NEUROTTERI (dal gr. νεῦρον "nervo, nervatura" e πτέρον "ala"; lat. scient. Neuroptera)
Athos Goidanich
Ordine d'Insetti a metamorfosi complete, di varia statura, con tegumenti poco consistenti, lunghe [...] un anno; s'impupano in un bozzolo sericeo sferico.
Gli adulti dei Crisopidi (Chrysopidae) sono ben noti insetti crepuscolari e notturni (accorrono, d'estate, frequenti ai lumi), delicati, di color verde pallido o verde giallastro, con le ali iridate ...
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Storico greco. Nacque a Cime nell'Eolide, forse intorno al 400 a. C. La sua vita ci è quasi ignota. Sappiamo solo che visse a lungo in Atene. Molte testimonianze antiche, a partire da Cicerone, lo dicono [...] più o meno arbitrarî o tendenziosi. Le descrizioni di battaglia di Tucidide non gli bastano, bisogna abbellirle con attacchi notturni, segnali dati a suono di tromba e altre invenzioni, fondate in generale sulla verosimiglianza (ἐκ τοῦ εἰκότος ...
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TRILOBITI (lat. scient. Trilobitae, dal gr. τρίλοβος "trilobo")
Giuseppe CHECCHIA-RISPOLI
Gruppo di Crostacei paleozoici, elevato a seconda degli autori ora al rango di sottoclasse, ora a quello di ordine, [...] melma in acque poco profonde, come l'attuale Limulus, mentre altri generi con occhi grossi dovevano essere pelagici e talora notturni. Infine sembra che talune, prive d'occhi, fossero vissute nelle grandi profondità marine. In ogni modo il potere ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] ci s'impongono. Sentiamo nell'uno e nell'altro, nell'esortazione all'amico, dalle strofe rapide e incalzanti, nel soliloquio notturno del prigioniero affidato alla più grave saffica la freschezza e il vigore di una fede nuova e rinnovatrice, che più ...
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ANSELMO d'Aosta, santo
Tullio Gregory; Franziskus S. Schmitt
Nacque ad Aosta nel 1033 o 1034 da Gundolfo, un nobile lombardo, e da Eremberga, una burgunda residente ad Aosta.
Il padre (che morì poi [...] usare la ragione anche nell'applicazione ai misteri della fede. Da queste discussioni e, soprattutto, dai suoi solitari studi notturni nacquero i suoi scritti, alla cui stesura lo indusse l'affettuosa insistenza dei suoi discepoli e di altri, tra cui ...
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Origini dell'uomo
Emiliano Bruner
Rispetto alle altre discipline scientifiche, l'antropologia presenta una rara anomalia, ovvero la completa circolarità tra osservato e osservatore. L'uomo è al tempo [...] (Africa) e i lori (Africa e Asia); i Tarsiformi includono solo i tarsi, con un numero esiguo di specie notturne localizzate nel Sud-Est asiatico. Lemuriformi e Tarsiformi vengono spesso indicati con il termine generico di proscimmie, anche se la ...
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CHIARUGI, Vincenzio (Vincenzo)
Ugo Baldini
Nacque ad Empoli il 17 febbr. 1759 dal medico Anton Gregorio, di famiglia mercantile d'origine pratese, e da Margherita Conti, che morì per il parto. S'iscrisse [...] che il C. ricorse ancora a legamenti diurni per i malati più agitati, e conservò come normali per tutti quelli notturni, anche per l'esiguità del personale di sorveglianza, egli eliminò pratiche quali l'immersione in acqua fredda e soprattutto rese ...
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GROSSI, Tommaso
Giuseppe Zaccaria
Nacque a Bellano, sul lago di Como, il 23 genn. 1790 secondogenito di Francesco e di Elisabetta Tarelli. Di famiglia modesta, apprese le prime nozioni scolastiche a [...] affetti familiari, determinando, prima del finale ravvedimento, i sensi di una colpa che trova espressione negli incubi notturni e negli orrori della guerra (motivi che tuttavia, pur presenti, non danno luogo a soluzioni estremistiche e irrazionali ...
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FERRI, Domenico
Amalia Pacia
Nacque a Selva Malvezzi (ora frazione di Molinella, in provincia di Bologna) il 16 apr. 1795da Giovanni e Giovanna Gulini. Capostipite di una famiglia di scenografi e pittori, [...] di un forte, Reggia moresca, Profosso di un castello, Sala da ballo, consentono di cogliere la predilezione per gli effetti notturni ed i contrastati pleniluni ottenuti con un accorto uso pittorico delle luci e delle ombre al fine di accentuare le ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La rappresentazione del paesaggio come forma autonoma, indipendente dalla “pittura di [...] .
La natura intesa come entità viva e presente, scrutata nella varietà dei suoi fenomeni (dalle luci mattutine ai notturni lunari) diviene scenario privilegiato in cui ambientare i fatti della storia umana e religiosa, facendo propri il naturalismo e ...
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notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo Chinati e chiusi (Dante). b. Di cose, che...
segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...