
sommario: 1. Definizione. 2. Origini storiche. 3. Militaristi e civili. 4. Filosofia. 5. Origini psicologiche e sociali. 6. Militarismo e politica. 7. [...] risalente al XVII secolo, i cittadini del Nordamerica erano originariamente antimilitaristi, anche se non ostili alla violenza, e tali rimasero a lungo. Nel proprio continente non avevano nemici in grado di tener loro fronte, dal che Hegel, filosofo ...
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Le forze armate
Fortunato Minniti
Le forze armate italiane nascono dal processo di accorpamento delle risorse militari degli Stati preunitari con quelle del Regno di Sardegna. Vi contribuiscono, fra [...] alla fine delle operazioni di guerra al Nord e caratterizzata da un alto tasso di violenza. Ma soprattutto in ragione della non chiara lettura delle sue cause, insieme antistatali, localistiche, rivoluzionarie e sociali.
Incaricato della missione di ...
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Organizzazione militare
Giovanni Amatuccio
Nel Regno di Sicilia Federico II ereditò in parte l'organizzazione militare già delineata dai re normanni, apportandovi cambiamenti e modifiche relativi soprattutto [...] e ideologici (contro i ribelli, contro gli eretici e gli infedeli), non permettendo quindi che i singoli sudditi, fossero essi anche nobili e potenti, usassero la violenza armata in conflitti interni. In questo periodo, la prima metà del XIII ...
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Militari
Gianfranco Pasquino
Premessa: la sfera militare e la modernizzazione
Guerre, soldati, comandanti militari sono sempre esistiti. I soldati, sebbene riluttanti, spesso sono stati costretti a [...] rischi. I loro interventi sono effettivamente frequenti e, incontrando scarsa resistenza da parte dei civili, non richiedono grande ricorso alla violenza. Per lo più, gli ufficiali interventisti si limitano a trasferire il potere dai civili sgraditi ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...