ordinario /ordi'narjo/ [dal lat. ordinarius "conforme all'ordine; che fa parte dell'ordine"]. - ■ agg. 1. [che non esce dall'ordine, dalla norma] ≈ abituale, comune, consueto, di routine, di tutti i giorni, [...] fine, signorile. ■ s. m. 1. (solo al sing.) [ciò che si fa normalmente: uscire dall'o.] ≈ consueto, consuetudine, norma, normale, normalità. ↔ insolito, straordinario. ▲ Locuz. prep.: d'ordinario (o, non com., per l'ordinario) ≈ e ↔ [→ ORDINARIAMENTE ...
Leggi Tutto
eccezione /etʃ:e'tsjone/ s. f. [dal lat. exceptio -onis, der. di excipĕre "eccepire"]. - 1. [caso che esce dalla norma: ogni regola ha la sua e.] ≈ anomalia, anormalità, deroga, particolarità, singolarità, [...] fare un'eccezione ≈ (fam.) fare uno strappo alla regola. ▲ Locuz. prep.: d'eccezione 1. [che costituisce un'eccezione, che deroga alla norma: adottare misure d'e.] ≈ e ↔ [→ ECCEZIONALE (1)]. 2. [con valore di superlativo generico: un attore d'e.] ≈ e ...
Leggi Tutto
estremo /e'strɛmo/ (ant. stremo) [dal lat. extremus, superl. di exter o extĕrus "che sta fuori", trattato anche in ital. come superl. di esterno]. - ■ agg. 1. [che è o rappresenta il momento ultimo, in [...] e. urgenza] ≈ eccezionale, enorme, sommo. ↓ grande, notevole, rilevante. b. [di gravità che oltrepassa i limiti della norma: in casi e.] ≈ eccezionale, grave, straordinario, stretto, urgente. 4. (sport.) [di difficoltà tecnica e pericolosità elevate ...
Leggi Tutto
principio /prin'tʃipjo/ s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di "il primo"] (pl. -i, meno com. -ii o -î). - 1. a. [atto e fatto di cominciare: il p. della guerra; il p. dell'anno] [...] e il buon senso: dire di no per p.] ≈ (fam.) per partito preso; senza principi [di chi non riconosce nessuna norma morale: un uomo senza p.] ≈ amorale, immorale. ‖ corrotto, disonesto, spregevole. ↔ ammodo, di sani principi, onesto. ↑ incorruttibile ...
Leggi Tutto
massima¹ /'mas:ima/ s. f. [dal lat. maxĭma (sententia) "sentenza di carattere generale"]. - 1. [frase che enuncia brevemente una norma di vita] ≈ adagio, aforisma, (non com.) apoftegma, detto, motto, sentenza. [...] ‖ proverbio. 2. (estens.) [valore etico cui ci si attiene nell'agire] ≈ criterio, norma, precetto, principio, regola. ▲ Locuz. prep.: di massima [che riguarda gli aspetti fondamentali, senza considerare i dettagli: un accordo di m.] ≈ di principio, ...
Leggi Tutto
comune¹ (ant. comune) [lat. commūnis, der. di munus "carica, ufficio", col pref. con-, propr. "che compie il medesimo ufficio"]. - ■ agg. 1. a. [che appartiene o si riferisce a tutti o ai più: agire per [...] dai più: opinione c.] ≈ corrente, diffuso, generalizzato, prevalente. ↔ personale, soggettivo. 2. (estens.) a. [che rientra nella norma, che non si differenzia dalla media: avere una forza non c.] ≈ abituale, consueto, normale, ordinario, solito ...
Leggi Tutto
proverbio /pro'vɛrbjo/ s. m. [dal lat. proverbium, der. di verbum "parola"]. - [breve motto, di larga diffusione e antica tradizione, che esprime, in forma stringata e incisiva, un pensiero, una norma, [...] , più spesso prive di una fonte precisa) che racchiudono un principio didattico-morale, un avvertimento, o semplicemente una norma consuetudinaria. Anche se rientrano nell’insieme delle espressioni (v. scheda ESPRESSIONI), i proverbi, a di‡erenza di ...
Leggi Tutto
giusto¹ [lat. iūstus, der. di ius iuris "diritto"]. - ■ agg. 1. a. [di persona, che osserva i principi della giustizia e della moralità: uomo g.] ≈ buono, corretto, equilibrato, morale, onesto, (lett.) [...] risulta dall'incontro della domanda e dell'offerta: g. prezzo; g. salario] ≈ equo, proporzionato. ↔ [superiore alla norma] alto, [inferiore alla norma] basso. g. [che ha il requisito dell'esattezza, della precisione: colpire nel punto g.; dimmi l'ora ...
Leggi Tutto
grammatica /gra'm:atika/ (ant. gramatica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. grammatikḗ (tékhnē), dall'agg. grammatikós, der. di grámma -matos "lettera dell'alfabeto"]. - 1. a. (ling.) [complesso di principi [...] che costituiscono il modo di essere e di funzionare di una lingua o di un dialetto: la g. italiana, tedesca] ≈ ‖ norma, regola. b. (estens., fam.) [padronanza delle regole di una lingua nello scrivere e parlare: non sa cosa sia la g.] ≈ correttezza, ...
Leggi Tutto
Protagonista dell'omonima tragedia lirica in due atti del letterato e librettista F. Romani (1788-1865), musicata da V. Bellini (1801-1835), rappresentata per la prima volta alla Scala di Milano il 26 dicembre 1831.
Figlia di Oroveso capo...
Regola di condotta, stabilita d’autorità o convenuta di comune accordo e di origine consuetudinaria, che ha per fine di guidare il comportamento dei singoli o della collettività, di regolare un’attività pratica, o di indicare i procedimenti...