PIGNATELLI, Francesco, principe di Strongoli
Luca Covino
PIGNATELLI, Francesco, principe di Strongoli. – Nacque a Napoli il 6 febbraio 1775 da Salvatore, principe di Strongoli, e Giulia Mastrilli.
Il [...] ottobre fu nominato comandante di Terra di Lavoro. Giuseppe Bonaparte non gli lesinò i segni della sua considerazione. Il 25 ottobre attaccamento dei sudditi al sovrano spesso dovuto alla violenza delle requisizioni forzate operate dalle truppe.
Nell ...
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Guerre: conflitti globali, conflitti locali
Francesco Strazzari
Lo studio della guerra rappresenta il principale filone di ricerca sui conflitti violenti, di cui essa può essere considerata come la [...] e civili sfuma, e le fasce più vulnerabili della popolazione diventano anche quelle più colpite dalla violenza, se non un’arma della violenza stessa (M. Ollek, Emerging issues: youth, gender and changing nature of armed conflict, 2008).
Molti degli ...
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DEL PECORA, Iacopo
Roberto Barducci
Figlio di Bertoldo di Guglielmo, nacque con ogni probabilità a Montepulciano (Siena) da illustre famiglia locale, ignoriamo esattamente in quale anno, ma certo nei [...] di stato intra il Popolo", furono espulsi con la violenza dal borgo fortificato; e quando, subito dopo, le i consorti suoi fu cacciato di Montepulciano" (F. Villani). Perugia non intervenne a difesa del suo antico alleato e il D. rimase solo ...
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SABA MALASPINA
MMassimo Oldoni
Originario della Calabria, canonico e decano della chiesa di Mileto intorno al 1274, S., scriptor presso la Curia pontificia di Martino IV (1281-1285), è autore fra il [...] il Regno di Napoli fino alla morte di Carlo d'Angiò (1285), non esitando a stigmatizzare le scelte e le condotte degli Svevi e, ancor una fucina di sovversivi tra i quali alligna la violenza popolare turbatrice. Su questo punto la posizione di S ...
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rivoluzioni russe
Massimo L. Salvadori
Le giornate che sconvolsero la storia del Novecento
La rivoluzione del 1905 e le due rivoluzioni del 1917, l’una di febbraio che provocò la caduta dello zarismo [...] , gli anarchici, come Michail A. Bakunin, teorizzavano la violenza rivoluzionaria come unico mezzo per abbattere lo zarismo. Il regno di oltre due milioni di operai. Questi operai, che non godevano di alcun diritto politico e sindacale e vivevano in ...
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LAZZARI, Costantino
Fulvio Conti
Nacque a Cremona il 1° genn. 1857 da Luigi, insegnante di scuola secondaria, e da Anna Grandi, di lontane origini nobiliari. Allevato dai nonni materni, si trasferì [...] , ma dubbi e cautele sul ricorso alla violenza come metodo di lotta; adesione alla III Internazionale Detti, III, Roma 1977, pp. 71-83. In tale voce, tuttavia, non è menzionata l'opera di R. De Felice, Mussolini il rivoluzionario, 1883-1920, ...
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PERRONE, Ettore
Paola Bianchi
PERRONE, Ettore. – Nacque a Torino il 12 gennaio 1789, terzogenito del conte Carlo Giuseppe (1764-1836) e di Paola Argentero di Bersezio (1765-1835). Venne battezzato nella [...] Accademia delle scienze), in cui condannava l’antica pratica del duello come una forma non tanto di coraggio, quanto di libertinismo e depravazione: ogni forma di violenza, nel suo pensiero, doveva rispondere a una giusta causa, come quelle in cui si ...
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SABINIANO
Antonio Sennis
Nato a Blera nella Tuscia, figlio di Bono, prima di accedere al soglio pontificio ebbe una carriera ecclesiastica tutta interna alle gerarchie del clero secolare. Divenuto diacono, [...] città dopo essere sfuggito alla custodia di S. a Costantinopoli, non se ne hanno più notizie fino alla sua elezione a pontefice avevano trasformato in ricordo leggendario effettivi atti di violenza subiti dal pontefice. È tuttavia molto probabile che ...
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FOSCARI, Ferigo Todero
Paolo Preto
Nato a Venezia il 14 luglio 1733 da Francesco e Laura Correr, con l'appoggio del padre, autorevole esponente del partito senatorio, percorse una buona carriera nelle [...] e giunse a Pietroburgo il 16 ottobre.
La missione in Russia non portò ad alcun risultato di rilievo. Il F. si limitò a ottomano, "li di cui princìpi saranno sempre figli della violenza, di un despotismo senza limiti, tuttoché moderato sovente da un ...
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CONTI, Ludovico
Sandra Olivieri Secchi
Nacque a Padova probabilmente intorno al 1450, in una delle più antiche e illustri famiglie della città, quarto dei figli maschi di Nicolò e di Margherita Lisca. [...] sua partenza per Arquà, di cui era stato nominato vicario. Non sappiamo se in seguito abbia ricoperto la carica.
La ricerca risonanze interne profonde. Era annoso (e risorgeva con violenza in caso di contribuzioni forzate) il dissidio fra i ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...