tamandua Genere di Mammiferi Sdentati Pilosi Mirmecofagidi, rappresentato da 2 specie di formichieri, il t. meridionale (T. tetradactyla; v. fig.), che vive nelle foreste e nelle savane dal Guatemala all’Argentina, [...] e il t. settentrionale (T. mexicana), diffuso in Messico, Perù e Venezuela. Notturni e arboricoli, hanno coda prensile, in parte nuda; si nutrono di insetti che raccolgono con la lunga lingua vischiosa nelle screpolature della corteccia; a terra, ...
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PIPISTRELLI (lat. scient. Chiroptera, dal gr. χείρ "mano" e πτερόν "ala"; fr. chauves-souris; sp. murcielagos; ted. Fledermäuse, ingl. bats)
Angelo Senna
I Pipistrelli costituiscono, tra i Mammiferi [...] posseggono la facoltà di volare per essere provvisti di ali. Per la singolare organizzazione, il loro aspetto strano, i costumi notturni, i pipistrelli sono noti fino dalla più remota antichità e di essi si fa menzione, con nomi particolari, presso i ...
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Nome comune dei rappresentanti dei Gerbillini, sottofamiglia di Roditori Muridi, e in particolare degli appartenenti al genere Gerbillus. Sono diffusi in Africa, Asia ed Europa sud-occidentale con oltre [...] , nelle zone subdesertiche e desertiche. Possiedono arti posteriori più o meno specializzati per il salto. Gregari; notturni o crepuscolari, si nutrono prevalentemente di vegetali; buoni scavatori, se sono abbondanti possono arrecare danni alle messi ...
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Famiglia di Chirotteri, l’unica nel sottordine Megachirotteri (o Macrochirotteri), con circa 40 generi e 130 specie, noti comunemente con il nome di volpi volanti, diffusi nelle regioni calde e umide di [...] Asia, Africa, Oceania e in molte isole degli oceani Pacifico e Indiano. Sono pipistrelli frugivori, crepuscolari e notturni, i più grandi rappresentanti dell’ordine, con un’apertura alare fino a 170 cm, corpo ricoperto di folta pelliccia, dentatura ...
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Musicista (Torino 1781 - Parigi 1841). Precoce violoncellista e compositore, nel 1805 fu maestro alla corte di Baviera, nel 1806-08 presso Paolina Bonaparte-Borghese, nel 1809 alla corte di Vestfalia e [...] dal 1814 alla corte di Francia. Più che per le messe e le opere teatrali è ricordato per le 174 romanze e i 170 duetti, intitolati Notturni. ...
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camaleonti, iguane e draghi volanti
Giuseppe M. Carpaneto
Piccoli draghi delle foreste tropicali e dei deserti
Una grande diversità di forme e adattamenti caratterizza gli Iguanomorfi, Rettili diffusi [...] .
Le loro dimensioni variano dai pochi centimetri di un camaleonte nano agli oltre due metri dell'iguana dai tubercoli. Diurni o notturni, a seconda dell'ambiente in cui vivono, sono predatori di insetti e di altri piccoli animali, ma molte specie si ...
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- Scrittore danese (n. Copenaghen 1957). Ha pubblicato romanzi di grande successo, facendo leva, talvolta, su temi di sicuro effetto e creando stili e atmosfere sempre nuovi: dal magico realismo di Forestilling [...] trad. it. La storia dei sogni danesi, 1998), ai racconti blixeniani di Fortællinger om natten (1990; trad. it. Racconti notturni, 1997), al poliziesco sociopsicologico Frøken Smillas fornemmels for sne (1992; trad. it. Il senso di Smilla per la neve ...
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city users
<sìti i̯usëʃ> locuz. sost. ingl., usata in it. al masch. pl. – Individui, non residenti, che si recano in città transitoriamente per consumare servizi pubblici e privati, non motivati [...] ricreative, culturali e commerciali (vi rientrano i turisti, i frequentatori di centri commerciali e locali notturni ecc.). Sono detti anche consumatori metropolitani. Tale popolazione urbana, datane l’ingente e crescente consistenza numerica ...
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(o nitticebo) Genere (Nycticebus) di Primati Strepsirrini Lorisiformi Loridi Lorini. Hanno corpo tozzo, arti brevi, coda rudimentale, occhi grandi e tondeggianti, cerchiati di nero. Comprende 3 specie, [...] . La più comune è il lori lento della Sonda (Nycticebus coucang), distribuito nel Bengala e in altre parti dell’India. Notturni e arboricoli, hanno movimenti lenti, si nutrono soprattutto di insetti, ma anche di piccoli vertebrati e di vegetali. ...
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Pittore (Nola 1911 - Roma 1981). Allievo a Roma di F. Ferrazzi, dal 1930 si accostò alla scuola romana volgendo la sua ricerca, prevalentemente ispirata alla città di Roma o alle visioni allucinate della [...] materico; dopo gli anni Sessanta, le sue opere, che rielaborano tematiche ricorrenti (serie dei ciclisti, degli arlecchini, dei notturni romani), si aprono a notazioni fantastiche e caricaturali. Opere alla Galleria nazionale d'arte moderna di Roma. ...
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notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo Chinati e chiusi (Dante). b. Di cose, che...
segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...