COLONNA, Lorenzo Onofrio
Gino Benzoni
Primo degli otto figli - due maschi e sei femmine - di Marcantonio di Filippo e di Isabella figlia ed unica erede dì Lorenzo Gioeni e Cardona, discendente degli [...] a Roma, del frequente penzolare dalle sue finestre di scale di corda, indice eloquente di furtivi incontri notturni. Certo le chiacchiere, alimentate da estemporanei scatti di gelosia del C., continuamente rilanciate dalla disinvoltura, indubbiamente ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. La Seconda guerra mondiale
Daniel J. Kevles
La Seconda guerra mondiale
La Seconda guerra mondiale vide un impiego senza precedenti della tecnologia. [...] da portaerei, combinato con la possibilità di cogliere il nemico di sorpresa grazie alla localizzazione radar sia diurna sia notturna". L'impiego di aerei dotati di radar fu possibile anche grazie al contributo degli studi di ricerca operativa. Nata ...
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UCRAINA
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Adriano Guerra
Oxana Pachlovska
(XXXIV, p. 594; App. II, II, p. 1052; III, II, p. 1004; v. urss, XXXIV, p. 816; App. I, p. 1098; II, II, p. 1065; III, II, p. 1043; IV, III, p. 754)
Già repubblica [...] della ''vecchia guardia'' è M. Bažan (1904-1983), dal linguaggio più monumentale (Nični rozdumy staroho majstra, "I pensieri notturni del vecchio maestro", 1974), che svolge un'intensa attività di traduttore e di critico letterario, e fonda la nuova ...
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Femminismo
Chiara Saraceno
sommario: 1. Introduzione. 2. Femminismo, femminismi. 3. Il contesto storico del femminismo. 4. Uguaglianza e differenza. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Il femminismo nasce [...] leggi di protezione, relative alla riduzione dell'orario di lavoro per le donne e al divieto d'impiegarle in lavori notturni e sottoterra. In questo caso, tuttavia, leggere le diverse posizioni come semplici espressioni d'interessi di classe e di ...
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GUICCIARDINI, Francesco
Pierre Jodogne
Gino Benzoni
Nacque a Firenze il 6 marzo 1483, terzogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, che ebbero undici figli, tra cui cinque [...] da assumere "per esempio", trapiantabile e ricalcabile. Nell'inazione coatta Machiavelli in disgrazia si risarcisce con i notturni colloqui con i grandi, donde scaturisce l'esaltante prospettiva del principe redentore. Il G., proprio perché in ...
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BRIENNE, Gualtieri di
Ernesto Sestan
Sesto conte di questo nome, nacque con molta probabilità in Francia, nel feudo avito di Brienne (Aube), nella Champagne, verosimilmente nell'anno 1304 o nell'anno [...] tutti nella speranza che il B., una volta signore, avrebbe risposto alle aspettative. I priori, dopo lunghi conciliaboli notturni con il B., si lasciarono persuadere a convocare il parlamento, ma a patti ben precisi: signoria della durata di ...
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GUERRA
Mario Silvestri
Angelo Panebianco
Antonio Cassese
Storia
di Mario Silvestri
I primi conflitti armati
La guerra come fenomeno sociale, o come continuazione della politica 'con altri mezzi', [...] (V-1), i razzi a lunga gittata (V2), i sottomarini ad alta velocità in immersione (tipi XXI e XXIII) e i visori notturni all'infrarosso.
La guerra aeronavale e terrestre nel Pacifico fra le potenze anglo-americane e il Giappone si è svolta secondo le ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] vel sudore nostram rem publicam contineri»114.
Perciò egli proibisce sacrifici pagani (341) in sede privata, raduni notturni (353) e in generale legifera contro maghi e astrologi115. La legislazione repressiva, con applicazione della tortura e ...
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Costantino e i templi
Silvia Margutti
Negli anni successivi all’emanazione dell’editto di Milano del 313 d.C., con il quale Costantino e Licinio avevano reso il cristianesimo religio licita in tutto [...] 382); Cod. Theod. XVI 5,11 (25 luglio 383).
27 Cod. Theod. XVI 10,7 (21 dicembre 381) contro i sacrifici diurni e notturni; Cod. Theod. XVI 10,9 (25 maggio 385) che proibiva i sacrifici e l’immolazione di vittime a scopo divinatorio.
28 Cod. Theod ...
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notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo Chinati e chiusi (Dante). b. Di cose, che...
segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...