friganee
Giuseppe M. Carpaneto
Farfalle primitive con larve acquatiche
Le friganee, insetti dell'ordine dei Tricotteri, sono strettamente imparentate con le farfalle, i Lepidotteri, poiché discendono [...] di detriti o di piccoli organismi, mentre gli adulti spesso non mangiano affatto e hanno un apparato boccale regredito
Adulti notturni e modesti
L'ordine dei Tricotteri comprende oltre 3.000 specie distribuite in tutti i continenti. Il nome deriva ...
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Famiglia di Insetti Coleotteri Polifagi, che comprende i cervi volanti. Se ne conosce, in tutto il mondo, circa un migliaio di specie, di cui una quindicina europee. Di dimensioni medio-grandi, hanno corpo [...] (e tutto il capo) sono molto sviluppate, specialmente nei maschi. Le larve, melolontoidi, vivono nel legno. Gli adulti, per lo più crepuscolari o notturni, si nutrono di linfa e di succhi vegetali. Nel Lucanus cervus, lo sviluppo larvale dura 4 anni. ...
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In etologia, la capacità di alcuni organismi (Pipistrelli, Cetacei e alcuni Uccelli) di emettere ultrasuoni e rilevare gli echi riflessi per localizzare la posizione di ostacoli o fonti di cibo. Nei Cetacei [...] (Rinolofidi) e sono rilevati dalle orecchie e dalle creste cutanee (folgie nasali) del muso. Utilizzano l’e. anche degli uccelli notturni nidificanti in grotte: il gen. Aerodramus (dell’ ordine Apodiformi) e il guacharo (Steatornis caripensis). ...
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Sottordine di Mammiferi Roditori affine agli Istricomorfi ma separato da questi nelle moderne classificazioni, comprendente specie originarie dell’America Meridionale e diffuse prevalentemente in quel [...] ). I rappresentanti dei Caviinae sono più grossi di un ratto, privi di coda esterna: hanno arti corti, dita lunghe. Crepuscolari o notturni, si muovono nascosti fra i cespugli, o in tane, dalla pianura all’alta quota. Si cibano di erbe o di radici ...
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Con uso ampio, nome dei Mammiferi Primati Strepsirrini dell’infraordine Lemuriformi, comprendente le superfamiglie Cheirogaleoidei (con la famiglia Cheirogaleidi) e Lemuroidei (con le famiglie Lemuridi, [...] 3 kg), i l. hanno muso appuntito, arti anteriori più corti dei posteriori, coda più lunga del corpo: diurni o notturni, prevalentemente arboricoli e legati all’ambiente forestale (a eccezione del catta) e fitofagi.
La famiglia Daubentonidi (aye-aye ...
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Tipo di unghia adunca che ricopre le falangi terminali di alcuni Vertebrati, come tartarughe, sauri, coccodrilli, taluni Uccelli e Mammiferi carnivori. Gli a. servono come organi di prensione, sia per [...] rapaci pescatori gli a. sono rivolti due in avanti e due all’indietro per permettere una efficace presa dei pesci. I rapaci notturni hanno la base degli a. e il piede muniti di piume per la pulizia della preda, che poi ingoiano intera, a differenza ...
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ZAPO (dal gr. ζα- prefisso che rinforza il significato della parola, e πούς "piede"; lat. scient. Zapus Coues, 1875; fr. zapode; ted. Hüpf maus; ingl. jumping mouse)
Oscar De Beaux
Genere di Roditori [...] gli anteriori, con 5 dita unguiculate, coda lunghissima e sottile con cresta pelosa terminale dorsale.
Gli Zapi sono animaletti notturni, d'intelligenza scarsa, di incredibile agilità nel salto, che può raggiungere anche la lunghezza di 2 a 3 metri ...
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cìmice Nome comune di numerose specie di Insetti Emitteri Eterotteri. Hanno apparato boccale pungitore-succhiatore, antenne brevi, ali anteriori coriacee (elitre). Alcune vivono sulle piante di cui pungono [...] e nel Nord-America, ma quasi cosmopolita, e Cimex rotundatus (fig. B), comunissimo in Asia e in Africa. Hanno costumi notturni e succhiano il sangue infossando le setole boccali nella pelle e iniettando una saliva irritante, che rende la puntura ...
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Nome comune dei Rettili Squamati dell’infraordine Gecoti della famiglia Geconidi (o Gekkonidi). Alcune specie sono note anche con il nome comune di tarantola.
Lunghi dai 5 ai 40 cm, si nutrono generalmente [...] desertici alle foreste tropicali, dal livello del mare fino ad alta quota; in gran parte crepuscolari o notturni, talvolta arboricoli. Depongono uova con guscio calcareo. Sebbene alcune specie (per es., la tarantola) siano popolarmente ritenute ...
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quetzal
Giuseppe M. Carpaneto
L’uccello sacro dei Maya
Le bellissime penne verdi del quetzal venivano usate dagli antichi Maya per fabbricare diademi che soltanto le persone più importanti avevano il [...] su un ramo. Nei Trogonidi, tuttavia, le dita rivolte in avanti sono il 3° e il 4° mentre nei pappagalli e nei rapaci notturni sono il 2° e il 3°.
Altra caratteristica in comune con i pappagalli e con altri uccelli è la nidificazione in cavità dei ...
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notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo Chinati e chiusi (Dante). b. Di cose, che...
segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...