TUNNEL
Franco de Falco-Damiano Orlandi
(v. galleria, XVI, p. 293; App. II, I, p. 1014; III, I, p. 696; IV, I, p. 890)
Tunnel autoaffondanti. - Per l'attraversamento sia stradale sia ferroviario di specchi [...] Gran Bretagna-Europa; d) treni passeggeri internazionali notturni Gran Bretagna-Europa; e) treni merci velocità eguali a quelle dello Shuttle.
d) Per i treni internazionali notturni è stata costituita una flotta di 72 vetture letto, ciascuna con 10 ...
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Genere della famiglia delle Lepri. Confrontato col genere Lepre, il Coniglio appare più piccolo, raggiungendo in media appena 40 cm. di testa e tronco, e al massimo 5 cm. di coda. Gli arti, particolarmente [...] sono i cani e gatti selvatici e domestici, le mustele e le viverre, i grossi uccelli rapaci diurni e notturni, i corvi e le cornacchie. Suoi nemici interni sono parecchi vermi parassiti quali Oxyuris, Trichocephalus, Strongylus, tenie, cisticerchi e ...
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Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] solo a un modello di valori, di virtù e di atouts, ma spesso anche a eroi meno solari e lineari, più ambigui e notturni. Il meccanismo del riconoscimento del sé nell'altro è in ogni modo favorito dal riferimento alla struttura edipica propria di ogni ...
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paesaggio
Guido Di Pino
Alla definizione del concetto di p. nell'opera di D. concorrono, da un lato, gli elementi fantastici che costituiscono la struttura e gli scenari oltremondani della Commedia, [...] è quello che riflette, nel p., il sentimento del tempo: la poesia dell'alba e del crepuscolo, dei luoghi assolati e notturni. Al di là delle balze dell'Antipurgatorio, per le quali la poesia annota ancora il fascino dei colori del mondo (il lume ...
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TURCHI, Guido
Cesare Fertonani
Nacque a Roma il 10 novembre 1916, secondogenito di secondo letto di Francesco, giornalista che scrisse per l’Osservatore romano e il Corriere della sera, ed Emma Giuliani. Studiò [...] al ripensamento e all’estensione in chiave sinfonica delle forme neomadrigalistiche di Petrassi: i Due studi corali (1941), i Due notturni sacri per coro maschile e orchestra (1943-1944), i Tre frammenti di un inno alla Madonna per coro misto ed ...
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Fuller, Samuel
Valerio Caprara
Regista, produttore e sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a Worcester (Massachusetts) il 12 agosto 1912 e morto a Los Angeles il 31 ottobre 1997. Indipendente [...] 'autore appare ispirato da una polemica simpatia per i reietti e gli emarginati e dalla morbosa attrazione per i retroscena notturni della metropoli newyorkese. Nel 1956 F. riuscì a fondare una propria casa di produzione, la Globe Enterprises, con la ...
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MACCIONI, Giovanni Battista
Davide Daolmi
Nacque nella prima metà del XVII secolo in luogo ignoto.
Ancora oggi il M., librettista e musicista, è confuso con un omonimo drammaturgo "da Orvieto" noto [...] incisioni che ornano il libretto (di Johann Schinagl su disegno di Kaspar Amort il Vecchio; cfr. Bowles) mostrano tre carri notturni (Espero, Mezzanotte, Diana) e tre diurni (Aurora, Mezzogiorno, Sole), più due serie di cavalieri, numerati da I a XII ...
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Cavalcanti, Alberto (propr. Cavalcanti De Almeida, Alberto)
Alessandro Cappabianca
Scenografo e regista cinematografico brasiliano, nato a Rio de Janeiro il 6 febbraio 1897 e morto a Parigi il 23 agosto [...] per la fiction, alla fine della guerra partecipò per gli Ealing Studios alla realizzazione del famoso Dead of night (1945; Incubi notturni, noto anche come Nel cuore della notte). Il film non è un semplice collage di episodi horror, ma un'opera dalla ...
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RAIMONDI, Giuseppina
Costanza Bertolotti
RAIMONDI, Giuseppina. – Nacque il 17 marzo 1841 a Fino Mornasco (Como), figlia naturale non legittimata del marchese Giorgio e di Livia Giannoni.
Da quella stessa [...] la permanenza di Garibaldi a Fino, dal 30 novembre al 26 dicembre 1859, Raimondi e il generale ebbero ripetuti incontri notturni; il che rende tutt’altro che inverosimile l’ipotesi che quest’ultimo fosse il padre (né contraddirebbe l’ipotesi l ...
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BENELLI, Antonio Maria Pellegrino (Peregrino)
Ulisse Prota-Giurleo
Nacque a Forlì il 5 sett. 1771 (secondo il Mambelli: 1767 o 1769), da Sante e Camilla Gori. Seguì i primi studi musicali in patria nella [...] Mater, ecc.) o di musica vocale da camera e di concerto (Arie, Cantate, Duetti, Scene e Cavatine, Rondeaux, Solfeggi, Notturni a 4 voci, Sonate per pianoforte a quattro mani, Sonate da cembalo, ecc.), che meriterebbero di essere studiate per una sua ...
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notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo Chinati e chiusi (Dante). b. Di cose, che...
segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...