matematica
matematica termine che deriva dal greco mathematiché (sottinteso téchne, dove máthema significa conoscenza, sapere) e dal corrispondente sostantivo neutro plurale latino mathematica (le cose [...] e non soltanto come segnaposto (è da segnalare tuttavia il fatto che anche i maya avessero sviluppato una notazioneposizionale comprendente lo zero).
Del xii secolo è un’altra significativa opera della matematica indiana, il Siddhanta Shiromani di ...
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Gli insiemi numerici
Angelo Guerraggio
Gli insiemi numerici
Gli insiemi numerici più importanti sono quelli dei numeri naturali, dei numeri interi, dei numeri razionali, dei numeri reali, dei numeri [...] secolo xv (come derivazione dall’arabo) e la sua necessità come cifra si impone assieme all’affermazione della notazioneposizionale.
Per evitare confusione, seguendo la convenzione qui adottata, si può indicare con N l’insieme dei numeri naturali ...
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calcolo
Niccolò Guicciardini
Eseguire operazioni matematiche per risolvere un problema
La soluzione di alcuni quesiti si trova svolgendo un numero finito di operazioni matematiche. Partendo dai dati [...] La scrittura 743, intesa come "sette centinaia più quattro decine più tre unità", è frutto di una grande invenzione: la notazioneposizionale in base dieci. I Cinesi e gli Indiani furono tra i primi ad adottarla. Essa permette di eseguire i calcoli ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
Gerhard Endress
Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
La cultura urbana dell'Islam è erede della [...] l'algebra araba se ne avvalesse. Che l'aritmetica araba abbia antecedenti indiani sembra indicarlo non solo la notazioneposizionale decimale, ma anche l'uso dei singoli procedimenti aritmetici: per esempio, oltre alle quattro operazioni fondamentali ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La matematica del tardo ellenismo
Paolo Del Santo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Diofanto, generalmente considerato il massimo algebrista [...] parte, l’arretratezza dei sistemi di numerazione utilizzati nell’antica Grecia, dove non si giungerà mai a elaborare la notazioneposizionale, che i Babilonesi avevano introdotto già attorno al 2000 a.C.
Diofanto è spesso ricordato nelle storie della ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La nascita della trigonometria
Paolo Del Santo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella prima metà del IV secolo a.C. Eudosso di Cnido [...] , a cui è attribuito un trattato Sulle ascensioni. Poiché il metodo di esprimere le frazioni, basato sulla notazioneposizionale a base sessagesimale introdotta dai Babilonesi all’inizio del secondo millennio a.C., è enormemente superiore sia a ...
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L'invenzione dello zero
Angelo Guerraggio
L’invenzione dello zero
Lo zero è entrato relativamente tardi a far parte del linguaggio matematico – attraverso la civiltà indiana e poi la cultura araba – [...] come Mesopotamia e che oggi fa parte dell’Iraq. Il sistema di numerazione babilonese usava, con base 60, la notazioneposizionale, per cui il valore di ogni cifra dipende dalla posizione relative delle altre cifre che concorrono a identificare il ...
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numeri p-adici, insieme dei
numeri p-adici, insieme dei in algebra e in teoria dei numeri, insieme numerico, costruibile a partire da Q, insieme dei numeri razionali, per ogni numero primo p. Tale insieme [...] 1 e, da un certo indice in poi, gli ai possono essere tutti uguali a 0 (→ sistema di numerazione posizionale). In notazioneposizionale, la precedente serie si esprime mediante la successione dei suoi coefficienti come
vale a dire con un numero in ...
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numerazione
numerazióne [Der. del lat. numeratio -onis "atto ed effetto del numerare", da numerare (→ numeratore)] [ALG] (a) Il sistema dei numeri e la rappresentazione di questi (anche sistema di n.: [...] , in partic. quelli usati nella fisica e nella scienza in genere, nonché nelle tecniche, che sono tutti posizionali. Nella notazioneposizionale si rappresenta un numero sfruttando l'esistenza e l'unicità della scomposizione seguente: a=b0a₀+b1a₁+b2a ...
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notazionenotazióne [Der. del lat. notatio -onis, dal part. pass. notatus di notare, a sua volta da nota] [LSF] L'atto e l'effetto dell'apporre o dell'usare note, insieme di segni e simboli adottati [...] di indici (indici di Miller) legati alla simmetria traslazionale dei cristalli: v. cristallo: II 49 c. ◆ [ALG] N. decimale, o posizionale: il modo ordinario di scrivere i numeri, nel quale il valore di ogni cifra si ottiene moltiplicando la cifra ...
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notazione
notazióne s. f. [dal lat. notatio -onis, der. di notare «notare2»]. – 1. a. L’atto, il fatto e il modo di notare, cioè di segnare o contrassegnare: la n. delle pagine di un libro, fatta con l’apposizione di numeri progressivi sulle...
matematica
matemàtica (ant. e raro mattemàtica) s. f. [dal lat. mathematĭca (sottint. ars), gr. μαϑηματική (sottint. τέχνη); v. matematico]. – 1. a. Originariamente, la scienza razionale dei numeri (aritmetica, intesa come scienza della quantità...