GIOVANNI MARIA Visconti, duca di Milano
Andrea Gamberini
Figlio di Gian Galeazzo, conte di Virtù e dal 1395 duca di Milano, e di Caterina di Bernabò Visconti, nacque ad Abbiategrasso, presso Milano, [...] fine del 1402 gli echi di una recrudescenza della violenza, degli scontri fra famiglie e fra fazioni giungevano ritenne opportuno richiamare un uomo di provata lealtà, per di più non inviso ai ceti milanesi. L'iniziativa del Malatesta si articolò su ...
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CAFIERO, Carlo
Pier Carlo Masini
Nacque a Barletta da Ferdinando e da Luigia Azzariti il 1º sett. 1846. La famiglia, assai facoltosa, possedeva terre e traeva redditi dal commercio dei grani. Un fratello [...] . Ma c'è nel C. un netto segno di originalità quando egli elabora una dottrina della "rivoluzione per la rivoluzione" non nel senso di una violenza gratuita e fine a se stessa, ma nel senso che la rivoluzione guadagna un risultato e un premio per il ...
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CONCINI, Concino
William Monter
Figlio di Giovan Battista, uditore e primo segretario del granduca di Toscana, e di Camilla Miniati, nacque a Firenze dopo il 1570. Già suo nonno Bartolomeo era stato [...] mezza verità: il C. era avido di ricchezza quanto il Lerma, ma non aveva come lui un visibile desiderio di controllo politico). Il 7 sett. quali furono tradotti in altre lingue; la loro violenza xenofoba ricorda le Mazarinade di una generazione dopo, ...
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AMALASUNTA
Paolo Lamma
Figlia di Teodorico e di Audefleda, sposò nel 515 Eutarico, da cui ebbe un figlio, Atalarico, e una figlia, Matasunta. Dal 526,dopo la morte di Teodorico, resse il regno ostrogoto [...] Tuscia e contro di lui già Teodorico aveva potuto prendere provvedimenti per impedirgli un'attività che non doveva avere solo un significato di violenza privata, ma poteva costituire una forma di opposizione politica. Anche A. si era resa conto della ...
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BROFFERIO, Angelo (Michelangelo)
Enzo Bottasso
Nacque il 6 dic. 1802 a Castelnuovo Calcea (Asti). Il padre, Giuseppe, proveniva come la madre, Margherita Pavia, da una famiglia di medici e ricoprì a [...] ridotti in effetti a due e trascorsi presso ospitali amici), il che non gli impedì di superare nel giugno 1822 l'esame di licenza, . Nel 1835 ritornò al teatro col Matrimonio per violenza, rappresentato con scarsa fortuna nel novembre e pubblicato, ...
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Giustizia
MMario Caravale
"Principes gentium sunt creati, per quos posset licentia scelerum coherceri". Con queste parole Federico II nel Proemio del Liber Constitutionum Regni Siciliae indicava la [...] la detenzione e il porto d'armi da parte di quanti non appartenessero al ceto militare (I, 10; I, 11; I (I, 13; I, 14), di ratto di vergini e vedove (I, 22.1), di violenza alle donne (I, 22.2; I, 44), alle meretrici (I, 21), di turbamento della pace ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pandolfo Collenuccio
Aurelio Musi
Poeta e prosatore di notevole valore, Pandolfo Collenuccio fu un umanista fermamente convinto del valore della cultura nuova. La sua biografia può essere definita integralmente [...] collenucciano, accusava di tirannia i sovrani di Napoli, perché avevano conquistato il Regno non con il consenso dei sudditi, ma con la forza e la violenza delle armi.
Insomma le argomentazioni principali dell’Historia di Di Costanzo erano riprese e ...
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CARAFA, Tiberio
Carla Russo
Nacque a Chiusano il 27 genn. 1669 da Fabrizio principe di Chiusano e da Beatrice della Leonessa dei duchi di Ceppaloni. Dopo aver ricevuto una prima educazione da maestri [...] il popolo che si era abbandonato ad atti di violenza. La decisione dei deputati del Buon Governo, che tennero il C. si proponeva di fare opera di "edificazione e di profitto" non solo per gli altri ma anche per se stesso, dal momento che, malgrado ...
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JACINI, Stefano
Giuseppe Ignesti
Nacque a Milano, il 3 nov. 1886, da Giovanni Battista e da Carolina Cavi, primo di sei figli, in una famiglia della più cospicua nobiltà (dal 1880) agraria lombarda, [...] gli altri deputati popolari presenti in Parlamento, fu fatto segno ad atti di violenza da parte dei colleghi fascisti riportando una ferita al naso.
Lo J. non cessò, comunque, di partecipare alla lotta politica, sia pure nelle forme permesse dalle ...
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FEDERICO d'Antiochia
Ernst Voltmer
Era figlio naturale dell'imperatore Federico II e di Maria (Matilde) d'Antiochia, appartenente a una nobile famiglia del Regno di Sicilia e figlia, forse, di Roberto [...] con quella mescolanza di efficienza e di violenza che sembra fosse una sua caratteristica. Riorganizzò Significativi sono i nomi e i matrimoni dei figli di Corrado: Federico, nato non prima del 1259 e morto il 22 luglio 1305, ebbe un figlio di nome ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...