Genere più noto di Monotremi (v.) della famiglia Echidnidae (Burnett 1830). Sono animali lunghi 30-40 cm., completamente sdentati, con muso lungo, tubolare, nudo, con bocca terminale molto stretta, dalla [...] all'epoca degli amori Le femmine sono provviste di una borsa incubatrice ventrale mediana per l'uovo e il piccolo. Sono animali notturni, che vivono tra rocce e cespugli e si nutrono di formiche e termiti. La famiglia è suddivisa in 2 generi: Echidna ...
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GECARCINIDI (dal gen. Gecarcinus Leach. 1818; da γῆ "terra" e καρκκύνος "granchio")
Angelo Senna
Famiglia di Crostacei Decapodi Brachiuri (v.) della tribù Catometopa costituita da parecchi generi, tra [...] nei maschi. I Gecarcinidi abitano le regioni tropicali dei due emisferi; sono granchi tipicamente terrestri, dai costumi crepuscolari o notturni, di giorno vivono in cunicoli e ripari diversi; sono molto agili, si nutrono di sostanze vegetali e non ...
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chetamina
(ketamina), s. f. Farmaco utilizzato come anestetico, che può essere assunto anche come droga.
• Il rapporto spiega che […] «queste formazioni criminali sono coinvolte in varie attività illecite, [...] comunque facilmente mescolabili a cocktail o succhi di frutta ‒ le droghe da stupro stanno superando i confini notturni delle discoteche affollate per conquistare luoghi e circostanze «insospettabili». (Paola Mauro, Messaggero Veneto, 26 maggio 2016 ...
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UNDICI (οἱ ἕυδεκα1)
Goffredo PATRIARCA
Antico collegio di magistrati ateniesi risalente forse a Solone, che prendeva il nome dal numero delle persone che lo componevano, come i quindici in Chio, i sette [...] τῶν κακούργων ed erano preposti alle prigioni. Con κακοῦργοι, malfattori, si intendevano gli autori dei reati comuni, come i furti notturni e quelli diurni aggravati o no dallo scasso, i furti di vesti, il borseggio e il ratto di persona. I ...
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TORCIA
. Le torce furono in genere formate da un bastoncello di legno, avviluppato di stoppa o di paglia, e cosparso di pece, resina, olio, cera o grasso. Più tardi il legno fu spesso sostituito da un'"anima" [...] , di legno o di metallo prezioso (per lo più d'argento), spesso graziosamente lavorate e ornate. Furono infine sostituite dai nuovi mezzi d'illuminazione, ma ancor oggi si adoperano in occasione di festività tradizionali, cortei notturni, ecc. ...
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Nome comune dei Rettili Squamati dell’infraordine Gecoti della famiglia Geconidi (o Gekkonidi). Alcune specie sono note anche con il nome comune di tarantola.
Lunghi dai 5 ai 40 cm, si nutrono generalmente [...] desertici alle foreste tropicali, dal livello del mare fino ad alta quota; in gran parte crepuscolari o notturni, talvolta arboricoli. Depongono uova con guscio calcareo. Sebbene alcune specie (per es., la tarantola) siano popolarmente ritenute ...
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GAVAZZENI, Gianandrea
Musicista, nato a Bergamo il 25 luglio 1909. Studiò il pianoforte al Conservatorio di Milano con Renzo Lorenzoni e la composizione con Ildebrando Pizzetti e Mario Pilati, diplomandosi [...] e Virginia (1935), l'oratorio Canti per S. Alessandro (1936), i Canti di operai lombardi per orchestra (1939), i Notturni di bevitori bergamaschi per tenore e orchestra (1939), il balletto Il furioso dell'isola di San Domingo (1940), tre Concerti di ...
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. Il nome "breviario" (lat. breviarium) significa compendio" e, in senso derivato, "estratto, catalogo, inventario". Già usato nel linguaggio teologico (per esempio, breviarium fidei), amministrativo (breviarium [...] a S. Pietro sotto S. Leone Magno (440-461), e altri. Nel sec. IV si fissarono i salmi e le lezioni dell'ufficio notturno; l'uso di unirvi immediatamente le lodi mattutine portò la recita di queste fino a due ore prima del mattino. Dopo tali lodi in ...
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PARADOSSURO (dal gr. παράδοξος "strano" e οὐρά "coda"; lat. scientifico Paradoxurus Cuvier, 1821; fr. e ingl. paradoxure; ted. Palmenroller)
Oscar De Beaux
Genere di Carnivori della famiglia delle Viverre, [...] ghiandole odorifere in corrispondenza dei genitali maschili e femminili. Sono d'intelligenza piuttosto ottusa, prettamente notturni, piuttosto pigri, ma buoni corridori e arrampicatori, onnivori, ma capacissimi di ghermire piccoli Mammiferi e ...
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ONIRO ("Ονειρος)
Goffredo Bendinelli
Personificazione divinizzata del sogno (ὄνειρος). La tendenza dell'anima popolare greca alla personificazione non soltanto dei fenomeni della natura (antropomorfismo), [...] si sbizzarrirono, assegnando a Oniro attributi simbolici e caratteristiche svariate: come la veste ora nera ora bianca (per i sogni notturni o diurni), e il corno onde si versa la copia dei sogni. Il corno è più propriamente un attributo di Hypnos ...
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notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo Chinati e chiusi (Dante). b. Di cose, che...
segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...