CLUNIACENSI
F. Gandolfo
Benedettini riformati facenti capo all'abbazia borgognona di Cluny (v.). Lo stretto legame mantenuto dalle varie fondazioni con la casa madre fu un fatto nuovo nella cultura [...] , per consentire ai monaci di privilegiare l'aspetto liturgico, fondato sulla estenuante celebrazione degli uffici diurni e notturni. Proprio perché era mancata una linea di intervento dell'Ordine nelle vicende artistiche, la qualità delle imprese ...
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L'educazione ai sentimenti
Anna Tonelli
Le regole della 'vita emotiva'
Tra i compiti che la Chiesa considera come prioritari, l’educazione ai sentimenti rientra pienamente nel disegno di formare e modellare [...] i sensi, come baci e abbracci prolungati e sensuali; scene, riviste e balli in abiti succinti, come quelli in locali notturni; scene di svestimento; motti salaci, frasi a doppio senso»52. Divieti che aumentano di fronte al successo del cinema ...
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Cosmologia
Ioan M. Lewis
Introduzione
Con il termine 'cosmologia', derivato dal greco ϰόσμοϚ ('ordine', 'armonia', 'mondo'), si intende la conoscenza della struttura e dell'ordinamento dell'universo. [...] adatti al consumo alimentare risultano ambigui in base al loro schema di classificazione. La loro tassonomia separa gli animali notturni da quelli diurni; quelli che vivono in alto (uccelli, scoiattoli e scimmie) da quelli che vivono in basso; gli ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] vel sudore nostram rem publicam contineri»114.
Perciò egli proibisce sacrifici pagani (341) in sede privata, raduni notturni (353) e in generale legifera contro maghi e astrologi115. La legislazione repressiva, con applicazione della tortura e ...
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Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] province che non avessero perseguito come dovevano queste nuove tipologie di reato61; 2) si abolivano i sacrifici notturni voluti da Magnenzio, evidentemente venendo a intrecciarsi in quel frangente lotta politica con contrapposizione religiosa62; 3 ...
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notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo Chinati e chiusi (Dante). b. Di cose, che...
segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...