TABUCCHI, Antonio
Simona Costa
– Nacque a Pisa il 24 settembre 1943 (ma registrato all’anagrafe in data 23, con il nome di Antonino), figlio unico di Tina Pardella, ostetrica, e di Adamo.
A Vecchiano, [...] , Una scrittura in partita doppia. T. tra romanzo e racconto, Roma 2003; A. Dolfi, T., la specularità, il rimorso, Roma 2006; I ‘Notturni’ di A. T. Atti del seminario, Firenze..., a cura di A. Dolfi, Roma 2008; A. Dolfi, Gli oggetti e il tempo della ...
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GRIMALDI, Giovanni Battista
Monica Cerroni
Secondogenito di Girolamo, creato cardinale nel 1527 dopo la morte della moglie Francesca Cattaneo, il G. nacque a Genova intorno al 1524.
Girolamo nacque [...] , fino alla seconda guerra mondiale, gli affreschi con soggetti storici e mitologici, opera di Luca Cambiaso, il pittore dei notturni di palazzo Bianco a Genova.
Per quanto riguarda gli incarichi politici, nel 1559 il G., in ottemperanza al trattato ...
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COLONNA, Lorenzo Onofrio
Gino Benzoni
Primo degli otto figli - due maschi e sei femmine - di Marcantonio di Filippo e di Isabella figlia ed unica erede dì Lorenzo Gioeni e Cardona, discendente degli [...] a Roma, del frequente penzolare dalle sue finestre di scale di corda, indice eloquente di furtivi incontri notturni. Certo le chiacchiere, alimentate da estemporanei scatti di gelosia del C., continuamente rilanciate dalla disinvoltura, indubbiamente ...
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MALERBA, Luigi
Giovanni Ronchini
MALERBA, Luigi (Luigi Bonardi)
Secondogenito di Pietro Bonardi e Maria Olari, nacque a Berceto, nell’Appennino parmense, l’11 novembre del 1927.
I Bonardi, sul finire [...] 1979 Dopo il pescecane (Milano), seguito da Diario di un sognatore (Torino 1981), la raccolta delle trascrizioni dei suoi sogni notturni stese tra il 1978 e il 1979, un esperimento unico nel suo genere, che suscitò molto interesse nella critica e ...
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CAMBIASO (Cangiaso), Luca
Bertina Suida Manning
Figlio del pittore Giovanni, nacque il 18 ott. 1527 a Moneglia, ma trascorse la prima giovinezza a San Quirico in Val Polcevera, luogo d'origine della [...] C. creò, con il Cristo davanti a Caifa dell'Accademia ligustica, in deposito a Palazzo Bianco, il "più grande notturno del '500", che anticipa di quasi mezzo secolo il caravaggismo d'una certa pittura nordica del secolo successivo (Isarlo, Marcenaro ...
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FANOLI (Fanolli), Michele
Clelia Alberici
Nacque a Cittadella (Padova) il 9 luglio 1807 (Cittadella, Arch. parrocchiale, Libro dei battesimi, anni 1799-1818) da Lorenzo e Marianna Venzo. Il padre era [...] il Caimi (Commemorazione, 1876, p. 144) cita Les willis come il capolavoro del Fanoli, che per meglio ottenere gli effetti notturni del dipinto usò per la prima volta la tecnica della "tinta perduta", per cui occorreva usare una seconda pietra (una ...
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MARTUCCI, Giuseppe
Antonio Rostagno
– Nacque a Capua il 6 genn. 1856, primogenito di Gaetano e di Orsola Martucciello.
Il M. e la sorella Teresa, nata nel 1857, ricevettero i primi rudimenti musicali [...] G. D’Attilli nel 1946, con M. Horszowski nel 1953), alla Canzone dei ricordi, le trascrizioni di originali pianistici (fra cui il Notturno op. 70 n. 1) e le sinfonie.
Nel marzo 1902 il M. succedette a P. Platania nella direzione del conservatorio di ...
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MANETTI, Rutilio
Luca Bortolotti
Figlio di Lorenzo di Iacopo, di professione sarto, il M. fu battezzato a Siena il 1 genn. 1571 (R. M. 1571-1639, 1978 [cui si rimanda dove non diversamente indicato], [...] Siena: pp. 107 s.); e infine la pala raffigurante S. Alessandro I papa liberato da un angelo dal carcere, saggio di notturno a lume di candela marcatamente influenzato da Van Honthorst, dipinto per la chiesa di S. Giovanni Battista a Sant'Ansano in ...
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MAZZACURATI, Giancarlo
Matteo Palumbo
Nacque a Padova il 9 giugno 1936 da Adeodato e Mariarosa Gherardi.
Ebbe anche un fratello, Benedetto, di poco più giovane. Il ramo paterno era originario di Galliera, [...] nei semestri di insegnamento, facendo su e giù con Napoli dove continuò a tenere i suoi corsi. Furono anni di treni notturni, spesso anche con una sosta a Padova per andare a trovare i suoi genitori. Furono ancora anni di amore per una ...
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GUGLIELMA di Milano, detta la Boema
Marina Benedetti
Dell'esistenza di G. abbiamo notizia principalmente da processi inquisitoriali che si svolsero a Milano nel 1300. Nonostante la natura e la frammentarietà [...] che raffigurava G. a capo di un gruppo di uomini e di donne che si ritrovavano e si accoppiavano in incontri notturni (Bossi). Diffusione ebbe la notizia della presenza a Milano di una donna identificata con lo Spirito Santo e di provenienza inglese ...
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notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo Chinati e chiusi (Dante). b. Di cose, che...
segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...