Pittore (Amsterdam 1603 - ivi 1677). Dipinse paesaggi invernali e celeberrimi notturni, da lui resi con tecnica perfetta negli effetti lunari. Opere nel Rijksmuseum di Amsterdam, nella National Gallery [...] di Londra, al Louvre, ecc. Suo figlio Eglon Hendrik (Amsterdam 1634 - Düsseldorf 1703) fu pittore d'interni, di paesaggi, di ritratti ...
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Pittore (Delft 1621 - Rotterdam 1664). Dipinse scene di genere e paesaggi specializzandosi nella rappresentazione di incendî notturni (l'esplosione della polveriera di Delft nel 1654 fu il suo tema preferito, [...] Amsterdam, Rijksmuseum), avvicinandosi alla maniera di A. van der Neer ...
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Cantante e ballerina statunitense naturalizzata francese (Saint Louis 1906 - Parigi 1975). Esordì ancora bambina nei ritrovi notturni del quartiere di Harlem a New York. Riportò un eccezionale successo, [...] che le diede una notorietà internazionale, a Parigi nel 1925 al Théâtre des Champs-Elysées nella Black Revue di N. O. Sissle, per la sua avvenenza (fu detta la Venere nera) e la sua agilità di danzatrice. ...
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Musicista, attore e regista francese (Parigi 1928 - ivi 1991). G. ha iniziato la sua carriera suonando nei locali notturni parigini ed è stato notato da B. Vian; M. Arnaud e J. Gréco hanno interpretato [...] le sue canzoni, dandogli una certa visibilità. Nel 1958 ha pubblicato il primo album Du chant à la une!, continuando a scrivere per F. Gall e B. Bardot. Nel 1969 ha registrato con J. Birkin (sua compagna ...
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Incisore (Utrecht 1585 - ivi 1630). Fu a Roma, dove conobbe A. Elsheimer, del quale incise varie composizioni. Predilesse gli effetti notturni: la sua maniera incontrò favore e fu seguita dai varî incisori, [...] fra i quali J. van de Velde e Hondius ...
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Pittore e incisore (Nancy 1587 o 1588 - ivi 1633). Allievo di C. Saraceni, fu pittore di non grandissimi meriti, ma curioso e bizzarro. Introdusse in Francia la pittura di notturni, che tanta importanza [...] avrebbe avuto con J. Callot e G. La Tour ...
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Musicista (Clermont-Ferrand 1816 - Parigi 1898). Studiò al conservatorio di Parigi, ove fu poi (1848-87) insegnante di pianoforte. Compose gran quantità di lavori didattici, oltre pagine di ordine artistico [...] (Serenate, Notturni, ecc.) e scrisse varî volumi sulla storia del pianoforte e della musica pianistica (Les pianistes célèbres, 1878; Virtuoses contemporaines, 1882; Histoire du piano, 1885, ecc.). ...
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Militare e scrittore spagnolo (Valenza 1544 - ivi 1613). Lasciò l'avvocatura per la carriera delle armi; col grado di capitano di fanteria combatté a Lepanto, a Navarino, ecc. Appartenne alla valenzana [...] accademia dei Notturni: raccolse varie composizioni sotto il titolo di Discursos, epístolas y epigramas de Artemidoro (1605), pubblicò una tragedia in quattro atti, Los amantes (1581), sulla leggenda degli amanti di Teruel. Gli si attribuiscono ...
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Musicista (Budapest 1814 - Parigi 1888). Studiò a Vienna; stabilitosi dal 1838 a Parigi, vi acquistò gran fama di concertista e di insegnante di pianoforte. La sua produzione comprende circa 150 numeri [...] d'opera: sonate, sonatine, notturni, scherzi, variazioni, valzer, mazurche, ballate e alcuni quaderni di studî. Senza aver grande genialità, H. riesce a ottenere creazioni apprezzabili per la loro semplice e dolce poesia: Nuits blanches, Promenades d ...
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notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo Chinati e chiusi (Dante). b. Di cose, che...
segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...