banditismo
Attività criminosa che si è manifestata in quasi tutti i Paesi a partire dall’antichità. Oggi il bandito è chi commette gravi reati, quali assalti a mano armata o rapimenti, spesso come membro [...] . Al Nord il fenomeno del b. si è espresso in assalti a banche e gioiellerie, nel controllo di bische e locali notturni, nonché nel traffico della droga. Il b. pastorale si è manifestato soprattutto in Sardegna e appare legato a motivazioni più ...
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Norme in tema di previdenza nel «collegato lavoro»
Maurizio Cinelli
Carlo Alberto Nicolini
La l. 4.11.2010, n. 183, meglio nota come «collegato lavoro», pur non assumendo la previdenza come oggetto [...] anagrafica, che dal 2012 sarà pari a un mese, per giungere a 3 nel 2014.
11 Sul regime transitorio applicabile ai lavoratori notturni, v. i co. 6 e 7 dello stesso art. 1.
12 Fuso, Disposizioni particolari per il personale dirigenziale, in La riforma ...
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Cattura o uccisione di animali selvatici mediante armi, trappole, reti o animali addestrati. Ha per scopo la difesa del] e persone o degli averi (animali domestici e piante coltivate), la ricerca di alimenti [...] concludere che i falchi sono, dopo i cani, i più notevoli ausiliarî del cacciatore (v. falco e falconeria).
Rapaci notturni, come la civetta e il barbagianni, esercitano una particolare attrazione verso piccoli uccelletti, i quali, di fronte a quelli ...
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Qualsiasi periodo in cui il lavoratore sia al lavoro, a disposizione del datore di lavoro e nell’esercizio della sua attività o delle sue funzioni (art. 1, co. 2, lett. a, d. lgs. n. 66/2003). Le principali [...] collettivi possono prevedere la fruizione di riposi compensativi. Il d. lgs. n. 66/2003 disciplina inoltre le ipotesi di lavoro notturno stabilendo che la durata di quest’ultimo non può superare le 8 ore in media nelle 24 ore, rinviando alla ...
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Predisposizione dell’ordine in cui determinati avvenimenti od operazioni debbono succedersi nel tempo con indicazione dell’ora relativa a ciascuno di essi.
Diritto
O. di lavoro Qualsiasi periodo in cui [...] devono essere periodicamente sottoposti a valutazione dello stato di salute; è disposto un generale divieto di adibire al lavoro notturno le donne in gravidanza fino al compimento di un anno di età del bambino.
Istruzione
O. delle lezioni L’o ...
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SVIZZERA (A. T., 20-21)
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
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Delio CANTIMORI
Luigi CHATRIAN
Otto TSCHUMI
Ernesto GAGLIARDI
Arthur HABERLANDT
Paul GEIGER
Rudolf KAUFMANN
Giuseppe [...] rivelano i visi demoniaci che i giovani del Lötschental nel Vallese portano assieme a pelli di capra nei chiassosi cortei notturni dell'inverno.
Nella regione del lago di Costanza viene esercitata ampiamente la pesca con nasse e grandi reti, servite ...
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LAVORO
Franca Rabaglietti
Franca Rabaglietti
Giovanni Berlinguer
(XX, p. 650; App. I, p. 780; II, 11, p. 166; III, 1, p. 968).
Legislazione del lavoro.
Provvedimenti legislativi. - La legislazione [...] e che siano compatibili con le particolari esigenze della salute e con l'adempimento dell'obbligo scolastico, e al di fuori di orari notturni o festivi. Gli adolescenti inferiori ai 16 anni (e le donne inferiori a 18) non possono essere adibiti a l ...
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U. R. S. S. (XXXIV, p. 816)
Alberto BALDINI
Carlo DE ANGELIS
Ugo FISCHETTI
Anna Maria RATTI
Pino FORTINI
Tomaso NAPOLITANO
. La divisione politico-amministrativa ha subito alcune nuove modificazioni, [...] fanciulli (divieto generale di lavoro ai minori di 16 anni - salvo eccezioni - e di applicazione a lavori faticosi o notturni delle donne e dei minori degli anni 18, congedi di sedici settimane per gravidanze: articoli 129-137), alla protezione del ...
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È la città più importante delle Marche, capoluogo di provincia; sorge ove la costa adriatica italiana forma un caratteristico gomito, dovuto al promontorio del Monte Conero, estrema propaggine orientale [...] , la sua circospezione nell'esporre le navi al fuoco delle batterie trova serî elementi di giustificazione.
Alcuni tentativi notturni di spezzare la catena che chiudeva l'imboccatura del porto fallirono (26-28 settembre); si dovette dunque, poiché ...
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notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo Chinati e chiusi (Dante). b. Di cose, che...
segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...