Scrittore francese (Parigi 1877 - Palermo 1933). Di origine alto-borghese, studiò musica e condusse una vita eccentrica all'insegna del dandismo; fu curato dallo psichiatra P. Janet, che descrisse il suo [...] dai suoi contemporanei, a eccezione dei surrealisti, R. è stato poi rivalutato nella seconda metà del Novecento (strutturalismo, nouveauroman, OULIPO); nel 1995 è cominciata la pubblicazione delle sue opere complete. Alle circostanze della sua morte ...
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Scrittrice francese (Ivanovo 1900 - Parigi 1999). Stabilitasi in Francia a otto anni, esordì con le brevi prose di Tropismes (1938; trad. it. 1959), cui sono seguiti i romanzi Portrait d'un inconnu (1948; [...] ) la definizione di "antiromanzo", ha precorso il rifiuto del romanzo e del personaggio tradizionale proprio del nouveauroman avvalendosi spesso della tecnica della "sottoconversazione", sorta di informe flusso verbale nel quale si fondono dialoghi ...
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Scrittore francese (Antananarivo 1913 - Parigi 2005). Dopo un romanzo di chiara tessitura esistenzialista, Le tricheur (1946), e un volume di ricordi, La corde raide (1947), si impegnò in una ricerca di [...] . 1961), e soprattutto con La route des Flandres (1960; trad. it. 1962), che lo ricollegarono alla corrente del nouveauroman. Anche nelle opere successive S. privilegiò le leggi autonome della scrittura sulla realtà, sul personaggio, sulla trama. Al ...
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Critico d'arte e letterario italiano (n. Bologna 1935). Partendo dalle posizioni teoriche del Gruppo '63, si è occupato di fenomenologia degli stili artistici, interessandosi in particolare di storia dell'arte [...] . Parallelamente si è dedicato agli studi di critica letteraria, analizzando le nuove forme di romanzo con particolare riferimento al nouveauroman francese. Teorico di una più diretta fusione tra arte e tecnologia, B. ha dedicato le sue ricerche al ...
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Giurista e scrittore belga di lingua francese (n. Bruxelles 1939); studioso di diritto internazionale, si è occupato di problemi riguardanti la libertà di stampa, lo stato giuridico dei rifugiati politici, [...] Niveau de la mer (1970) e La fête des anciens (1971), in cui utilizzava felicemente le tecniche narrative del nouveauroman, ha confermato le sue qualità di scrittore, teso a fondere i valori della narrativa classica con le tecniche dell'avanguardia ...
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Narratore e drammaturgo statunitense (Stamford, Connecticut 1925 - Provid ence, Rhode Island, 1998). Rifacendosi dichiaratamente a W. Faulkner, a D. Barnes e E. A. Poe delle allucinazioni e degli stati [...] gusto di H. per la spettacolarità, ribadito anche in Whistlejacket (1988), dove è facilmente riconoscibile l'influenza del nouveauroman nella scelta dei temi e delle suggestioni. H. si ispirò a formule narrative di più facile effetto nei successivi ...
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Romanziere e poeta francese (Bordeaux 1911 - ivi 2005). Partecipò alla Resistenza (nel 1943 fu deportato a Mauthausen): il tema del ritorno alla vita dopo l'esperienza del mondo dei campi di concentramento [...] molti suoi romanzi, percorsi, come tutta la sua opera, da una sottile vena religiosa. È considerato un precursore del "nouveauroman". Tra le sue opere di poesia: Les phénomènes célestes (1939); Poèmes de la nuit et du brouillard (1946); Passetemps ...
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Critico letterario e saggista francese (n. Parigi 1930 - m. 2018); prof. all'École normale supérieure di Parigi. Allievo di R. Barthes, è stato esponente di spicco della cosiddetta "nouvelle critique", [...] tipo di lettura è stato da lui applicato a opere di diverse epoche letterarie: dal barocco, suo campo di elezione, al "nouveauroman" (Figures, 1966, trad. it. Figure. Retorica e strutturalismo, 1969; Figures II, 1969, trad. it. Figure II. La parola ...
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Scrittore francese (Parigi 1922 - ivi 2014). Ha radicalizzato alcuni procedimenti del nouveauroman in un'esplorazione del mondo volta a generare inquietudine e incertezza. Funzionario in Marocco per quattro [...] anni, ambientò in Africa La mise en scène (1958; trad. it. 1962), primo di un ciclo di otto romanzi intitolato Le jeu d'enfant, continuato con: Le maintien de l'ordre (1961); Eté indien (1963; trad. it. ...
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Critico e romanziere francese (Parigi 1914 - ivi 1996), figlio di François. Autore di romanzi prossimi alle teorie del nouveauroman (Toutes les femmes sont fatales, 1957; Le dîner en ville, 1959; La Marquise [...] sortit à cinq heures, 1961; L'agrandissement, 1964; L'oubli, 1966; Un cceur tout neuf, 1980; Radio-nuit, 1982; Zabé, 1984). Per il teatro ha scritto La conversation (1964); Le cirque (1982). Nel corso ...
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nouveau roman
‹nuvò romã′› locuz. m., fr. (propr. «nuovo romanzo»), usata in ital. come s. m. (solo al sing.). – Corrente letteraria sviluppatasi in Francia negli anni ’50 (e di cui gli esponenti più significativi sono stati A. Robbe-Grillet...
secessione
secessióne s. f. [dal lat. secessio -onis, der. di secedĕre «allontanarsi, separarsi», comp. di se- (pref. indicante separazione) e cedĕre «allontanarsi, andarsene»]. – 1. Separazione, distacco di una parte o di un gruppo dall’unità...