Cesaropapismo
Gilbert Dagron
Il termine caesaro-papia comparve per la prima volta nel manuale di teologia protestante di Justus Henning Böhmer (1674-1749), per caratterizzare l'atteggiamento di un sovrano [...] scomunica associata alla deposizione confermata da un concilio nel giugno 1245.
Queste ambizioni territoriali e queste violenzenon rientrano in senso stretto nella definizione di cesaropapismo, concetto che, è opportuno ricordarlo, va valutato in ...
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DAVILA, Enrico Caterino
Gino Benzoni
Ultimogenito d'Antonio di Francesco e di Fiorenza di Giacomo Sinclitico, nacque a Piove di Sacco (prov. di Padova) il 30 ott. 1576.
Di ricca e influente nobiltà [...] infallibile tramontana" cui aggrapparsi come ancora di salvataggio nello smarrimento provocato dallo spettacolo di violenza e sopraffazione, d'inganno e raggiro che per poco non l'ha travolto. Ci si salva dall'orrore se determinati alla vita virtuosa ...
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FRANCESCO MARIA I Della Rovere, duca di Urbino
Gino Benzoni
Figlio del prefetto di Roma Giovanni, duca di Sora e di Giovanna, figlia di Federico da Montefeltro duca di Urbino, nasce a Senigallia - di [...] dopo la disfatta veneziana d'Agnadello, del 14 maggio. Ma - ora che non c'è più da combattere, ora che c'è il recupero delle terre si stava addensando sul suo capo. Esplosione di inaudita violenza il sacco - vissuto come trauma lacerante, come fine ...
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CASTELLI, REGNO D'ITALIA, SISTEMA DEI
TTiziana Lazzari
"In qualibet civitate, in qua dominium habuit, voluit habere imperator palatium aut castrum": Salimbene de Adam (Cronica, a cura di G. Scalia, [...] del favore imperiale alle forze già schierate da quella parte non cela la volontà specifica dello Svevo di pervenire a un diretto questa volta i bolognesi agirono con determinata violenza nello smantellamento dell'impianto fortificatorio della città ...
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GIACOBINISMO
Mona Ozouf e Massimo L. Salvadori
Giacobinismo
di Mona Ozouf
Introduzione
Il termine 'giacobino' è stato coniato nel corso della Rivoluzione francese, insieme a una gran quantità di vocaboli [...] in frantumi anche il club dei giacobini. Durante la crisi i giacobini non sono giunti né a rinnegare i cordiglieri - i quali, nel momento 'astrattismo roussoiano e quindi artefice di una violenza che parte dalla presunzione dell'ideologia e perviene ...
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Costantino nella storiografia cattolica tedesca
Claus Arnold
Nel cattolicesimo di lingua tedesca del tardo Settecento e dell’Ottocento1 l’immagine di Costantino e lo studio della cosiddetta ‘svolta [...] per molti aspetti fu lodevole, ebbe nondimeno vizi gravi e da non tacersi. E primo fu che Costantino restò sino alla fine della controllo statale sulla Chiesa ma soprattutto nell’uso della violenza nelle questioni di fede:
Meno i bizantini erano in ...
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SPOLETO, DUCATO DI
HHannelore Zug Tucci
Il ducato di Spoleto dell'epoca degli Hohenstaufen, sorto in misura ridotta su quello longobardo che "a fonte Tiberis usque ad laevam Anienis ripam extendebatur", [...] privilegi imperiali e papali o anche con la violenza. Nel periodo convulso contraddistinto da situazioni politiche nr. 77, p. 209, del 1201) le terre fino ad allora non ancora nelle mani della Chiesa, era questa del 1201 la promissione di maggior ...
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Costantino e il monachesimo
Fabio Ruggiero
Lo scambio epistolare fra Costantino e Antonio
Nella Vita di Antonio, composta da Atanasio di Alessandria, si trova un breve capitolo dedicato alla relazione [...] sono il più delle volte sinceramente pii, casti e poveri, ma pure indubbiamente portati alla violenza e alla predicazione rivoluzionaria15. Non può quindi meravigliare che nei loro confronti le autorità ecclesiastiche, anche le più alte, mostrino ...
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ATANASIO
Paolo Bertolini
Figlio di Gregorio III e fratello di Sergio II, duchi di Napoli, crebbe alla scuola dello zio, il santo vescovo Atanasio (I) dal quale fu allevato ed amato come figlio. Non [...] Napoli, nel marzo o nell'aprile dell'898.
Innalzato dalla violenza alla potestà ducale, A. aveva messo fine all'intemo tomato, dopo l'882, a far alleanza con gli Arabi.
Ma A. non fu soltanto un uomo politico; fu anche uomo di lettere. Sotto il suo ...
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Armamenti
Carlo Jean
di Carlo Jean
Armamenti
sommario: 1. Armi, sistemi d'arma e 'sistemi di sistemi'. 2. Gli anni novanta come periodo di transizione dal punto di vista sia geopolitico che tecnologico. [...] % del PIL, superando i 500 miliardi di dollari annui. Beninteso, non è in discussione l'utilità di disporre di un sistema di difesa letali, costringendo alla fine a usare un livello di violenza superiore a quello che sarebbe sufficiente con l'impiego ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...