DE FERRARI (Ferrari), Orazio
Alessandra Frabetti
Figlio di Andrea Ferrari e di una Martetta, nacque a Voltri (Genova) il 22 ag. 1606 (Voltri, Arch. d. chiesa di S. Erasmo, Notaio Geronimo Merello, filza [...] 2, sc. 653, f. 225, cit. da Alfonso, 1973, p. 82).
Già il Ratti (1768, p. 286) ne aveva precisato mese e anno di nascita, dati rivelatisi esatti, nonostante le incertezze di altre biografie, da quando ...
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FABRIZI, Nicola
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Modena il 31 marzo 1804 da Ambrogio, avvocato, e da Barbara Piretti, di famiglia comitale ferrarese. Primo di quattro figli, conseguito il diploma di notaio, [...] si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dell'università modenese, ma presto dovette interrompere gli studi a causa di una malattia che lo tenne a letto per tre anni. A quell'epoca, dopo qualche esperienza ...
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BORELLI, Vincenzo
Bruno Di Porto
Nato a Modena il 5 genn. 1786 da Giulio e da Maria Malmusi, si laureò in giurisprudenza all'università di Bologna nel 1806 ed esercitò la professione di notaio. Verso [...] dei Settantadue, può esser dovuta a varie ragioni: l'importanza del suo ruolo nei giorni precedenti, la sua qualità di notaio, il prestigio che poteva derivarne, anche a distanza di tempo, all'operato dei rivoluzionari e, infine, la ricerca di un ...
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Tribuno e riformatore di Roma (Roma 1313 - ivi 1354). Figlio di un Lorenzo taverniere, benché più tardi lasciasse credere d'essere figlio illegittimo dell'imperatore Arrigo VII, Nicola si diede agli studî [...] per invitare il papa Clemente VI a far ritorno a Roma, ne ottenne il favore, se non il ritorno, e la carica di notaio della Camera Capitolina. Dopo il rientro a Roma nell'estate del 1344, resosi sempre più popolare e guadagnatosi anche il favore del ...
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CALEFFINI, Ugo
Franca Petrucci
Di famiglia originaria di Rovigo, nacque a Ferrara nel 1439 circa da ser Ricevuto di Giovanni, esattore della Camera del Comune di Ferrara. Ebbe almeno cinque fratelli, [...] considerava del tutto priva di valore, al convento francescano di S. Spirito di Ferrara.
Il 12 maggio 1470 il poeta-notaio scrisse una lettera di lamentele e di richiesta di protezione a Borso, denunciando una persecuzione di cui si diceva vittima da ...
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PETRUCCI, Antonello
Alessio Russo
PETRUCCI (de Petruciis), Antonello (Antonello d’Aversa). – Nacque presso Teano, nel secondo decennio del Quattrocento. Figlio (secondo Tristano Caracciolo) di contadini [...] segretario fu all’apice del prestigio. A testimoniarlo non solo l’ulteriore cumulo di cariche – mastro d’atti (1470), notaio della credenzeria della dogana grande di Napoli (1474) –, ma anche le puntuali attestazioni degli oratori presenti alla corte ...
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BIANCO (Bianchi, de' Bianchi), Vincenzo
Gino Benzoni
Giorgio Stabile
Nacque a Venezia il 4 marzo 1583; suo padre, Alvise di Girolamo, era "contador" all'Ufficio dell'Uscita, la madre, Lucrezia, figlia [...] del notaio Giovanni Figolino.
Conoscitore, oltre che del latino e del greco, anche dell'ebraico, il B. studiò a Padova diritto e teologia. Qui l'iscrizione in giovanissima età all'Accademia degli Stabili gli diede modo di mettere in luce più che la ...
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GERARDO, Francesco
Anna Pizzati
Nacque a Venezia nel 1532 da Giovanni di Biagio, avvocato, e Marina di Martini, in una famiglia di rango cittadino.
Primo di quattro figli maschi impiegati tutti al servizio [...] delle famiglie venete ascritte alla cittadinanza originaria (1569-1801), vol. 2; 12: G. Tassini, Cittadini veneziani, vol. 9; Notarile, Atti, Notaio Giacomo Carlotti, bb. 3333, c. 11; 3334 (31 maggio, 11 nov. 1579); 3339, cc. 78v-79; 3340, cc. 73v-79 ...
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DELAYTO (de Delayto, Delaito), Giacomo
Raffaella Comaschi
Figlio di Nascimbene, nacque a Rovigo probabilmente nella seconda metà del sec. XIV. Conseguì il notariato e si trasferì successivamente a Ferrara, [...] dove, in qualità di notaio camerale, prestò servizio presso la Cancelleria estense. Guadagnatosi la stima e la fiducia di Alberto d'Este, venne da questo innalzato, intorno al 1390, alla carica di cancelliere. Continuò ad occupare tale ufficio anche ...
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Umanista (Forlì 1392 - Roma 1463): il nome Flavio non è che la traduzione umanistica di Biondo (egli si sottoscrisse soltanto Blondus o Blondus Foroliviensis). Dopo qualche peregrinazione e altri uffici, [...] nel 1433 era a Roma notaio di camera, e dal 1434 in poi (salvo un'interruzione tra il 1448 e il 1453) fu segretario apostolico. L'opera maggiore sono le Historiarum ab inclinatione Romanorum imperii decades, che abbracciano la storia d'Italia e d' ...
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notaio
notàio (o notaro; ant. e region. nodaro) s. m. (f. -a, non com.) [lat. notarius (der. di nota «nota»), propr. «chi prende annotazioni durante un discorso», e nel lat. tardo «scrivano» al servizio di privati o della pubblica amministrazione...
notarile
agg. [der. di notaro, var. di notaio]. – Di notaio: ufficio, funzione n.; studio n.; atto n., redatto da un notaio. Di notai: distretto n., la circoscrizione entro la quale un notaio assegnato a una determinata sede può esercitare...