(o Piralididi) Famiglia di Insetti Lepidotteri, comprendente numerose specie di piccole o medie dimensioni, affini alle tignole. Crepuscolari e notturni, vivono in ambienti diversi, compreso quello acquatico, [...] cosmopoliti, ma soprattutto dei paesi caldi.
Le larve della p. degli alveari (Galleria mellonella) vivono nei favi delle api, nutrendosi di cera ...
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gufi, civette e barbagianni
Giuseppe M. Carpaneto
Uccelli del malaugurio?
Nelle tradizioni e nell'immaginario dei popoli di tutto il mondo, i rapaci notturni sono sempre stati un simbolo negativo, capace [...] ruolo assai importante nelle catene alimentari e di grande utilità per l'uomo: il controllo dei roditori infestanti
Rapaci notturni
L'ordine degli Strigiformi è diffuso in tutto il mondo, dalla tundra artica alle foreste tropicali, e comprende circa ...
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Incisore (Utrecht 1585 - ivi 1630). Fu a Roma, dove conobbe A. Elsheimer, del quale incise varie composizioni. Predilesse gli effetti notturni: la sua maniera incontrò favore e fu seguita dai varî incisori, [...] fra i quali J. van de Velde e Hondius ...
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Nella vecchia classificazione ornitologica, rimasta nell'uso popolare odierno, Uccelli predatori attualmente riuniti negli ordini Falconiformi (r. diurni) e Strigiformi (r. notturni). ...
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VESPERO
Athos Goidanich
(latino scient. Vesperus spp.). Genere di Insetti Coleotteri Cerambicidi, con forme e comportamenti insoliti per questa famiglia. Di costumi notturni, alato e vivace il maschio, [...] attera la femmina, abitano la regione mediterranea. Depongono le uova di solito affondate nel terreno; da queste nascono larve che passano per due forme diverse di sviluppo e che si cibano di ogni sorta ...
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Famiglia (per alcuni autori sottofamiglia Crotalini) di Serpenti simili ai Viperidi. Comprende forme terrestri, arboricole e anche specializzate (come il genere Atractaspis, scavatore). Predatori notturni, [...] possiedono una fossetta sensoria, tra la narice e l’occhio, che percepisce il calore delle prede. Comprende specie velenose come i testa di rame e i moccasini (genere Ancistron) diffusi in America, i ferro ...
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MATTUTINO
Giuseppe De Luca
. Con questo nome viene designata, nella liturgia romana odierna, la prima parte di cui consta l'Ufficio quotidiano (v. breviario). Contiene tre notturni, preceduti da alcune [...] , e sempre con tre lezioni. Sino dal sec. II ci sono attestazioni di laudes matutinae. Nella liturgia romana l'ultimo notturno è seguito dal Te Deum. Le preci mattutine degli ultimi tre giorni della settimana santa (Tenebrae) accolgono il canto delle ...
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Mimetismo
Roberto Argano
Indovina chi sono?
I colori degli animali, così come i suoni, gli odori, o le luci emesse nel corpo degli animali notturni o abissali, costituiscono un sistema di comunicazione [...] assumendo lo stesso colore dei petali.
Confondere l’avversario
Si conoscono molti altri casi di mimetismo. Molte farfalle notturne rimangono immobili, durante il giorno, sulle rocce o sulle cortecce degli alberi, protette dalle ali superiori che ...
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Genere di Carnivori Procionidi, comprende l’unica specie Potos flavus, detto anche kinkaju, dell’America Settentrionale, Centrale e Meridionale fino al Perù e al Brasile. Notturni, delle dimensioni di [...] un gatto, coda lunga e prensile, muso breve, plantigradi ...
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Tribù di marsupiali Dasiuromorfi Dasiuridi; insettivori della regione papuasica e australiana, detti ratti (o topi) marsupiali. Di piccole dimensioni, coda lunga, piedi con alluce rudimentale; quasi [...] tutti arboricoli e notturni. ...
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notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo Chinati e chiusi (Dante). b. Di cose, che...
segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...