Pittore (Amsterdam 1603 - ivi 1677). Dipinse paesaggi invernali e celeberrimi notturni, da lui resi con tecnica perfetta negli effetti lunari. Opere nel Rijksmuseum di Amsterdam, nella National Gallery [...] di Londra, al Louvre, ecc. Suo figlio Eglon Hendrik (Amsterdam 1634 - Düsseldorf 1703) fu pittore d'interni, di paesaggi, di ritratti ...
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Strigiformi Ordine di Uccelli che comprende oltre 130 specie, comunemente note come rapaci notturni, suddivise in 26 generi e nelle due famiglie degli Strigidi e dei Titonidi. Hanno testa tondeggiante, [...] e rocce, ove depongono da 1 a 12 uova bianche tondeggianti.
Alla famiglia Strigidi appartengono specie di abitudini notturne (gufi, civette, assioli), che frequentano foreste, aree aperte o antropizzate: hanno becco a uncino, con cera alla base ...
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Pittore (Delft 1621 - Rotterdam 1664). Dipinse scene di genere e paesaggi specializzandosi nella rappresentazione di incendî notturni (l'esplosione della polveriera di Delft nel 1654 fu il suo tema preferito, [...] Amsterdam, Rijksmuseum), avvicinandosi alla maniera di A. van der Neer ...
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Genere (fondato dal Boie) di Uccelli dell'ordine dei Rapaci notturni, o Striges, famiglia Bubonidae, di cui la specie italiana più comune è la Civetta (v.), Athene noctua Scop. ...
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Cantante e ballerina statunitense naturalizzata francese (Saint Louis 1906 - Parigi 1975). Esordì ancora bambina nei ritrovi notturni del quartiere di Harlem a New York. Riportò un eccezionale successo, [...] che le diede una notorietà internazionale, a Parigi nel 1925 al Théâtre des Champs-Elysées nella Black Revue di N. O. Sissle, per la sua avvenenza (fu detta la Venere nera) e la sua agilità di danzatrice. ...
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Nome comune dei Primati Strepsirrini Lorisiformi Loridi della sottofamiglia Lorini o Lorisini (generi Loris e Nycticebus). Notturni, arboricoli, lunghi 20-40 cm, hanno forme gracili, arti lunghi, coda [...] rudimentale. La specie più nota è il l. gracile (L. tardigradus), minacciato, endemico dello Sri Lanka ...
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(o Galericini o Hylomyinae) Sottofamiglia di Insettivori Erinaceidi. Diffusi nelle foreste umide del Sud-Est asiatico; carnivori e notturni, vivono al suolo; hanno dimensioni variabili fra un grosso topo [...] e un piccolo gatto, pelame rigido, ma non spinoso. Comprende il ratto lunare (Echinosorex gymnura) e i gimnura, con i generi Hylomys, Neohylomys Podogymnura e Neotetracus ...
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Famiglia di Metateri Diprotodonti; marsupiali arboricoli diffusi in Australia, Nuova Guinea e alcune isole minori. Onnivori e notturni, coda lunga e spesso prensile, con la parte distale nuda; alluce opponibile. [...] Comprendono tra gli altri generi: gli opossum australiani o falangisti (Trichosurus), semi-terrestri, che vivono nelle foreste, dalla coda terminante con un ciuffo di lunghi peli; e i cuscus o falangeri ...
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Musicista, attore e regista francese (Parigi 1928 - ivi 1991). G. ha iniziato la sua carriera suonando nei locali notturni parigini ed è stato notato da B. Vian; M. Arnaud e J. Gréco hanno interpretato [...] le sue canzoni, dandogli una certa visibilità. Nel 1958 ha pubblicato il primo album Du chant à la une!, continuando a scrivere per F. Gall e B. Bardot. Nel 1969 ha registrato con J. Birkin (sua compagna ...
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Famiglia di Insetti Neurotteri, grandi (oltre 10 cm di apertura alare), pelosi, con antenne lunghe e clavate, diurni o notturni, predatori, sia allo stato larvale sia da adulti. ...
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notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo Chinati e chiusi (Dante). b. Di cose, che...
segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...