ricci, talpe e toporagni
Anna Loy
Palle di spine e salsicce pelose
All’ordine degli Insettivori appartengono i toporagni, molto simili ai più antichi Mammiferi, ma anche i ricci, con il corpo rivestito [...] quando si sentono minacciati, richiudendo all’interno organi vulnerabili come il muso e le zampe. Questi animali sono notturni e solitari, e durante l’inverno vanno generalmente in letargo. In Italia sono presenti due specie, Erinaceus europaeus ...
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L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il sorgere del Sole; si contrappone a giorno nel significato ristretto di intervallo di tempo tra l’alba e il tramonto. La durata della n. varia con [...] si sono perpetuati anche in alcune religioni superiori, o ha offerto a essi un facile simbolismo, così come dei terrori notturni e delle credenze a essi connesse rimangono numerose tracce nel folclore di tutti i paesi.
Nella religione greco-romana la ...
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Carofiglio, Gianrico. - Magistrato e scrittore italiano (n. Bari 1961). Sostituto procuratore presso la direzione distrettuale antimafia di Bari, ha esordito nella narrativa nel 2002 con Testimone inconsapevole, [...] giusta e sui rischi e le potenzialità del suo uso, cui hanno fatto seguito, entrambi nel 2016, la raccolta di racconti Passeggeri notturni e il romanzo L'estate fredda, Le tre del mattino (2017), Con i piedi nel fango (con J. Rosatelli, 2018), La ...
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Alterazioni artificiali del corpo umano, quasi sempre permanenti, che risultano dall’asportazione totale o parziale di determinate parti della persona (organi genitali, falangi delle dita, denti), praticate [...] psicologiche prevalgono patologie e disturbi conseguenti lo shock (ansia, depressione, perdita temporanea della parola, ostilità, incubi notturni). A prescindere dai vari modelli concettuali con i quali nella letteratura si è tentato di comprendere ...
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Cattura o uccisione di animali selvatici mediante armi, trappole, reti o animali addestrati. Ha per scopo la difesa del] e persone o degli averi (animali domestici e piante coltivate), la ricerca di alimenti [...] concludere che i falchi sono, dopo i cani, i più notevoli ausiliarî del cacciatore (v. falco e falconeria).
Rapaci notturni, come la civetta e il barbagianni, esercitano una particolare attrazione verso piccoli uccelletti, i quali, di fronte a quelli ...
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Pittore spagnolo, nato a Barcellona nel 1872. I primi elementi dell'arte li ebbe nella sua città all'Accademia di Belle Arti, che presto abbandonò per seguire l'insegnamento del paesista Modesto Urgell. [...] bianco, I Campi Elisi, Lucciola, Fiori della notte, Mercato di melograni (una delle opere sue più convincenti), Trattoria notturna. Sono anche da ricordare: Feste di Valenza, Il tango della Corona, Innamorati di Jaca, Cavallo nero, Fanciulla di ...
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COURTOIS, Jacques (in Italia Giacomo Cortese detto il Borgognone)
Simonetta Prosperi Valentini Rodinò
Nato a Saint-Hippolyte in Borgogna il 12 febbr. 1621 da Jean-Pierre, fu detto anche Giacomo Borgognone [...] muta, e dai toni luminosi, chiari e nordicamente oggettivi del primo periodo romano, ora assume i toni tenebrosi cari ai notturni del Rosa.
La crisi spirituale conseguente alle dolorose anche se poco chiare vicende coniugali del C.; che secondo la ...
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TOMMASINI, Vincenzo
Marco Targa
– Nacque a Roma il 17 settembre 1878 da Oreste, storico e senatore, e da Zenaide Nardini; ebbe per fratelli Ugo, Francesco e Giulia.
La famiglia, facoltosa, gli consentì [...] di luna (1912-13) rappresenta forse l’esito più alto raggiunto da Tommasini in questa prima fase creativa: formato da due notturni, Chiese e ruine e Serenate, fu eseguito nel 1916 all’Augusteo di Roma, direttore Arturo Toscanini.
Nel frattempo si era ...
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CARULLI, Ferdinando
Alessandra Ascarelli
Nacque a Napoli il 10 febbr. 1770 da Giuseppe, noto letterato e segretario del delegato della giurisdizione napoletana. Sembra che il C. abbia appreso da un [...] . 42; Les folies d'Espágne, op. 75; Trois serenades, op. 96; Nocturne concertant, op.118; 22pezzettini, op.121; 6 piccoli notturni, op. 128; Duo brillant et non difficile, op. 133; Tre piccoli duettini facili e diteggiati, op. 146; Airs du Barbier de ...
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DELL'OREFICE, Giuseppe
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Nacque a Fara Filiorum Petri, (prov. di Chieti) il 22 ag. 1848 da Antonio e da Vienna De Matteis. Da uno zio, il frate Alessandro di Fara, e dai fratelli Nicola e Biagio, insegnanti [...] sì offrì l'occasione di fare il suo esordio ufficiale al teatro S. Carlo, ove presentò il balletto Ifantasmi notturni; riportò un successo più che lusinghiero tanto da essere incoraggiato a proseguire nell'attività creativa. Nel 1874 compose infatti ...
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notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo Chinati e chiusi (Dante). b. Di cose, che...
segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...