BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] proprie norme dalla legge dei dieci comandamenti? Quella "del Pontano, del Vida, del Sannazaro,delBembo, del Navaiero, del Molza una civiltà letteraria, laddove in Ariosto il ricorso a una massima (poniamo: "O degli uomini inferma' e instabil mente! ...
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EINAUDI, Luigi
Riccardo Faucci
Nacque a Carrù (Cuneo) il 24 marzo 1874, da Lorenzo, ricevitore delle imposte di quel Comune, e da Placida Fracchia. Nel 1888, morto prematuramente Lorenzo, la vedova [...] causidico nel dimostrare la debolezza del concetto di "piano che dia il massimo rendimento per la collettività". Riusci maggiormente discutere, in quanto non vi era una precisa norma costituzionale da far rispettare, ma la generica esigenza della ...
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Anastasio Bibliotecario, antipapa
Girolamo Arnaldi
Trascorse a Roma la prima giovinezza (Epistolae, p. 440, 7-9) e sua lingua materna fu certamente il latino (ibid., pp. 423, 11-12 e 426, 6-8), non [...] . 400, 27), che, sia detto per inciso, era di norma riservata ai vescovi. Il titolo di questa lettera riflette esattamente la revisione del testo nella traduzione che ne aveva data Giovanni Scoto; una raccolta di excerpta dalla Mystagogia di Massimo ...
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COLA di Rienzo
Jean-Claude Maire Vigueur
Nacque a Roma nel rione Regola nell'aprile o maggio del 1313 da Lorenzo (Rienzo), taverniere, e da Maddalena, lavandaia. Apparteneva dunque ad una famiglia di [...] autori, prosatori (Livio, Sallustio, Cicerone, Seneca, Valerio Massimo, Boezio, Simmaco) e i poeti (Virgilio, Stazio, Vico riconosceva l'autorità del Campidoglio. Contro Niccolò Caetani, signore di Sermoneta, Ninfa e Norma, le ostilità furono ...
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CARAFA, Carlo
Adriano Prosperi
Terzo figlio di Giovanni Alfonso conte di Montorio e di Caterina Cantelmo, nacque nel 1519 (secondo alcuni, nel 1517).
Data la sua posizione di figlio cadetto, dovette [...] nel rifiuto di rispondere, dichiarando che, a norma delle capitolazioni elettorali giurate nell'ultimo conclave, i un attentato alla vita di Domenico Massimo, un nobile romano esiliato per aver combattuto fra le truppe del duca d'Alba, nel 1556; ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Benedetto Croce
Michele Maggi
La disposizione civile, o etico-politica, della filosofia guida l’intera opera di Croce: non un programma intellettuale, ma un riconoscimento di realtà, non una regola [...] del processo significa rinunciare a concepire la morale come imposizione di una norma eguagliatrice di forze vitali e forze morali mostra al massimo la sua tensione. La sfera dell’economico-utile, o del vitale (come Croce a un certo punto ...
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LULLI (Lully), Giovanni Battista (Jean-Baptiste)
Mario Armellini
Nacque a Firenze da Lorenzo e da Caterina del Sera (o del Seta) il 28 nov. 1632.
Di famiglia contadina, il padre era giunto a Firenze [...] a trascinarsi per anni e a raggiungere il massimo livello d'incandescenza in una causa promossa successivamente norma, tale spettacolarità sonora e visiva, pomposa e abbacinante, si rivelava perfettamente funzionale all'evocazione simbolica del ...
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AGNELLI, Giovanni
Giuseppe Berta
AGNELLI, Giovanni (Gianni)
Nacque a Torino il 12 marzo 1921, secondo dei sette figli (dopo Clara e prima di Susanna, Maria Sole, Cristiana, Giorgio e Umberto) di Edoardo, [...] del liceo classico Massimo d’Azeglio.
Sulla formazione dei giovani Agnelli influirono grandemente le vicende legate alla scomparsa del anche per problemi di modesta rilevanza, erano di norma prese dal vertice: direttore generale e amministratore ...
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BASINIO da Parma
Augusto Campana
Nacque nel 1425, di famiglia di origine mantovana, nel castello di Tizzano, ora Tizzano Val Parma, da Vincenzo di Basino, che era stato come uomo d'arme al servizio [...] un passo in greco di una sua lettera al Tortelli del 5 ag. 1449 (citazioni e tratti in greco sono fine di quel mese. Il 30 maggio, a norma degli Statuti, la vedova fece redigere l'inventario 'ultima lima, che è il massimo di tutti i suoi beni', alla ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pietro Pomponazzi
Vittoria Perrone Compagni
L’intera vicenda biografica e intellettuale di Pietro Pomponazzi si svolse nelle aule dell’università. L’unilateralità di questa esperienza di vita è solo [...] gli uomini non obbediscono alle norme della ragione con la stessa spontanea sollecitudine del saggio, né regolano il loro cristiana (tomistica, di fatto) e le garantisce il massimo di persuasività consentito, cercando di superarne le contraddizioni. L ...
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massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...
tenuita del fatto
tenuità del fatto loc. s.le f. Nell'àmbito della giustizia penale, caratteristica di un fatto scarsamente offensivo, commesso o provocato occasionalmente, che produce pericoli o danni lievi e pertanto può determinare l'improcedibilità...