BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] basterà neppure l'editto sui maggioraschi, soluzione incapace di riempire il vuoto della condizione politica piemontese. Le differenziazioni economiche e sociali non erano più contenibili entro i vecchi schemi giuridici. Per conservare e accrescere ...
Leggi Tutto
FERRERO, Guglielmo
Piero Treves
Nacque, di borghese famiglia subalpina, da Francesco e Candida Ceppi, il 21 luglio 1871, a Portici (Napoli), dove allora risiedeva suo padre, ingegnere delle Ferrovie.
Il [...] Pouvoir uscisse, nell'originale francese, negli Stati Uniti: perché, se l'Europa non era più in grado di stampare un libro non conformista, l'America interveniva a colmare quel vuoto, ad assicurare l'uffità e la continuità dell'Occidente. E in questa ...
Leggi Tutto
ELLERO, Pietro
Cristina Vano
Nacque a Cordenons (presso Pordenone), nel Lombardo-Veneto austriaco, l'8 ott. 1833 da Sebastiano e da Anna Poletti. La famiglia, friulana e cattolica, le cui origini secentesche [...] trovava nel voto contrario del Senato un ostacolo per il momento non superabile.
L'eco suscitata sia in patria sia all'estero dal per il "cosmopolitismo, anonimo e vuoto" e più chiara l'esortazione a non dimenticare di appartenere alla "schiatta ...
Leggi Tutto
CIBRARIO, Luigi
Maria Fubini Leuzzi
Nacque a Torino il 23 febbr. 1802 da Giambattista, notaio - trasferitosi nella capitale da Usseglio, nelle valli di Lanzo, negli ultimi anni dei secolo precedente, [...] stesso argomento si porrà come data di inizio il 1504. Non giovano a questa opera l'eccessivo frantumarsi del racconto in mille Torino (I-II, Torino 1846), che veniva a coprire un vuoto intorno alla storia della capitale dei regno sardo che.durava da ...
Leggi Tutto
DONATI, Corso
Sergio Raveggi
Nato verosimilmente a Firenze verso il 1250, figlio del cavaliere Simone e di Contessa (Tessa) di cui non si conosce il casato, il D. fu per più di venticinque anni uno [...] di trafiggerlo con un dardo. Ma il colpo andò a vuoto e il Cavalcanti dovette fuggire precipitosamente. Di un altro città (maggio 1299). Fu per il D. un grave colpo, ma non la rovina. Gli porse immediato aiuto Bonifacio VIII, che lo nominò podestà ...
Leggi Tutto
COVIELLO, Nicola
Luciano Martone
Nacque a Tolve in provincia di Potenza il 2 nov. 1867 da Domenico e da Rosa Maria Summa. Dopo aver compiuto gli studi secondari nel paese natale, fu indirizzato agli [...] senz'altro l'opera più matura del Coviello. "Esempio per molte parti nuovo ed eccellente" (Carnelutti), che non solo veniva a colmare un vuoto della civilistica italiana del tempo, in quanto sino ad allora nei corsi istituzionali più che altro ci si ...
Leggi Tutto
AZZARITI, Gaetano
Fulco Lanchester
Nacque a Napoli il 26 marzo 1881 da Giuseppe e Luisa Fumagalli, ultimo di quattro figli di una famiglia di origine pugliese. Il padre e due dei fratelli percorsero [...] canoni del metodo orlandiano era favorita nell'A. non solo dalla necessità di un'omogeneità metodologica nell'interpretazione De Nicola, fu particolarmente attento ai pericoli del vuoto legislativo, giustificando l'uso da parte del supremo consesso ...
Leggi Tutto
DAL POZZO (de Puteo, Aputeo, de Puzzo, Apuzzo), Paride
Ennio Cortese
Alla buona fama ch'ebbe il D. nel Cinquecento fanno riscontro apprezzabili biografie sei o settecentesche, ma un vuoto pressoché [...] nel Rinascimento, Napoli 1895), che pure hanno pochi vuoti tra la riapertura dello Studio nel 1465 e il di studio "in alphabetis", ossia su trattazioni ordinate come dizionari, che non rientra nei metodi consueti (cfr. voce Tortus V, An in causa ...
Leggi Tutto
DELLE SCALE, Federico
Diego Quaglioni
Nacque a Bologna nella prima metà del sec. XIII, da Gerardo.
Tranne l'origine bolognese nessun dato biografico concreto era noto al Diplovatazio, che lo pose al [...] della morte del D.: nel gennaio del 1290 Beatrice Malavolti (non a caso appartenente a una delle principali famiglie guelfe della città), nella sottoscrizione, mentre nell'inscriptio lo spazio, lasciato vuoto, è riempito da altra mano col nome del D ...
Leggi Tutto
DAL POZZO, Giuseppe Maria Ferdinando
Marco Gosso
Di famiglia di origine alessandrina, quintogenito di Angelo Francesco, quinto conte di Castellino e San Vincenzo, e di Teresa Cristina Della Valle Galliziano, [...] ha servito questi ha perciò stesso servito quelli, il D. non esitò a salutare fra i primi Vittorio Emanuele I, al non incriminato, in possesso di un regolare passaporto sardo, egli offrì a lungo, alle autorità del paese, l'occasione di mandare a vuoto ...
Leggi Tutto
vuoto
vuòto (ant. o pop. vòto) agg. [lat. volg. *vocĭtus, da vacĭtus, part. pass. di un verbo *vacēre «vuotare», con la stessa radice di vacuus «vacuo, vuoto»]. – 1. a. Privo di contenuto, che non contiene nulla, che non ha nulla dentro di...
vuotare
v. tr. e intr. pron. [der. di vuoto] (io vuòto, ecc.; il dittongo mobile tende a mantenersi anche fuori d’accento per evitare l’ambiguità con votare2 «offrire in voto, dare il proprio voto», e comunque oggi le forme con vo- sono disusate...