leoni e tigri
Giuseppe M. Carpaneto
Predatori su misura
Dai piccoli gatti selvatici alle grandi fiere come la tigre e il leone, la famiglia dei Felidi ha prodotto una serie di predatori di taglia diversa, [...] grazie al profumo del proprio alito.
Il leopardo è ancora oggi il più comune di tutti i grandi Felidi: adattabile, notturno e scaltro, riesce a vivere perfino alla periferia delle grandi città africane e asiatiche. Solitario e territoriale, uccide la ...
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serpenti
Giuseppe M. Carpaneto
Vertebrati senza zampe
I serpenti sono un prodotto piuttosto recente dell’evoluzione dei Rettili. La perdita degli arti è la caratteristica che generalmente li distingue [...] nuotano in superficie alla ricerca di rane o prendono il sole sulle rive. Invece, nei paesi tropicali molte specie sono notturne a causa della temperatura troppo elevata durante le ore del giorno. La maggior parte dei Colubridi ha dentatura aglifa ed ...
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rane, rospi e raganelle
Giuseppe M. Carpaneto
I genitori dei girini
Gli Anuri sono un ordine di Anfibi privi di coda ma con arti posteriori adatti a saltare. Comprendono le rane, i rospi e le raganelle, [...] bufo) e il rospo smeraldino (Bufo viridis), entrambi largamente diffusi in Europa e in Asia.
I rospi sono prevalentemente notturni e consumano un’enorme quantità di Insetti, offrendo un grande servizio all’agricoltura. Davanti a un predatore, i rospi ...
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farfalle
Giuseppe M. Carpaneto
Variopinte ali squamose
Ali coperte di squame, corpo peloso e bocca fornita di una spiritromba: sembra la descrizione di un essere fantastico con la testa d'elefante; [...] serie di pseudozampe a ventosa lungo l'addome che impediscono loro di cadere. Molti bruchi, inoltre, mangiano nelle ore notturne per evitare i principali predatori che cacciano a vista, gli uccelli; di giorno rimangono attaccati alla pagina inferiore ...
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canguri, koala, opossum
Giuseppe M. Carpaneto
Animali con il marsupio
Quasi tutti i Mammiferi che vivono in Australia appartengono ai Marsupiali. Sono i canguri, i koala, i vombati e tanti altri. Pur [...] ), è un altro degli animali che hanno subito un drammatico impatto in seguito alla colonizzazione umana. Questo interessante predatore notturno si è estinto in tutto il continente e oggi sopravvive solamente nella grande isola della Tasmania, dove il ...
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Fisica
In ottica, in generale, si chiama l. (o meglio, l. semplice) il sistema ottico centrato costituito da 2 diottri rifrangenti adiacenti, ambedue curvi oppure uno curvo e l’altro piano, cioè il sistema [...] , la curvatura posteriore è molto più pronunciata. Le sue dimensioni sono notevoli nei pesci e in genere negli animali notturni; in generale è tanto più molle quanto maggiore è l’ampiezza d’accomodazione. Possiede un nucleo centrale differenziato nei ...
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Uccelli Classe (Aves) di Vertebrati omeotermi.
Morfologia
Il corpo degli U. è sostenuto nella deambulazione dai soli arti posteriori; gli anteriori sono trasformati in ali atte al volo e aderenti al corpo [...] di Invertebrati), denominazione riferita in particolare agli ordini Falconiformi (u. rapaci diurni) e Strigiformi (u. rapaci notturni); u. trampolieri, che possiedono lunghe zampe per muoversi nelle acque basse dei laghi e delle paludi dove trovano ...
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FEA, Leonardo
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Torino il 24 luglio 1852 da Paolo, professore di disegno all'Accademia Albertina, e da Anna Roda. Sulle orme del padre, apprese a disegnare e soprattutto [...] , continuò le escursioni da cui ricavò scarsa varietà di Insetti ma molti Uccelli, con interessanti specie di Rapaci notturni, tra cui lo Scops Feae Salvad.
Completata così la visita delle quattro più importanti isole dell'arcipelago africano ...
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lupi, sciacalli e volpi
Giuseppe M. Carpaneto
Olfatto e intelligenza
La famiglia dei Canidi comprende circa 14 generi e 34 specie di Mammiferi Carnivori ed è diffusa in tutti i continenti, eccetto l’Antartide. [...] , le cui grandi orecchie sono pannelli per la dispersione del calore e parabole per ascoltare i rumori degli animali notturni. Nelle desolate tundre dell’estremo Nord, insieme alle renne (cervi, renne, alci), vive la volpe polare (Alopex lagopus) che ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] il carapace delle femmine con un ritmo diverso per ogni specie. Sono frequenti i segnali acustici (Anfibi Anuri, Uccelli notturni, Insetti), e quelli chimici (molte specie di Mammiferi e di Insetti). Certi Protozoi emettono segnali chimici sia per ...
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notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo Chinati e chiusi (Dante). b. Di cose, che...
segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...