Breillat, Catherine
Massimo Causo
Regista cinematografica, sceneggiatrice e scrittrice francese, nata a Bressuire (Deux-Sèvres) il 13 luglio 1948. Dopo un esordio letterario, si è fatta notare nel panorama [...] e inedito anche in Francia sino al 2000) è seguito nel 1979 l'ancor più controverso Tapage nocturne (Movimenti notturni), diario di una regista alla spasmodica ricerca dell'amante perfetto. L'insuccesso del film, drasticamente rifiutato da critica e ...
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Delerue, Georges
Marta Tedeschini Lalli
Compositore e direttore d'orchestra francese, nato a Roubaix (Nord) il 12 marzo 1925 e morto a Burbank (Los Angeles) il 20 marzo 1992. Formatosi nel vivo della [...] con S. Plé-Caussade, P.H. Busser, J. Rivier e infine con D. Milhaud. Per mantenersi agli studi, suonava il piano nei locali notturni, e si accostò in quel periodo anche al repertorio jazz. Nel 1949 si diplomò e vinse il Prix de Rome. Alla fine degli ...
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Dearden, Basil (propr. Dear, Basil)
Francesca Vatteroni
Regista e produttore cinematografico inglese, nato a Westcliff-on-Sea (Essex) il 1° gennaio 1911 e morto a Brentford (Londra) il 23 marzo 1971. [...] da solo il dramma bellico The bells go down (1943), e partecipò al film collettivo Dead of night (1945; Incubi notturni o Nel cuore della notte). Nel 1946 D. avviò con il produttore, regista e scenografo Michael Relph una collaborazione destinata a ...
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Ealing Studios
Riccardo Martelli
Casa di produzione inglese, fondata nel 1931 e scomparsa nel 1959. Gli E. S., benché abbiano prodotto film di ogni genere, hanno visto il loro nome essenzialmente legato [...] di Frend, alle opere di genere ma stilisticamente innovative del dopoguerra, come il fantastico Dead of night (1945; Incubi notturni o Nel cuore della notte) diretto da Cavalcanti, Crichton, Dearden e Hamer, l'avventuroso Scott of the Antarctic (1948 ...
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L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il sorgere del Sole; si contrappone a giorno nel significato ristretto di intervallo di tempo tra l’alba e il tramonto. La durata della n. varia con [...] si sono perpetuati anche in alcune religioni superiori, o ha offerto a essi un facile simbolismo, così come dei terrori notturni e delle credenze a essi connesse rimangono numerose tracce nel folclore di tutti i paesi.
Nella religione greco-romana la ...
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Redgrave, Sir Michael (propr. Michael Scudamore)
Emanuela Martini
Attore cinematografico e teatrale e produttore cinematografico inglese, nato a Bristol (Gloucester-shire) il 20 marzo 1908 e morto a [...] 's dummy (Il pupazzo del ventriloquo) di Alberto Cavalcanti, episodio del celebre horror collettivo Dead of night (1945; Incubi notturni o Nel cuore della notte), The man within (1947; I contrabbandieri) di Bernard Knowles. A Hollywood partecipò, nel ...
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DUPONT, Ewald Andre
Giovanni Spagnoletti
Dupont, Ewald André (propr. Ewald Andreas)
Regista e sceneggiatore tedesco di famiglia ebrea, nato a Zeitz (Sassonia) il 25 dicembre 1891 e morto a Los Angeles [...] -ish International Pictures diresse Moulin Rouge e Piccadilly (entrambi del 1928), due film ambientati nel mondo dei locali notturni e dello spettacolo, secondo un già collaudato modello. Sempre a Elstree girò poi in doppia versione inglese/tedesca ...
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VYSOCKIJ, Vladimir Semenovič
Nicoletta Marcialis
Poeta, cantautore e attore russo, nato a Mosca il 25 gennaio 1938, morto ivi il 25 luglio 1980. Trascorsi alcuni anni con il padre vicino a Berlino, [...] , riproduce in una sua trasfigurazione artistica brani di conversazione colti per strada, nelle file davanti ai negozi, nei ricoveri notturni degli ubriachi, alterna ironia e lirismo, trova le parole più adatte a dire la guerra, i lager, la vita ...
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Fantastico, cinema
Alessandro Cappabianca
Tra i generi cinematografici, il fantastico appare forse il meno facilmente definibile, presentando numerose tangenze con l'horror, l'avventura, la fantascienza, [...] luminosità, una specie di notte bianca nordica, invece che, come accade di solito con film di questo tipo, in antri notturni, cupi e bui. Per questo Vampyr è il regno delle ombre staccate dai corpi, delle ombre che diventano protagoniste in una ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] solarità delle scene sul mare; e il debutto di Michelangelo Antonioni (Cronaca di un amore, 1950), con i suoi molti notturni e la bellezza della protagonista colta nella sua essenza dal b. e n., appare una personale variazione delle atmosfere e delle ...
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notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo Chinati e chiusi (Dante). b. Di cose, che...
segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...