L’ufficiatura, che nella Chiesa antica si teneva di notte e constava di 9 salmi e 9 lezioni; oggi viene denominato ufficio delle letture e consta di 3 salmi e 2 letture.
Composizione strumentale che nel 18° sec. era divisa in più movimenti, analogamente alla serenata e alla cassazione. Dal 19° sec. indica un pezzo unico, specialmente per pianoforte, in forma libera o di canzone ternaria, in stile melodico ...
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Cantante e ballerina statunitense naturalizzata francese (Saint Louis 1906 - Parigi 1975). Esordì ancora bambina nei ritrovi notturni del quartiere di Harlem a New York. Riportò un eccezionale successo, [...] che le diede una notorietà internazionale, a Parigi nel 1925 al Théâtre des Champs-Elysées nella Black Revue di N. O. Sissle, per la sua avvenenza (fu detta la Venere nera) e la sua agilità di danzatrice. ...
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Musicista, attore e regista francese (Parigi 1928 - ivi 1991). G. ha iniziato la sua carriera suonando nei locali notturni parigini ed è stato notato da B. Vian; M. Arnaud e J. Gréco hanno interpretato [...] le sue canzoni, dandogli una certa visibilità. Nel 1958 ha pubblicato il primo album Du chant à la une!, continuando a scrivere per F. Gall e B. Bardot. Nel 1969 ha registrato con J. Birkin (sua compagna ...
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Musicista (Clermont-Ferrand 1816 - Parigi 1898). Studiò al conservatorio di Parigi, ove fu poi (1848-87) insegnante di pianoforte. Compose gran quantità di lavori didattici, oltre pagine di ordine artistico [...] (Serenate, Notturni, ecc.) e scrisse varî volumi sulla storia del pianoforte e della musica pianistica (Les pianistes célèbres, 1878; Virtuoses contemporaines, 1882; Histoire du piano, 1885, ecc.). ...
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Musicista (Budapest 1814 - Parigi 1888). Studiò a Vienna; stabilitosi dal 1838 a Parigi, vi acquistò gran fama di concertista e di insegnante di pianoforte. La sua produzione comprende circa 150 numeri [...] d'opera: sonate, sonatine, notturni, scherzi, variazioni, valzer, mazurche, ballate e alcuni quaderni di studî. Senza aver grande genialità, H. riesce a ottenere creazioni apprezzabili per la loro semplice e dolce poesia: Nuits blanches, Promenades d ...
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DEGOLA, Giocondo
Danilo Prefumo
Nato a Genova nel 1803 dal compositore e musicista Andrea Luigi, studiò inizialmente col padre e col polacco Francesco Mirecki.
Dopo essersi fatto apprezzare come autore [...] di alcune garbate romanze da camera e di notturni che ottennero un buon successo nei salotti genovesi, si dedicò al melodramma. L'opera d'esordio, Isabella Spinola - rappresentata col titolo di Adelisa al teatro Carlo Felice di Genova nella primavera ...
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Direttore d'orchestra, nato a Roman (Romania) il 26 luglio 1912. Ebbe la prima educazione musicale a Bucarest e poi per vario tempo alternò gli studî di musica, di filosofia e di matematica con il lavoro [...] in locali notturni e scuole di danza di Parigi. Dal 1939 al 1945 studiò al conservatorio di Berlino, dove fu allievo di Hans Thiessen e Fritz Stein, seguendo contemporaneamente i corsi di musicologia tenuti all'università da Arnold Schering e Georg ...
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Musicista (Torino 1781 - Parigi 1841). Precoce violoncellista e compositore, nel 1805 fu maestro alla corte di Baviera, nel 1806-08 presso Paolina Bonaparte-Borghese, nel 1809 alla corte di Vestfalia e [...] dal 1814 alla corte di Francia. Più che per le messe e le opere teatrali è ricordato per le 174 romanze e i 170 duetti, intitolati Notturni. ...
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Musicista (Dublino 1782 - Mosca 1837). Studiò con M. Clementi. Iniziò la sua attività di pianista e di compositore nel 1794, dal 1802 seguì Clementi in giri concertistici sul continente. Stabilitosi a [...] poi tournée in Belgio, Francia, Italia, sempre con grande successo. Come compositore deve la sua fama specialmente ai 18 Notturni per pianoforte, il cui stile annuncia quello di Chopin. Scrisse inoltre concerti, sonate, tre lavori per pianoforte e ...
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Musicista italiano naturalizzato statunitense (Cadegliano, Varese, 1911 - Montecarlo 2007). Trasferitosi a 17 anni negli USA, studiò al Curtis Institute di Filadelfia con R. Scalero, e si diplomò in composizione [...] ; Aiuto, aiuto, arrivano i Globolinks, 1968, per bambini) e drammatiche (La medium, 1946; Il console, 1950; Amahl e gli ospiti notturni, 1951; La santa di Bleecker Street, 1954; Maria Golovin, 1958; L'ultimo selvaggio, 1963; La bugia di Martin, 1964 ...
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notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo Chinati e chiusi (Dante). b. Di cose, che...
segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...