Pseudonimo della scrittrice belga di lingua francese Françoise Lilar (Anversa 1930 - Bry-sur-Marne 2016), figlia di S. Lilar. Stabilitasi a Parigi nel 1949, si rivelò con il romanzo Le rempart des béguines [...] e della satira. Tra i suoi romanzi successivi, tradotti in più lingue: Les mensonges (1956), che anticipa i modi del Nouveauroman; L'empire céleste (1958); Les signes et les prodiges (1966); Le jeu du souterrain (1973); Allegra (1976); Dickie-Roi ...
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Scrittore italiano (n. Roma 1946). Esordì con Ginevra (1974), cui seguì Il museo africano (1976), due opere in cui, sotto l'influsso del nouveauroman francese, già l'autore identificava con sicurezza [...] la sua nota più congeniale nella sospensione del tradizionale causalismo. Il grande tema dei romanzi successivi (L'amore borghese 1978; La felicità coniugale, 1982; La terza donna, 1984; Lo sguardo del ...
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Romanziere francese (Monsen-Baroeul 1926 - Contamine-sur-Arve 2016). Nella sua opera la "poetica dell'oggetto", che è al fondo delle teorie dell'école du regard e del cosiddetto nouveauroman, trova la [...] più convincente estrinsecazione soprattutto per quanto riguarda l'approfondimento del monologo interiore che è al centro degl'interessi di B.; i suoi romanzi (Passage de Milan, 1954; L'emploi du temps, ...
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Scrittrice francese (n. Angers 1940). Prof. all'univ. di Parigi-Nanterre, traduttrice (di I. Calvino, P. P. Pasolini, ecc.), collaboratrice della rivista Digraphe (1972-77), ha esordito con opere vicine [...] al nouveauroman (Paysage de ruines avec personnages, 1975; Le voyage d'Amsterdam ou les règles de la conversation, 1977), approdando in seguito a una scrittura più classica (Les portes de Gubbio, 1980; Un printemps froid, 1983; La vie fantôme, 1986; ...
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Scrittore argentino (Serodino, Santa Fe, 1937 - Parigi 2005). Dal 1968 visse e insegnò in Francia. Dopo alcune opere d'impianto realistico (i racconti riuniti in En la zona, 1960, e Unidad de lugar, 1967; [...] i romanzi Responso, 1964; e La vuelta completa, 1967), la sua narrativa si aprì a sperimentazioni vicine a quelle del nouveauroman con i racconti di Cicatrices (1969) e i romanzi El limonero real (1974), Nadie, nunca, nada (1980), La ocasión (1988) ...
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al-Harrāț, Idwār (anche al-Kharrat)
Scrittore egiziano, nato ad Alessandria d'Egitto il 16 marzo 1926. Laureatosi in legge (1946) presso l'università di Alessandria, alla fine degli anni Quaranta partecipò [...] 1-3, pp. 17-26.
N. Tomiche, Histoire de la littérature romanesque de l'Égypte moderne, Paris 1981.
J. Fontaine, Le nouveauroman égyptien, 1975-1985, in Revue de l'Institut des Belles Lettres Arabes, Tunis 1986, pp. 215-62.
P. Cachia, An overview of ...
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Scrittore e regista francese ( Brest 1922 - Caen 2008). Tra i principali esponenti della corrente letteraria del Nouveauroman affermò l'idea di una letteratura concepita nei limiti ossessivi della descrizione [...] alcuna interpretazione. Tale "poetica dello sguardo", che R.-G. ha esposto in saggi e interviste raccolti in Pour un nouveauroman (1964; trad. it. 1965), sembra arricchirsi nelle opere successive (La maison de rendez-vous, 1965, trad. it. 1966 ...
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Regista cinematografico francese (Vannes, Morbihan, 1922 - Parigi 2014). Autore ora geniale e provvisto di humour, ora freddo e cerebrale, caratterizzato da una costante volontà di sperimentazione, ha [...] pubblicità e anche come montatore. La sua attività cinematografica, che si formò nel clima della nouvelle vague e del nouveauroman letterario, ebbe inizio realizzando una serie di film in 16 mm, cui seguirono alcuni notevoli cortometraggi in 35 mm ...
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Poeta e saggista francese (Montpellier 1899 - Bar-sur-Loup, Alpes-Maritimes, 1988). P. riconosce agli oggetti una priorità ontologica che l'eccessivo soggettivismo e l'irrealismo cui sono improntati cultura [...] 'anagramma, il neologismo. Salutato da Sartre come il poeta dell'esistenzialismo, P. ebbe un ruolo importante nella nascita del nouveauroman e un notevole influsso su Tel quel, cui inizialmente aderì. Si occupò anche di arti figurative (Le peintre à ...
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Scrittore e giornalista italiano (Vicenza 1907 - Londra 1974). Formatosi all'incrocio di un cattolicesimo sensuale con un illuminismo attinto ai moralisti francesi del Sei-Settecento, aperto alle influenze [...] e i vizi umani. Tra i romanzi più noti: Le furie (1963), in cui ha tentato di applicare la tecnica del nouveauroman, dando particolare rilievo alla memoria di un mondo in decadenza di fronte al quale lo scrittore subisce rimorsi e inibizioni, non ...
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nouveau roman
‹nuvò romã′› locuz. m., fr. (propr. «nuovo romanzo»), usata in ital. come s. m. (solo al sing.). – Corrente letteraria sviluppatasi in Francia negli anni ’50 (e di cui gli esponenti più significativi sono stati A. Robbe-Grillet...
secessione
secessióne s. f. [dal lat. secessio -onis, der. di secedĕre «allontanarsi, separarsi», comp. di se- (pref. indicante separazione) e cedĕre «allontanarsi, andarsene»]. – 1. Separazione, distacco di una parte o di un gruppo dall’unità...