DE FABRITIIS, Carlo Oliviero
Alessandra Cruciani
Nacque a Roma il 13 giugno 1902 da Gaetano e da Maria De Clario. Rivelate in giovanissima età spiccate attitudini musicali, entrò al conservatorio di [...] , Romulus di S. Allegra, Turandot (con G. Grob Prandl e G Lauri Volpi), Carmina Burana di C. Orff, Amahl e gli ospiti notturni di G. Menotti, I canti del golfo di Napoli di R. Rossellini (26 dic. 1954), Zanetto di Mascagni, I Puritani di Bellini ...
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BAZZANI, Alessandro, detto il Bazzanone
Elena Povoledo
Figlio di Carlo e di Adelaide Pozzi, nacque ad Odessa nel 1846. Ancora giovanissimo seguì il padre sia nella professione, esercitandosi quattordicenne [...] cittadine, saloni rinascimentali e sotterranei senza epoca, con una puntualità documentaria un po, pesante; ma preferì gli esterni notturni, i paesaggi coperti di. neve, le vedute esotiche e i cimiteri di notte, che interpretava con una pittura ...
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PINCHERLE, Amelia
Giovanna Amato
PINCHERLE (Pincherle Moravia), Amelia (Bice Amalia). – Nacque a Venezia il 16 gennaio 1870, ultimogenita di Giacomo e di Emilia Capon.
Crebbe in una famiglia dell’alta [...] Marion, per i suoi studi musicali.
Morì a Firenze il 26 dicembre 1954.
Opere. Novelle: Felicità perduta, Livorno 1901; Profili notturni, Livorno 1901; Gente oscura, Torino-Roma 1903; Il padre, in Regina. Rivista per le signore e le signorine, I (1904 ...
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PUGLIESE, Sergio
Enrico Menduni
PUGLIESE, Sergio. – Nacque a Ivrea il 12 marzo 1908 da Augusto, avvocato, e da Laura Baratono, casalinga. Dopo la laurea in giurisprudenza all’Università di Torino, intraprese [...] furono trasmessi per radio ben tre suoi lavori, Notturno in giallo minore, Trampoli, Cugino Filippo. La presenza Festival radiofonico, ibid., 25 dicembre 1949; Prefazione a RAI, I notturni dell’usignolo, 1949-50, Torino s.d. (1950?); Relazione ...
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GNECCO, Francesco
Maria Carmela Di Cesare
Nacque a Genova intorno al 1769. Secondogenito di quattro figli, era stato destinato dal padre, Giambattista, all'attività commerciale; manifestò tuttavia sin [...] sinfonie; sestetto (due violini, clarinetto, corno, viola e fagotto); due quintetti (con clarinetto); notturno (violino, clarinetto, viola e violoncello); cinque notturni (quartetto d'archi, 1794); otto sonate a quattro (1794); una messa a due voci ...
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PAGNI, Ferruccio
Eugenia Querci
– Nacque a Livorno l’11 settembre 1866 da Domenico e da Regina Bini.
Seguì i corsi di Natale Betti presso la Scuola comunale di disegno, dove ebbe compagni Plinio Nomellini [...] , in Maremma, lungo il Serchio, nella campagna pisana, in un sereno ripetersi di motivi tratti dal vero, con effetti di pioggia, notturni, albe e tramonti.
Morì a Torre del Lago il 20 novembre 1935.
Fonti e Bibl.: Mostra personale del pittore F. P ...
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MASELLI, Titina (Modesta)
Francesca Lombardi
Nacque a Roma l'11 aprile 1924, primogenita di Ercole e di Elena Labroca. Il padre, di origini molisane, era figura assai nota nell'ambito artistico romano, [...] a Roma, alla galleria La Tartaruga. In quest'ultima circostanza Vespignani rimarcò l'assoluta originalità delle immagini notturne dell'amica, notando come la sua pittura fosse «pericolosamente vicina all’astrazione; ma queste superfici tagliate e ...
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LUCIANI (De Lucianis), Sebastiano, detto Sebastiano del Piombo
Michele Di Monte
Nacque probabilmente a Venezia da Luciano nel 1485.
Se non c'è motivo di nutrire seri dubbi circa il luogo di origine [...] : Marcello Venusti e le copie da S. del Piombo, in Studi di storia dell'arte, 2003, n. 14, pp. 241-248; Notturno sublime. S. e Michelangelo nella "Pietà" di Viterbo (catal.), a cura di C. Barbieri, Viterbo 2004; C. Barbieri, The competition between ...
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GADDI, Taddeo
Ada Labriola
Figlio del pittore Gaddo di Zanobi, nacque probabilmente tra la fine del Duecento e i primi anni del secolo successivo. Fu operoso come pittore a Firenze e in Toscana tra [...] in città di scultori senesi e pisani quali Tino di Camaino e Giovanni di Balduccio, la raffigurazione di notturni (Smart, 1977) e di complesse architetture testimoniano l'inedito arricchimento figurativo, operato nell'impaginazione delle storie sacre ...
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ALFANO
Anselmo Lentini
Personaggio di primo piano nella storia salernitana e cassinese del sec. XI, come pure nel quadro della vita letteraria, che segnò in quel tempo una mirabile fioritura. Nato a [...] A., nel carme a Pandolfo, parli anche di un'opera in prosa per s. Sabina: verosimilmente una Vita per le lezioni liturgiche dei notturni; ma non ci è giunta. Il sermone su s. Matteo, dato come suo dall' Ughelli, è invece tra quelli di Pier Damiani ...
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notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo Chinati e chiusi (Dante). b. Di cose, che...
segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...