Pittore (Amsterdam 1603 - ivi 1677). Dipinse paesaggi invernali e celeberrimi notturni, da lui resi con tecnica perfetta negli effetti lunari. Opere nel Rijksmuseum di Amsterdam, nella National Gallery [...] di Londra, al Louvre, ecc. Suo figlio Eglon Hendrik (Amsterdam 1634 - Düsseldorf 1703) fu pittore d'interni, di paesaggi, di ritratti ...
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Pittore (Delft 1621 - Rotterdam 1664). Dipinse scene di genere e paesaggi specializzandosi nella rappresentazione di incendî notturni (l'esplosione della polveriera di Delft nel 1654 fu il suo tema preferito, [...] Amsterdam, Rijksmuseum), avvicinandosi alla maniera di A. van der Neer ...
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Incisore (Utrecht 1585 - ivi 1630). Fu a Roma, dove conobbe A. Elsheimer, del quale incise varie composizioni. Predilesse gli effetti notturni: la sua maniera incontrò favore e fu seguita dai varî incisori, [...] fra i quali J. van de Velde e Hondius ...
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Pittore e incisore (Nancy 1587 o 1588 - ivi 1633). Allievo di C. Saraceni, fu pittore di non grandissimi meriti, ma curioso e bizzarro. Introdusse in Francia la pittura di notturni, che tanta importanza [...] avrebbe avuto con J. Callot e G. La Tour ...
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Pittore italiano (Verona 1909 - Roma 1987). È stato a lungo a Parigi e, dal 1945, si è stabilito a Roma; la sua pittura risente, nell'impostazione cromatica e nella tematica, della "scuola romana" pur [...] con accenti inconfondibilmente veneti; ha prediletto effetti notturni. ...
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Pittore e decoratore (Drottningholm 1865 - Valdemarsudde 1947), figlio di re Oscar II. Studiò a Parigi (1887-89) presso F.-J.-Fl. Bonnat e H. Gervex, esordì nel 1889 all'Esposizione di Parigi, dipinse [...] quasi esclusivamente paesaggi, con predilezione per effetti crepuscolari e notturni e con tendenza ad accentuarne il lirismo e a stilizzarli decorativamente. Eseguì anche pitture murali (nel Teatro di prosa a Stoccolma, nella scuola di Östermalm) e ...
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Pittore (Nola 1911 - Roma 1981). Allievo a Roma di F. Ferrazzi, dal 1930 si accostò alla scuola romana volgendo la sua ricerca, prevalentemente ispirata alla città di Roma o alle visioni allucinate della [...] materico; dopo gli anni Sessanta, le sue opere, che rielaborano tematiche ricorrenti (serie dei ciclisti, degli arlecchini, dei notturni romani), si aprono a notazioni fantastiche e caricaturali. Opere alla Galleria nazionale d'arte moderna di Roma. ...
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Serpetti, Alessio. – Artista italiano (n. Roma 1975). La sua cifra stilistica si presenta matura già dagli esordi in ambito grafico-pittorico, in opere (cicli Vedute di scena, 1999-2010, e L’arte del sogno, [...] , ai visionari preromantici e alle poetiche simboliste e surrealiste. Abile sperimentatore delle tecniche incisorie (raccolta dei Notturni arcani, 2016-21), presente alle Biennali di Roma (2012), Londra (2013), Barcellona (2015) e alla Triennale ...
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Pittore (Vic, Lorena, 1593 - Lunéville 1652). Considerato tra i più grandi caravaggisti stranieri, in realtà ha soltanto punti di contatto superficiali con il Caravaggio (impostazione popolaresca, pseudo-realistica, [...] di I. Bassano, di C. Saraceni (La T. conobbe I. Le Clerc, allievo di Saraceni, e sotto la sua influenza dipinse "notturni").
Vita e opere
Le molteplici componenti del suo stile, le poche opere datate e firmate, le molte copie e variazioni di bottega ...
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notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo Chinati e chiusi (Dante). b. Di cose, che...
segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...