Termine usato in passato per indicare qualsiasi forma di dispnea; attualmente designa invece alcune sindromi cliniche ben definite.
A. bronchiale Malattia infiammatoria cronica delle vie aeree, caratterizzata [...] la comparsa di tosse stizzosa, difficoltà respiratoria e respiro sibilante; nella maggior parte dei casi sono presenti sintomi notturni. Un ruolo determinante nella genesi dell’a. e degli episodi di riacutizzazione è svolto dalle cellule del sistema ...
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Crampo
Giancarlo Urbinati
Il crampo è una contrattura transitoria e involontaria, spasmodica e dolorosa, che compare in limitati gruppi muscolari, per cause varie, quali la fatica o l'insufficiente [...] molti paesi è in uso la somministrazione preventiva ai lavoratori minerari di bevande addizionate con sali); nei crampi notturni può risultare utile la somministrazione di potassio o di chinino.
Bibliografia
r.c. griggs, Spasmi muscolari, crampi e ...
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Insonnia
Salvatore Mazza
Il termine insonnia (derivato dal latino insomnis, "inabile a dormire"), qualora venisse inteso nel significato letterale di mancanza di sonno, dovrebbe essere giudicato improprio, [...] . Si osserva solitamente un allungamento della latenza di sonno, cioè del tempo di addormentamento, un incremento dei risvegli notturni, una riduzione delle fasi di sonno profondo; le modificazioni dei parametri relativi al sonno REM (v. oltre) sono ...
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Faccia
Patrizia Vernole
La faccia (dal latino facies, "aspetto, forma") è la parte della testa dell'uomo situata inferiormente alla parte anteriore del cranio e denominata anche viso. Si trova in rapporto [...]
Nelle varie specie di Primati esistono grosse differenze nella struttura e nella colorazione della faccia. Per es., molti Primati notturni, come i Lemuri, hanno attorno agli occhi una colorazione scura che determina una sorta di maschera, la cui ...
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Occhio
Gabriella Argentin
Luciano Cerulli
Stefano Palma
Vittorio Picardo
L'occhio è l'organo di senso preposto alla ricezione degli stimoli luminosi e delle immagini che, elaborate poi a livello [...] allungata, sia orizzontalmente come nel cavallo, sia verticalmente come nei gatti, gufi o gechi e, in genere, negli animali notturni, per potersi chiudere più prontamente in caso di eccesso di luce. Dato che, come detto in precedenza, nei Vertebrati ...
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Stato e periodo di riposo fisico-psichico caratterizzato dalla sospensione totale o parziale della coscienza e della volontà.
Fisiologia del sonno
Il s. è una condizione temporanea e periodica di sospensione [...] il percorso ecc.); di tali azioni il sonnambulo al risveglio non conserva ricordo; l’enuresi; il sonniloquio; gli incubi notturni; il bruxismo (o digrignamento dei denti) e altri ancora. Nella maggioranza dei casi questi disturbi, la cui componente ...
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CARRADORI, Giovacchino
Isabella Sermonti Spada
Nacque a Prato il 6 giugno 1758 da Iacopo e Maria Veronica Lapini. Appartenente a una famiglia di umile condizione economica, per potersi dedicare agli [...] e sulle proprietà dell'humus.
Sono note le discussioni del C. con L. Spallanzani sul problema se gli uccelli da preda notturni possano o no digerire i cereali, ed essere perciò frugivori, oltre che carnivori. Il C. dimostrò la presenza, nei succhi ...
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La sensazione specifica dell’organo dell’olfatto, diversa a seconda delle sostanze da cui è provocata.
Chimica
Generalità
Sono state proposte molte teorie dell’o.; tutte hanno in comune l’obiettivo di [...] vengono impollinati. Certi fiori emettono l’o. solo all’imbrunire o durante la notte, in relazione con pronubi (farfalle) notturni.
La natura chimica delle sostanze odorose vegetali è molto varia: terpeni, eteri, ecc. I tessuti vegetali che sono sede ...
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Orgasmo
Alessandra Graziottin
Il termine orgasmo (dal greco ὀργασμός, derivato di ὀργάω, "essere pieno d'ardore, di voglia ardente") indica il complesso evento psicofisiologico, di breve durata, che [...] fattori psicologici e ambientali possono inibirne il raggiungimento, pur temporaneamente. Essa può essere diretta, indiretta, diurna o notturna, per l'attivazione dei nuclei orgasmici centrali da parte dei sogni. Il risultato comune è la reazione di ...
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notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo Chinati e chiusi (Dante). b. Di cose, che...
segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...