Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Psicologia, psichiatria e psicoanalisi
Luciano Mecacci
La psicologia
Le opere più accreditate di storia della psicologia individuano una scissura tra le analisi dei processi psicologici svolte nel lungo [...] durante il primo conflitto mondiale: al deperimento fisico e a disturbi organici si associavano allucinazioni, incubi notturni, stati depressivi, espressione catatonica e così via. Reparti psichiatrici, sotto il coordinamento di Tamburini, furono ...
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Diabete
Gaetano Crepaldi
Michele Dalla Vestra
Paola Fioretto
Il diabete mellito (dal greco διαβήτης, derivato da διαβαίνω, "passare attraverso", e dal latino mellitus, "dolce come il miele") è un'alterazione [...] sono prevalentemente di natura sensitiva, si manifestano con alterazioni della sensibilità soggettiva (formicolii, dolori crampiformi notturni, soprattutto agli arti inferiori). Rara è una forma dolorosa acuta, che tipicamente si sviluppa dopo ...
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Testa
La testa costituisce la parte superiore del corpo umano. Essa è separata dal collo dalla linea cervicocefalica, che inizia dalla protuberanza occipitale esterna e, toccando l'apice dell'apofisi [...] olfatto è uno dei sensi più antichi dal punto di vista evolutivo ed è ben sviluppato in molti animali inferiori e notturni. Questa forma di sensibilità permette di apprezzare l'odore dei cibi, degli individui, dell'ambiente ecc. Nell'uomo, come negli ...
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Emisferi cerebrali
Henry Hecaen e Giovanni Berlucchi
di Henry Hecaen e Giovanni Berlucchi
EMISFERI CEREBRALI
Dominanza cerebrale
di Henry Hecaen
sommario: 1. Introduzione. 2. Emisfero sinistro. a) Dominanza [...] il sesto anno di età, dà luogo ad assenze atipiche (con automatismo) e a crisi generalizzate toniche per lo più notturne. La sua prognosi è sfavorevole sia per l'evoluzione epilettica, sia per la grave compromissione psicomotoria. Favorevole invece è ...
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notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo Chinati e chiusi (Dante). b. Di cose, che...
segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...